tag:blogger.com,1999:blog-86164557923914354662024-02-19T07:58:28.901-08:00A piedi nudiAppunti dal BrasileAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.comBlogger215125tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-69066153066527691462016-12-19T15:25:00.002-08:002016-12-20T02:04:20.915-08:00Devo chiudere " A piedi Nudi", devo riporre i miei appunti sull'ultima pagina, perché siamo arrivati alla fine.<br />
1 dicembre 2013-1 dicembre 2016, tre anni di pagine scarabocchiate in questo blog.<br />
Pensieri, commenti, foto, emozioni, canzoni, testi...io!<br />
Mi hanno detto che devo mettermi le scarpe, che il momento è arrivato!<br />
Il momento è arrivato sì, perché i miei tre anni missionari sono finiti, ma questo non significa che metterò le scarpe.<br />
"A piedi nudi" come già avevo scritto, per me rappresenta un modo di essere, che fa parte del mio voler conoscere e camminare con semplicità in questa Vita, senza artifici, senza barriere, senza esclusioni. Sentendo la "nuda Terra" e quello che ci offre. Terra fatta di popoli, culture, diversità, storie, umanità, Vita, toccata nella sua profondità e bellezza, nel suo bene come nel suo male.<br />
Un denudarsi e un imparare a farlo, quello che poi, la missione insegna: scoperta di sé, degli Altri e anche di Dio.<br />
"Tira as sandálias dos pés, porque o lugar em que te encontras é uma terra santa"<br />
"Togliti i sandali dai piedi, perché il luogo in cui cammini è una terra santa".<br />
E così ho fatto.<br />
Ho camminato per tre anni a piedi nudi in questa terra di missione, in Brasile.<br />
Sono stati anni che ho amato, che mi hanno visto cambiare, che mi hanno visto affrontare difficoltà, ma con una metamorfosi sempre continua, collocando al centro il desiderio di andare avanti, scoprire, scoprirmi, imparare, camminare...<br />
Scopri un Dio pellegrino che cammina attraverso i tuoi passi, un Dio che ha i volti delle persone e delle storie che incontri, un Dio di straordinaria bellezza nella difesa della Vita e per la Vita.<br />
Scopri lati di te che aggiusti e lavori, apprezzi e modelli, conosci e costruisci.<br />
Scopri il piacere e la dedizione per il tuo servizio, che ti fa battere il cuore nel dono di te e nel ricevere il dono degli Altri.<br />
Scopri le lotte di giustizia e di coscienza, una presa in carico verso responsabilità che mai più vuoi abbandonare.<br />
Scopri la Vita nei suoi lati peggiori, imparando a non aver paura e nelle suoi lati migliori, che ti portano ad amarla sempre di più. Essere innamorati della vita è il segreto della felicità!<br />
Sono grata a chi ho incontrato in questo mio cammino, a chi mi ha amato, curato, protetto, insegnato, scosso e anche a chi ha fatto il contrario, perché sempre mi ha insegnato qualcosa: a migliorarmi!<br />
Porto con me nomi, volti, sapori, odori, situazioni, emozioni che sono scritte con un inchiostro indelebile, tatuate nel cuore e nella testa.<br />
Porto via con me il mio amore per la pastorale carceraria e la lotta per un carcere più umano e dignitoso.<br />
Gratitudine è il filo rosso che scrive queste mie parole, forse le ultime, su questo taccuino virtuale, che nell'ultimo periodo ho un pò trascurato, ma sempre portato avanti in qualche modo.<br />
Felice dei mie tre anni, felice della mia scelta missionaria, di vivere in una periferia di mondo esistenziale e strutturale, ma piena di umanità e forza.<br />
Grata ai lmc e ai padri Comboniani.<br />
Grata a Colui che ha guidato i mie passi e a chi a voluto togliersi le scarpe insieme a me!<br />
Andiamo avanti....continuiamo il cammino, costruendo percorsi che nascono dalle storie che ci portiamo dietro, nasciamo e rinasciamo in queste storie.<br />
La saudade batte già nel mio petto, con lacrime silenziose che mi portano a dire: non sarà un addio, ma semplicemente un arrivederci.<br />
Arrivederci amato Brasile, ma soprattutto GRAZIE.<br />
<br />
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Era novembre 2013, la partenza....</div>
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<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di vivere nelle periferie del mondo.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di vivere senza tenere le mani in tasca.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di vivere senza tenere le parole sospese in aria, ma di sporcarle con la terra.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di vivere senza barriere di protezione o cinture di sicurezza allacciate al futuro, ma semplicemente a piedi nudi sul presente.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di vivere cercando di mettere in pratica i valori in cui credo, perché i valori non si dicono, si vivono.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di camminare su strade incerte per poter incontrare storie fatte di sguardi ed emozioni.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di non essere neutrale e di parlare senza avere paura, accogliendo il silenzio solo come balsamo per l'anima.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di vivermi nella lotta e nei canti di giustizia in alcune parti del mondo e di unire la mai voce alle loro canzoni.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho scelto di unire piedi, testa e cuore in azioni che prendano respiro nel mio agire quotidiano.</span><br />
<span style="background-color: white; font-family: "arial" , "tahoma" , "helvetica" , "freesans" , sans-serif; font-size: 13.2px;">Ho deciso di smettere di riflettere sulla vita e di iniziare a viverla....semplicemente a piedi nudi.</span><br />
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......dicembre 2016 il ritorno. Continuando a camminare.<br />
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Emma Chiolini, lmc</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-38539376835129158672016-12-19T14:14:00.000-08:002016-12-19T14:14:04.416-08:00Quando si arriva all'aeroporto di Belo Horizonte prendendo l'aereo e buttando uno sguardo dall'alto, prima che la bellissima terra del Minas Gerais ti accolga, puoi vedere la sofferenza e lo squarcio di alcune montagne.<br />
Crateri aperti, dilaniati, mangiati e consumati dall'industria mineraria.<br />
Sembrano buche enormi che si allargano sempre più. Ferite a cielo aperto.<br />
In Brasile è ancora viva la tragedia di Mariana, successa un anno fa, uno dei più gravi disastri ecologici a livello mondiale, dove un'ondata di fango tossico (contenente mercurio, piombo e cromo) ha investito km e km di terra fino arrivare all'Oceano Atlantico, nello Espirito Santo, distruggendo nel suo tragitto il villaggio di Bento Rodrigues, flora, fauna e tutto ciò che incontrava, con 19 morti a suo seguito.<br />
Distruzione che ha portato a contaminare le falde acquifere e la morte del fiume Doce.<br />
L'industria mineraria è spesso gestita da grande imprese multinazionali, che senza scrupoli distruggono montagne, mettendo in pericolo la popolazione locale e l'ambiente.<br />
Il profitto e il capitale sono le uniche regola che muovono pedine politiche ed economiche, distruggendo la Vita nella sua totalità.<br />
Mi ha fatto una grande tristezza vedere montagne così consumate, che veramente sembrano mangiate. Dall'alto si ha tutta un'altra prospettiva, che permette di avere una visuale più ampia, totale.<br />
Vedere le differenze, una natura intatta e incontaminata e una dilaniata e sofferenta.<br />
Fa male tutto questo scempio, fa male per l'umanità intera, che spesso non curante o impotente accetta una distruzione che porterà ad un baratro per il mondo intero.<br />
Vita che soffre, Vita che grida, Vita che muore.<br />
Queste le mie riflessioni dal finestrino di un aereo, guardando la terra dall'alto.<br />
Prendiamoci cura di questa Mondo, prendiamoci cura gli uni con gli Altri, prendiamoci cura della Vita, cerchiamo di esseri umani non solo nel male, ma soprattutto nel bene.<br />
Ciao adorato Minas Gerais, che possa soffrire il meno possibile, anzi, che smetterai di soffrire.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGZ-S0NPYW8UnCu6-MQRetNuJcyuZcXUsn6PgDKGU5Xlg8cxd1zHF6w_9OPM3VbXY6izj2YT9kRgbnqpYTz0FLMfZvN4TA0BWLJp5O0Rs026kzjWP9XeKNwN_7OmOlSaHEakKr9ZDWvW4/s1600/DSCN4599.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiGZ-S0NPYW8UnCu6-MQRetNuJcyuZcXUsn6PgDKGU5Xlg8cxd1zHF6w_9OPM3VbXY6izj2YT9kRgbnqpYTz0FLMfZvN4TA0BWLJp5O0Rs026kzjWP9XeKNwN_7OmOlSaHEakKr9ZDWvW4/s320/DSCN4599.JPG" width="320" /></a></div>
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Si vive sempre in una chiesa antica, abbandonata, che la diocesi ha messo a disposizione della Comunitá. Dicono che questa chiesa ha piú di trecento anni!!!<br />
Si affaccia sul mare e l' unico rumore che si sente é il rumore delle onde che si infrangono sugli scogli e il canto degli ucccelli.<br />
L'azzurro del mare si congiunge con l'azzurro del cielo, un azzurro che cambia tonalitá dal turchese al blu, che si perde in lontananza.<br />
E' un posto che amo molto, di pace, di tranquillitá, di meditazione.<br />
Si chiama Trindade do mar....Trinitá del mare.<br />
Qui vengono le persone della Comunitá che hanno bisogno di fare un periodo di recuperazione, di allontanarsi dalla cittá e da situazioni di dipendenza molto forti.<br />
È anche un luogo dove stare in pace e meditare.<br />
Come é nello stile della Comunitá, si vive con poco e in semplicitá.<br />
Bisogna adattarsi e arranggiarsi.<br />
Per es. c'é poca acqua, non bisogna sprecarla e usarla in eccedenza.<br />
Questo ti insegna come aver cura del suo utilizzo e di come é preziosa.<br />
Non c'é il bagno o meglio c'é il vaso sanitario, ma non c'é la doccia.<br />
Ci si lava dentro un secchio e si procurano le strategie per avere un buon successo nel farlo!!<br />
L'altro giorno sono riuscita a lavarmi corpo e capelli insieme in un unico secchio d'acqua e ce l'ho fatta!Non c'é acqua calda, ma Marcio che sta passando un periodo lí, me ne ha procurato un pó da quella avanzata dalla cucina, l'ho mischiata con quella fredda e...meraviglia, mi sono fatta una doccia e capelli completa!<br />
Che felicitá! Che felicitá apprezzare cose che nella vita dai per scontato.<br />
Che sensazione di libertá il vento sul corpo nudo, perché il bagno é all'aperto, il rumore e la vista del mare e il riuscire a fare tutto senza troppi aggeggi o con un uso sproporzionato delle cose.<br />
Semplicitá, pura e essenziale semplicitá.<br />
Quello che abbiamo perso nei nostri tempi moderni.<br />
Basta cosí poco per vivere, l'essenziale, con cura e impegno.<br />
Siamo talmente abituati ad avere tutto, che ci riempiamo sempre piú, sempre di piú, ma di cose che alla fine sono superflue, che non sono necessarie.<br />
Alla Trinidade do mar si fanno, anche, piccoli lavori di artigianato, in particolare mosaici con pietre.<br />
Vania, della Comunitá, é responsabile in questo settore e insegna agli altri.<br />
I lavori che si realizzano si vendono fuori, cosí che possono essere una piccola entrata economica.<br />
Devo dire che questa esperienza in Brasile mi sta insegnando molto anche dal punto di vista di lavori di artigianato, sto imparando tante cose e vedendo lavori bellissimi realizzati con poco e con materiale di scarto. Dal gruppo di donne del Minas, dall'esperienza di Espaço Esperança con i bambini-adolescenti, a qui in Salvador!<br />
L'arte come terapia, come aiuto economico, come creativitá, come bellezza nell'esprimersi.<br />
Oltre all'artigianato, ci si prende cura del giardino, si procura la legna per preparare il pranzo e la cena, non c'é il gas. Ci si prende cura del luogo e del benessere della Comunitá e di tutti, ognuno con un compito diverso. Ogni sera dopo la cena, ci si divide il lavoro per il giorno successivo<br />
Si vivono sempre momenti di preghiera e di condivisione comunitaria.<br />
C'é molto tempo per lo spazio personale, io ne approffitto per farmi delle camminate sulla spiaggia, cercando conchiglie e avere idee per possibili lavori che si possono realizzare con queste.<br />
Per es una amica della Comunitá con le conchiglie realizza piccoli presepi.<br />
Sono giorni di meditazione, pensieri, lunghi respiri e...chiaccherate tra me e il mare.<br />
Abitare in questa Chiesa mi da la sensazione di abitare con Dio...o meglio che Lui abita con noi!<br />
É una bella sensazione, di pace!<br />
E é in questa pace che le persone ricercano quel senso della vita che avevano perduto o abbandonato.<br />
Una settimana nella Trindade do mar...poi si ritorna in Salvador nella Comunitá Trindade.<br />
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Ritorneró alla Trindade do mar l'ultima settimana di permanenza in Salvador per sostituire Vania, che stará fuori alcuni giorni. Mi fa piacere perché saranno gli ultimi giorni prima di tornare in Italia, avró bisogno di riempirmi di quella pace e di quello spirito che mi aiuterá a saper vivere questo nuovo momento di transizione, lasciare il Brasile per tornare a casa.<br />
La malinconia sta giá bussando alla porta, a me il coraggio di dargli poco spazio.<br />
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Trindade do mar, luogo di pace!<br />
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Vania, Carlos, Gilberto, João Paulo, Marcio, io...Emma<br />
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mosaico realizzato da un ex moradore de rua, tema: la creazione<br />
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A piedi nudi! Sempre!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgej1MKK92cJ6A_GxA6fkE9WnsvOd5XHu5tmjDEX50hwpPEfIc_UuvvBNZl9IfvaxJx8pCttRXih3q7VenQJ0OnA6e34h5-7KBSY-Hn76mnohxa0ltEJq8jU1LQRFDh49DWxHqYnEON-Ic/s1600/DSCN7702.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgej1MKK92cJ6A_GxA6fkE9WnsvOd5XHu5tmjDEX50hwpPEfIc_UuvvBNZl9IfvaxJx8pCttRXih3q7VenQJ0OnA6e34h5-7KBSY-Hn76mnohxa0ltEJq8jU1LQRFDh49DWxHqYnEON-Ic/s400/DSCN7702.JPG" width="400" /></a></div>
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15032119_1257378127659624_4672504862138453935_n.jpg?oh=6b3abfddde21f945f48abb9b941d62ab&oe=58D4E198" width="400" /><br />
João Paulo!! Molti anni vissuti per la strada.<br />
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14956538_1257379150992855_6534519347841135115_n.jpg?oh=9b978a4e84a6ded3b39f13822da780fb&oe=58C81AAA" width="400" /><br />
Piccoli lavori di artigianato....il mio, che sto realizzando, é la croce dai colori bianco e rosso<br />
Ci sto provando!!<br />
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<img height="400" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15032057_1257375967659840_7228186969245456643_n.jpg?oh=6caa9c9d31aad39012a7d10e7e24b8dd&oe=5894803A" width="300" /><br />
Mosaico fatto sempre dalla Comunitá<br />
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14938222_1257373674326736_3459233845329892413_n.jpg?oh=9f21c03405fb58a90147ae2c4518f184&oe=58963B19" width="400" /><br />
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15032318_1257380780992692_6397882562504584749_n.jpg?oh=2527adfa59742b5655f11c3be992cd7a&oe=58C2F475" width="400" /><br />
Chiedimi se sono felice??<br />
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/15032673_1257383667659070_3743162487061807375_n.jpg?oh=063ff870cf82828942cc4c87ed1c7d65&oe=58C4A00D" width="400" /><br />
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/12552993_1031775983553174_3598919715899426876_n.jpg?oh=603ad703fdb506d4d4929b1bcd8c25bc&oe=588ABF70" width="400" /><br />
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<img height="300" src="https://scontent-mia1-2.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14963199_1257381260992644_5329025755349843678_n.jpg?oh=9dcc709872ebe4741ffd4da99bde13d3&oe=5889DB35" width="400" /><br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-69931132087884338932016-10-30T17:28:00.001-07:002016-10-30T17:28:19.548-07:00Sono molto contenta che la CNBB (conferenza episcopale dei Vescovi Brasiliani) ha preso posizione contro la PEC 241 dichiarandola ingiusta e selettiva.<br />
Si é schierata a favore dei lavoratori e delle classi piú povere che subiranno questa riforma economica voluta dal governo. Una riforma che limita i costi nella salute, educazione, servizi sociali congelando finanziamenti e aiuti per 20 anni.<br />
La qualitá della vita sta crescendo in Brasile, ma non cresce il salario minimo, i servizi di qualitá, gli aiuti sociali, l'educazione che sprofonderanno sempre piú in basso con questa riforma.<br />
Mi piace quando la CNBB dichiara che é necessaria una mobilitazione popolare da parte della societá civile organizzata per superare la crisi economica e politica e che é importante che ogni riforma, questa in particolare, sia discutibile democraticamente tra Governo e societá civile.<br />
Sempre si subisce e si é succubi di un potere che non domanda, ma che obbliga.<br />
In gioco c'é la vita di molte persone e in particolare delle classi piú povere e vulnerabili, a cui non si chiede mai il permesso, le si esclude a priori senza nessun valore e importanza, dimenticando la dignitá e il rispetto per ogni essere umano, indipendentemente dal suo conto corrente!!<br />
I soldi devono servire e non governare, la Vita non deve essere un mercato.<br />
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NO alla PEC 241!!! <br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx0Db9bEt3lokxg1eFRyVB_ZRd7F5lqSjnMsNGOBAXCmTweLIytkLZU7vXzJj6A5DslJY9H38nSkXvdzmd07mFbt8j6y3oq0U2yd4pVu2LhcNrelSvC_B1pN2be_QFC-3HW4gOQwSly9Q/s1600/IMG-20160512-WA0005.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjx0Db9bEt3lokxg1eFRyVB_ZRd7F5lqSjnMsNGOBAXCmTweLIytkLZU7vXzJj6A5DslJY9H38nSkXvdzmd07mFbt8j6y3oq0U2yd4pVu2LhcNrelSvC_B1pN2be_QFC-3HW4gOQwSly9Q/s320/IMG-20160512-WA0005.jpg" width="256" /></a><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNStw99BgeOh10eiRcihi_tCLiLRlhmBOmPKahdbJbsBFWhrna5_2N1n8W2ZfNfA0k4OnTkgGHBs7SfmGtdnQtekxucFIXfteP4EfIvG00K3-h9Pd8Sex7jLh3q-JNC5u51fyGZ4f3jQU/s1600/IMG-20160702-WA0003.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNStw99BgeOh10eiRcihi_tCLiLRlhmBOmPKahdbJbsBFWhrna5_2N1n8W2ZfNfA0k4OnTkgGHBs7SfmGtdnQtekxucFIXfteP4EfIvG00K3-h9Pd8Sex7jLh3q-JNC5u51fyGZ4f3jQU/s320/IMG-20160702-WA0003.jpg" width="240" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-80392014398562756442016-10-27T09:59:00.000-07:002016-10-27T09:59:19.827-07:00Ci sono tante vergogne nel mondo, ma proprio tante!<br />
C'é l'imbarazzo della scelta su quale mettere la prima nella lista, ma non ho intenzione di sporcare questo foglio bianco scrivendo le oscenitá, atrocitá, stupidaggini, che riempiono questo nostro e meraviglioso mondo, ne ho voglia di aumentare l'intensitá della mia gastrite che a volte si fa sentire.<br />
Scriveró solo due grandi scemenze e idiozie che ho letto oggi e in questi giorni.<br />
La prima riguarda l'Italia.<br />
Premetto che in questo periodo non ho molto acceso a internet, ne all'utilizzo del pc, ma questo pomeriggio mi sono trovata a leggere quello che é successo ieri (credo) in una cittá chiamata Gorino, provincia di Ferrara. I cittadini hanno fatte barricate per impedire il passaggio dell'autobus con 18-20 immigrati diretti in un ostello che li avrebbe accolti. La maggior parte di questi immigrati erano donne e bambini. Che vergogna!!! Siamo arrivati a fare la guerra tra poveri!<br />
Cosa sta diventando questa Europa che non é piú capace di creare una cultura dell'accoglienza, dando sempre piú spazio a forme di idiozia, razzismo, violenza.<br />
Addirittura creare barricate in mezzo alla strada, come se si volesse una guerra, anzi creando guerra, che é quella dell'indifferenza, dell'esclusione, dell'ignoranza, dell'egoismo, della cattiveria, della stupiditá, del proprio interesse.<br />
Non si é piú capaci di guardare il mondo attraverso il volto degli Altri, attraverso le loro storie, le loro situazioni, la parola empatia é cosí carica di ferite che non riesce piú a reggersi in piedi...sta scomparendo! Le persone rimangono attaccate al loro ombelico, incapaci di alzare la testa e scorgere di come veramente funziona il mondo. Siamo nell'epoca della filosofia del proprio orticello o si salvi chi puó o prima noi e poi voi, dimenticando che il noi é in quel voi, in quell'io, in quel tu, in quel tutti che vivono su questa Terra. Ci si dimentica la responsabilitá di curare questa Casa Comune, che é il nostro pianeta, con tutti i suoi abitanti, con tutte le sue creature. Perché ognuno di noi é responsabile di come funziona questo mondo, di come sta il mondo.<br />
Da quando vivo in Brasile ho sempre vissuto momenti di incontro e di accoglienza, nessuno ha mai escluso nessuno, anzi la cultura dell'ospitalitá é sacra. Per chi arriva all'ultimo momento c'é sempre pronto un piatto o un caffé che non si nega mai e se manca lo si prepara. Nessuno ha mai detto "non c'é posto per te", ma il contrario. Ora che sto vivendo nella Comunitá Trindade, vedo come l'accoglienza e in particolare con chi é escluso é fondamenta di questa Comunitá. Non importa da dove vieni e chi sei, importa che ci sei. La conoscenza avviene attraverso la reciprocitá, lo stare insieme, la prossimitá. Ci si conosce stando vicini, non stando lontani, ne fabbricando muri o barricate che dividono, separano e fanno solo del male!<br />
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Altra notizia é la riforma economica che sta passando qui in Brasile, PEC 241.<br />
Questo governo, golpista (non smetteró mai di dirlo) sta facendo passare una riforma che bloccherá per venti anni investimenti pubblici da destinare a sanitá, educazione, assistenza sociale.<br />
Per ridurre l'indebitamento del paese ecco nuovi tagli, su tagli e addirittura congelarli!!!<br />
Senza investimenti nei settori piú importanti come scuola, istruzione, sanitá, servizi sociali il paese rischierá di retrocedere e aumentare le disuguaglianze tra ricchi e poveri, che giá sono enormi.<br />
Si continua a creare povertá e ingiustizia, privilegi e discriminazioni.<br />
Si stanno tagliando le gambe ai diritti sociali. Quello che si era guadagnato e conquistato nei governi precedenti (Lula e Dilma) sta per essere colpito e abbandonato, attaccando e marginalizzando le classi sociali piú povere.<br />
La bussola degli interessi con questo governo sta ruotando completamente verso i privati e le classi sociali piú ricche.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-70758663598504036992016-10-24T10:40:00.003-07:002016-11-12T12:49:54.121-08:00<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><b>Salvador!</b></span><br />
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Sono quasi alla fine del mio percorso missionário durato tre anni, in questa amata terra brasiliana, che mi ha dato e insegnato tanto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Giá sento saudade per quando succederá, una saudade che mi chiamerá alla memoria volti, situazioni, storie, momenti importanti che hanno segnato questa mia esperienza in missione e che mi hanno cambiato, che ho permesso di cambiarmi, di crescere un pó di piú.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Perché é bello cambiare quando la Vita ti mostra percorsi che fanno solo bene al cuore, nel bene come nel male.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">La missione é anche crescita, incontro con gli Altri, incontro di Te in questi Altri, incontro con Dio in un Noi, in un Tu.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Scopri un Dio che é pellegrino, in cammino e che non smette mai di stupirti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Un Dio che cammina a piedi nudi insieme a te: "togliti i sandali dai piedi, perché il luogo sul quale cammini é una terra santa!” </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Cosí ho fatto, ho camminato a piedi nudi nella meraviglia della scoperta e dello scoprirmi, sapendo che Dio camminava insieme a me.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"> Ho scelto di terminare questi tre anni di vita missionária in Salvador de Bahia, presso una Comunitá che accoglie moradores de rua: la Comunitá Trindade.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"> E´una esperienza completamente differente da come ho vissuto fino ad ora.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Ho lasciato il mondo carcerário, che spero continuerá in Italia, per conoscere un’altra realtá sociale molto dura e sofferta, quella di chi vive per la strada.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">La Comunitá Trindade esiste da 10 anni e si trova in um bairro vicino al porto e a un viadotto dove si incontrano molti moradores de rua.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">La casa e’ una chiesa che non é piú attiva, diventata rifugio e dimora momentanea per chi decide di recuperare la propria vita o almeno provarci<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Tutto viene fatto con una certa gradualitá, continuando a dormire per terra, dentro questa chiesa e iniziando una recuperazione che nasce da dentro, attraverso l'autostima e la ricerca della propria identitá.</span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Quando si vive per la strada si perde tutto, non solo cose materiali, ci si abbassa ad un punto tale da non riconoscersi piú, perdendosi in un nulla che ti divora, dove alcool e droga ti consumano quotidianamente. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Non sai piú chi sei e non hai piú sogni da costruire.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">La fame, il freddo, la ricerca di un posto sicuro dove dormire diventano le tue prioritá giornaliere.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">La dipendenza da alcool e droga ti portano a vivere di espedienti, rubando o prostituendoti fino a perdere la propria dignitá.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Questa Comunitá é nata dall'incontro di fratello Henrique, francese, e un moradore de rua, che trovandosi a cercare un rifugio per dormire incontrarono questa chiesa abbandonata.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Fratello Henrique é un monaco peregrino che anni fa ha scelto di vivere per la strada per conoscere direttamente il dramma dei moradores de rua, facendosi prossimo e vivendo con loro per strada.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">. Adottó questa chiesa come rifugio per la notte, fino a diventare con il passare degli anni una Comunitá, una casa per chi non aveva una casa e una speranza di vita.</span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Oggi accoglie 35 persone tra uomini e donne.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">La Comunitá Trindade non rappresenta qualcosa di definitivo, ma un momento di passaggio, di transizione. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Un luogo dove uscire dalla dipendenza di alcool e droga, trovare un lavoro, rimettersi in piedi dopo anni di vita passati in strada.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">uta e collabora, per il suo mantenimento e benessere.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dalla cucina, alle pulizie, al giardinaggio, ai lavori di artigianato, tutti collaborano e sono utili, ognuno con le sue capacitá e limitazioni. Anch’io ho il mio cartone dove dormo per terra e aiuto in tutto.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Sto imparando a conoscere cosa significa fare questo, riporre com cura quel cartone che rappresenta Il tuo materesso, riavvolgerlo per riaprirlo la notte successiva. Quando cammino per strada, adesso, e vedo um cartone abbandonato per terra, mi viene da esclamare: “To´guarda um letto!” perché per qualcuno rappresenta proprio questo, la sua casa di strada. La missione ti aiuta a vedere le cose da altri punti di vista, in particolare da punti dove difficilmente le persone vogliono sostare, guardare. Imparare a conoscere come si vive con poco, cosa significa dormire per terra, avere fame, non avere la possibilitá di lavarsi, cosa significa vivere nelle periferie dell'esistenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Poco alla volta, con delicatezza e disponibilitá, sto conoscendo le storie delle persone che abitano nella Comunitá: storie di strada, di droga, di álcool, di abbandoni e violenza.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"> Le parole che raccontano sono dure e sofferte, piene di cicatrici. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Anche in questa esperienza, come quella della pastorale carceraia, incontro l'insegnamento piú bello e importante: imparare ad ascoltare senza giudicare e nell'ascolto farsi prossimo.</span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Nella Comunitá c'é anche un piccolo giornale di strada "Aurora</span></span><br /><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 12px;"></span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">da rua" scritto dai moradores de rua, che parla della loro situazione, vita, storie e dell’importanza del reciclare. Si, perché molti lavori di artigianato, sono fatti da materiali di scarto e da rifiuti. C’é una grande pedagogia dietro, che é quella di costruire cose belle e ancora utilizzabili da materiali che si considerano senza valore o scarto. Cosí come si considerano i moradores de rua o i carcerati pensando alla pastorale carceraia o chi é escluso dalla societá. Tutto rinasce e prende vita, una nuova Vita. </span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Il giornale poi aiuta a.diffondere notizie e realtá vere sui mordores de rua, che spesso vengono discriminati, esclusi, abbandonati, giudicati. Ci sono storie che ti toccano il cuore e che ti aiutano a capire la profonditá di certe realtá, cosí dure e sofferte.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Il giovedí sera la Comunitá apre le porte ai moradores de rua del progetto “Levantate e Anda”(Alzati e Cammina), é un progetto creato dalla Comunitá stessa in collaborazione con la diocesi di Salvador.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">La Chiesa purtroppo non puó ospitare molte persone e il problema della strada é enorme.</span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Il progetto é uno spazio dove si offre attendimento psicologico, si aiutano a fare documenti: carta di identitá, libretto di lavoro; attivitá ricreative, possibilitá di lavarsi, vestirsi, per chi vive in strada.<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Il giovedí sera chi vuole, viene a conoscere la Comunitá, fare un momento di preghiera, cenare insieme e dormire in un .</span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Sono piccoli passi che aiutano a prendere coscienza, avere momenti di socializzazione, condividere un pasto, avere un posto tranquillo e pregare insieme..<o:p></o:p></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Il giovedí sera é aperto a tutti, anche ai visitanti, persone di fuori che vogliono partecipare e condividere questo momento.</span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"> E’ un momento di grande emozione, si vive nei gesti concreti Il Vangelo di Gesú che invitava tutti alla stessa tavola, per condividere il pane e stare insieme, tutti, nessuno escluso. </span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">E” un Vangelo incarnato nella Vita e con la Vita, é il Vangelo a cui credo, dove incontro Dio e il suo Volto e questo Volto ha tante storie, tante ferite, bellezze. Per questo mi piace l'espresione di un Dio che é Pellegrino e che é in cammino, é dentro ognuno di noi, cammina e abita nelle nostre storie.<o:p></o:p></span></span></div>
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , serif;"><br style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px;" /></span>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Sono grata per questa scelta e questo mio ultimo mese e mezzo in questa bella e importante Comunitá di Vita. </span><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;">Il mio non sará um addio al Brasile, ma um arrivederci, perché le relazioni che ho creato, le persone che hanno camminato com me e che mi hanno insegnato a camminare non le abbandoneró nei ricordi, com tutti loro sará un arrivederci.</span><span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><br /><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;">Dio respira attraverso il nostro cuore.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background-color: white; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 13.2px; line-height: 18.48px; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: arial, sans-serif; font-size: 9pt; line-height: 13.8px;"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih2_9oQgKSxw5FRLivH00DV7BWOtQEES1IRuWCFHwrkkI90HHOYj1ps_d7AObPo9KN3n4L3kKRX867CalMycSs5BKsOyc7EQ05Wh3kY8Qzuo7FClujGdn-D4o9VLZtURwY7gmRPvL5KuQ/s1600/IMG-20161018-WA0006.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEih2_9oQgKSxw5FRLivH00DV7BWOtQEES1IRuWCFHwrkkI90HHOYj1ps_d7AObPo9KN3n4L3kKRX867CalMycSs5BKsOyc7EQ05Wh3kY8Qzuo7FClujGdn-D4o9VLZtURwY7gmRPvL5KuQ/s400/IMG-20161018-WA0006.jpg" width="300" /></a></div>
Comunitá Trindade<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0GdXOd48JoTqb91Jc_QI_xAhNSN5Ti2oTjUHyl6MMAd5-z0C0CeUNjq07no1V2urI4gyw26rccp-BtiFAJ_CrMw0-sitaT2xeOsnzIUOFy2ITVKY4Jtx0MFWmCQBeYJ-i6cye7cgkIYg/s1600/IMG-20161018-WA0063.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0GdXOd48JoTqb91Jc_QI_xAhNSN5Ti2oTjUHyl6MMAd5-z0C0CeUNjq07no1V2urI4gyw26rccp-BtiFAJ_CrMw0-sitaT2xeOsnzIUOFy2ITVKY4Jtx0MFWmCQBeYJ-i6cye7cgkIYg/s400/IMG-20161018-WA0063.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsmDVixWmnUhnbQWa4tKMLN_Ri7PlWeyqwj3MPxkYVlZ3t-t_szyrplpCtWx05RqdCF3GGaNTSsGJwLL_P8VJMml-uJuxQnmPC1HlHE-YSnEMb4k9bX7EctMcUVcA6Kxc8KxP1YgOpyJs/s1600/IMG-20161018-WA0064.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhsmDVixWmnUhnbQWa4tKMLN_Ri7PlWeyqwj3MPxkYVlZ3t-t_szyrplpCtWx05RqdCF3GGaNTSsGJwLL_P8VJMml-uJuxQnmPC1HlHE-YSnEMb4k9bX7EctMcUVcA6Kxc8KxP1YgOpyJs/s400/IMG-20161018-WA0064.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhyHrr8-K5BQ68c-LyhwPWwvrnEf4x_uLsRyhmnOQ3xw7mgu3GhQINhH_dfrr5fZNSOY2emhFT_E0iYHh-2yH__jBAKZ8MmV5eiKtgZ-TSErTCmBhmJAhHL-4GrHanoxy1WaiQctPOkmM/s1600/IMG-20161017-WA0039.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhyHrr8-K5BQ68c-LyhwPWwvrnEf4x_uLsRyhmnOQ3xw7mgu3GhQINhH_dfrr5fZNSOY2emhFT_E0iYHh-2yH__jBAKZ8MmV5eiKtgZ-TSErTCmBhmJAhHL-4GrHanoxy1WaiQctPOkmM/s400/IMG-20161017-WA0039.jpg" width="300" /></a></div>
Il mio letto<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuM01R2pMn7efXMvbfShXmci-wCZtWUhycOfz9Nm2tp2SlPY0Q9GuYdFMqm6irSckpYp3_iAfA_jHB8JN5S2leHZwRYTWkHY2_hwc75fbVqEWK6nfppVu0nycsqV553yaQVks-h9-7XM4/s1600/IMG-20161018-WA0038.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiuM01R2pMn7efXMvbfShXmci-wCZtWUhycOfz9Nm2tp2SlPY0Q9GuYdFMqm6irSckpYp3_iAfA_jHB8JN5S2leHZwRYTWkHY2_hwc75fbVqEWK6nfppVu0nycsqV553yaQVks-h9-7XM4/s400/IMG-20161018-WA0038.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDs62v7_a25rR1qQZWi5yuResc3jzG5VRwG9iEavGLHmuHNo8jUzga_Ku9P6Q124e36PGO3qnsYCWXgTmSwGVQATK1wtxS-2FCWt9S-IQ8e65H9EODI2F8PZCpMPxmThqRyDjj8WG8fVs/s1600/IMG-20161018-WA0017.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhDs62v7_a25rR1qQZWi5yuResc3jzG5VRwG9iEavGLHmuHNo8jUzga_Ku9P6Q124e36PGO3qnsYCWXgTmSwGVQATK1wtxS-2FCWt9S-IQ8e65H9EODI2F8PZCpMPxmThqRyDjj8WG8fVs/s400/IMG-20161018-WA0017.jpg" width="300" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-11108623718374061322016-10-12T19:50:00.001-07:002016-10-12T19:50:15.255-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Quando gli alberi parlano......</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Foto fatte camminando in Belo Horizonte!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVVa-cDEdIfP0Ctu82HDXrGC4vG6E3D-joew4eGH5p9WcKhJqGOpQWbKCm6jx0wyXXuQsl1PNp7A_jY0q5hICY1iRx_Ak2vFWJCbqQnd-L-ZthUwvoderOGbXV8xSdSu2f47_QIOj1jxo/s1600/IMG_20160925_180450.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVVa-cDEdIfP0Ctu82HDXrGC4vG6E3D-joew4eGH5p9WcKhJqGOpQWbKCm6jx0wyXXuQsl1PNp7A_jY0q5hICY1iRx_Ak2vFWJCbqQnd-L-ZthUwvoderOGbXV8xSdSu2f47_QIOj1jxo/s640/IMG_20160925_180450.jpg" width="480" /></a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUIRnhsPiXWofI9JvdCocZXBigDWhMldHTncuWkhB-A75rITASc7ZxzzrSC-lRDYF2ePjie0mPz4nOFNe4yXlgS5fWJlzvc9o22elRX65TQs33U3OoQzt1hk59Kuga0qGXeWyXYf7CWw/s1600/IMG_20140908_104026.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiXUIRnhsPiXWofI9JvdCocZXBigDWhMldHTncuWkhB-A75rITASc7ZxzzrSC-lRDYF2ePjie0mPz4nOFNe4yXlgS5fWJlzvc9o22elRX65TQs33U3OoQzt1hk59Kuga0qGXeWyXYf7CWw/s640/IMG_20140908_104026.jpg" width="480" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxNOMX15eBXPphuLB70NoY3YvL9QLZN8KCkcOnU_CckTIbjNa8kSAb3ZMJRla-ZMp_BuVGLLMNhumMVIj_rJyYI1y-hAoCcns19EdcViZvHvJIGrW8M3e13kzLnKVZaLhyPNCtvzanws8/s1600/IMG_20140222_090216.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxNOMX15eBXPphuLB70NoY3YvL9QLZN8KCkcOnU_CckTIbjNa8kSAb3ZMJRla-ZMp_BuVGLLMNhumMVIj_rJyYI1y-hAoCcns19EdcViZvHvJIGrW8M3e13kzLnKVZaLhyPNCtvzanws8/s400/IMG_20140222_090216.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4OY7j_wSDnadByFxdvYW__eA_HldRGiza7OkvQih864rpBJ8vDBBFknnw-E51HSHkCDTOC477pTGM644RCC2hAJltfUrZvP9VTev3rPSfGX-xsT8iSFweiv7VPgsz-n2681iRYLtnYBQ/s1600/IMG_20160529_172958.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4OY7j_wSDnadByFxdvYW__eA_HldRGiza7OkvQih864rpBJ8vDBBFknnw-E51HSHkCDTOC477pTGM644RCC2hAJltfUrZvP9VTev3rPSfGX-xsT8iSFweiv7VPgsz-n2681iRYLtnYBQ/s640/IMG_20160529_172958.jpg" width="640" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-59824363575793610282016-10-12T11:18:00.000-07:002016-10-12T19:10:12.537-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Saluti, saluti e saluti, con grande gratitudine!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ieri ultimo incontro nel gruppo Testemunhas de Esperança, nella Casa Comboniana.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Un gruppo che ho amato molto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ogni martedì sera una porta aperta nella Casa Comboniana per parlare di dipendenza da alcool e droga, parlare delle difficoltà familiari e della necessità di cercare soluzioni, insieme.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Nella foto mancano molte persone che sono passate nel gruppo, c'è chi ha lasciato, chi ritorna, chi viene a volte si a volte no. Ma la Casa Comboniana è sempre aperta e punto di riferimento del gruppo stesso.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Mi sono arricchita molto, molto ho ricevuto da ognuno di loro e da ogni incontro fatto insieme.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
La realtà di Nova Contagem è una realtà periferica dura e piena di situazioni di estrema vulnerabilità.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Uscire fuori da certe dipendenze in un luogo dove traffico di droga e uso di alcool sono la quotidianità sociale per eccellenza, non è facile. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ricordo sempre che muoiono molti giovani per guerra tra gang, narcotraffico, vendette.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Così come l'alcool è pane quotidiano di molte realtà familiari. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Fragilità, povertà, esclusione tessono i fili di molte storie, di molte vite.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Questo gruppo è nato dal desiderio di alcune famiglie e persone che hanno scelto di dire NO a tutto ciò, che hanno scelto di "lottare" ogni giorno per cercare di venirne fuori, cercare idee, soluzioni, forza, il tutto nella semplicità della condivisione, nel parlare insieme.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
In queste tre anni ho cercato di essere fedele a questo incontro del martedì sera, camminando in ogni storia e creando momenti di riflessione nella condivisione di gruppo. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Mai ho sentito il peso di tornare a casa di notte alla fine di ogni incontro, credo che forse mi mancherà anche quella piazzetta dove aspettavo l'autobus....un autobus che mai si sapeva a che ora passava! Eterne attese e gioie alla vista dell'autobus all'orizzonte!!!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Sono stata molto contenta in questo gruppo, felice di aver lasciato una mia piccola impronta, felice di tenere tutti nel cuore.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
E' stata veramente una piccola grande famiglia.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Mancherà molto!!!!!!!!!!</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQP35gtE3nPJFpsl8Pf55uA-BYUJNlgfaLmBNg5ULXnfOh1Ly1KN0C2BYBwFvASCgp-l_4ZnlzM56v3Ds2tr5btJNx2kJoygQaCruILGM_6-jefSY1h_PY5lPPNBOp2WfFjt3rTEO4UHQ/s1600/DSCN7466.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQP35gtE3nPJFpsl8Pf55uA-BYUJNlgfaLmBNg5ULXnfOh1Ly1KN0C2BYBwFvASCgp-l_4ZnlzM56v3Ds2tr5btJNx2kJoygQaCruILGM_6-jefSY1h_PY5lPPNBOp2WfFjt3rTEO4UHQ/s400/DSCN7466.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP_OnPkFq2VHv0Y4SHyNmRBiLYvJtk8n62ZdF8YdrYKFTqQe9R2BuGo7T72aqCG6OE5jSw13POAFTyHu-WShf2JuGSG55OPmGx7ShlrvzMbz7xA6QI0DLvhwUznUKKpTHfAVglRyKrIHM/s1600/DSCN7469.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgP_OnPkFq2VHv0Y4SHyNmRBiLYvJtk8n62ZdF8YdrYKFTqQe9R2BuGo7T72aqCG6OE5jSw13POAFTyHu-WShf2JuGSG55OPmGx7ShlrvzMbz7xA6QI0DLvhwUznUKKpTHfAVglRyKrIHM/s400/DSCN7469.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh03Tx3-CADTyumZpiPiejyh0nncgwkF3XUZWoIp8ymXZoFFk0jZGb2OD32dXvcP8eNbrafBo1qkO1JYJz4Ph0ucsD7Wz-4Fjh5Uyb6QNjZjbCBbSWSZmV62jH8ma6742TLoL9jwnxFTOY/s1600/DSCN7468.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh03Tx3-CADTyumZpiPiejyh0nncgwkF3XUZWoIp8ymXZoFFk0jZGb2OD32dXvcP8eNbrafBo1qkO1JYJz4Ph0ucsD7Wz-4Fjh5Uyb6QNjZjbCBbSWSZmV62jH8ma6742TLoL9jwnxFTOY/s400/DSCN7468.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
Saluti, saluti e saluti.....<br />
Gruppo di artigianato delle donne nella Casa Comboniana.<br />
Non ho seguito questo gruppo personalmente, se non comprando i lavori per mandare in Italia e simpatizzando nella causa. Ma hanno voluto ringraziarmi e salutarmi.<br />
Nella Casa Comboniana ci si conosce tutti, ci si aiuta e ci si incontra anche in altri gruppi e iniziative.<br />
Bello questo desiderio di dirci Grazie e...arrivederci!! Perché ci si lascia con la voglia di incontrarsi di nuovo e di stare uniti.<br />
Sempre appoggio e appoggerò iniziative di donne che insieme costruiscono "futuro" e partecipazione, valorizzazione e presenza, soprattutto in una cultura fortemente maschilista e discriminante.<br />
Viva la sororità, viva la forza e la bellezza delle donne, lo spirito di intraprendenza e il coraggio di andare avanti caricando molti pesi.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRDW4D7auz0mqUXbakT3DylMoF7p2mjnDU1IDRMHu-9T-X6C4smxQsxYK9Kf3NxqJuaCTsakTKmt-Pom2mn8bQqzxJmWLXGgibrJv_6_irf4NSPMHnV0FQ2PU23aC2Lo6icLR3ovc2PUQ/s1600/DSCN7461.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiRDW4D7auz0mqUXbakT3DylMoF7p2mjnDU1IDRMHu-9T-X6C4smxQsxYK9Kf3NxqJuaCTsakTKmt-Pom2mn8bQqzxJmWLXGgibrJv_6_irf4NSPMHnV0FQ2PU23aC2Lo6icLR3ovc2PUQ/s400/DSCN7461.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZj-I5RtFl7wGYM9BfpWge0uaR8a98DdR21qPapocFs_K0mUp0OqkAKk3UMILf2JFPkW1OlqW0LuxMNtqdMYiPzfPvGVMiilF2QUa-aBWpZJoERduwA4kSdsDz6rECvSWsLgpZl2JzISo/s1600/DSCN7462.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZj-I5RtFl7wGYM9BfpWge0uaR8a98DdR21qPapocFs_K0mUp0OqkAKk3UMILf2JFPkW1OlqW0LuxMNtqdMYiPzfPvGVMiilF2QUa-aBWpZJoERduwA4kSdsDz6rECvSWsLgpZl2JzISo/s400/DSCN7462.JPG" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-59648703473658811382016-10-12T09:58:00.003-07:002016-10-12T10:12:24.536-07:00<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Ok ci siamo,
mancano 5 giorni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Dalle tre
settimane scritte nell’ultimo post, siamo passati a 5 giorni. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Lunedì aereo
per Salvador e, forse, arrivederci Minas
Gerais!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Sono giorni
di saluti, giorni di despedidas, come si dice qui. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; mso-ansi-language: IT;">Giovedì
scorso è stata dura lasciare la piccola equipe della Pastorale Carceraria del
Ceresp, compagne carissime con cui ho avuto il piacere e la grazia di conoscere
e lavorare, in un luogo di detenzione femminile tanto sofferto e
complicato. Queste donne, queste
compagne di camminata, sono donne forti e coraggiose, con un cuore grande,
grande, grande e grande….non ha confini! Donne di una certa età che continuano
ad abbracciare la causa della Pastorale </span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"> Carceraria e visitare le detenute. Umiltà e semplicità incorniciano i loro volti
e i loro gesti, con una fede che può solo essere di esempio per tante persone.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Non
smettevamo più di abbracciarci, sapendo che era l’ultima volta. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Ah….come
sono difficili gli addii!!! Tanto!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Ho avuto il
magone, anche, per salutare le detenute. Ho sempre voluto bene a chi si
trovava dietro quelle sbarre, anche a chi conoscevo da poco, anche solo per un giorno. Ho
sempre cercato di ascoltare e accogliere ogni parola, ogni pianto, ogni
richiesta, confidenza, ogni disagio che ognuna esprimeva. La popolazione
carceraria femminile è quella più sofferta, più vulnerabile, più discriminata,
più marginalizzata, per questo tutto il mio affetto e la mia “lotta” per una
causa di giustizia che rispetti e valorizzi le detenute e i detenuti.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;"> Un carcere più “umano” e dignitoso! Che
manca!!!!<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Ricordo,
ancora, il mio primo giorno di visita nel Ceresp e come l’odore forte e acre
entrando nel corridoio dove ci sono le celle, mi ha investito con la sua forza
e la sua nausea, un odore che ti porti addosso per tutto il giorno. Così come
l’oscurità delle celle e la visione di tutti quei corpi addormentai sui materassi per terra. La visita è</span><br />
<span style="font-size: medium;"><span style="font-family: "times new roman" , "serif"; mso-ansi-language: IT;"> sempre </span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"> di mattina, ore 9 e la maggior parte
delle detenute ancora dorme o non avendo spazio a sufficienza rimangono</span><span style="font-family: "times new roman" , serif;"> sdraiate in quei materassi consumati e sporchi. </span></span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , serif; font-size: medium;">Il sovraffollamento è un altro grande problema delle carceri! </span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Non c'è spazio, non c'è privacy, non c'è luce, aria....</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Credo che
chiunque, vedendo una tale situazione di cella, non possa non rimanere indifferente e
insensibile. Sempre ho considerato il Ceresp un luogo di profonda sofferenza, dove le fragilità personali delle detenute vengono in superficie in lunghi e dolorosi pianti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">Giovedì ho
distribuito tutti i fogli che avevo dentro la cartelletta di “valorizzazione
umana” e che mi erano rimasti dagli incontri passati in Apac o con il gruppo Testimoni di Esperança, li ho
donati alle ragazze. Spunti di riflessione, storie, preghiere che aiutano in
un lavoro di autostima e crescita personale, anche libri. Questo perché proprio queste fragilità personali si devono cucire e affrontare, per trovare la forza e il coraggio di andare avanti, di conoscersi e crescere nel bene, volendosi bene e imparando a voler bene. Ho sempre creduto negli incontri di "valorizzazione umana" , in particolare nel mondo carcerario, che portassero ad un lavoro di coscienza personale e comunitario con i detenuti, un lavoro che aiuta a educarsi e educare, per essere migliore, per uscire da una mentalità legata al mondo criminale, ad una mentalità personale di bassa autostima. Quando cresci in un ambiente dove tutti ti dicono che non vali niente e che non sei niente, cresci credendoci e facendoti del male e forse facendo il "male". Le storie di vita della maggior parte delle detenute sono legate ad episodi di violenza, di povertà, di carenza affettiva familiare e relazionale. </span><br />
<span style="font-family: "times new roman" , "serif"; font-size: medium; mso-ansi-language: IT;">E se nella tua strada non incontri nessuno che ti aiuta a volerti bene e a credere in te, la catena della violenza si ripete in continuazione. Quante volte mi sono trovata di fronte a ragazze che dopo essere uscite dal Ceresp ritornavano di nuovo!!! Di nuovo prese per crimini o infrazioni! </span><br />
<span style="font-size: medium;">Il sistema ti chiude dentro una cella e si dimentica di te, ti punisce senza aiutarti a cambiare, forse peggiorandoti.E'questo che succede nelle prigioni, si peggiora e si continua il crimine.</span><br />
<span style="font-size: medium;">Bisogna crederci al cambiamento, credere che si può cambiare, credere che c'è sempre quel lato buono che bisogna solo conoscere e imparare a tirar fuori. Non credo che si nasce cattivi, non credo che si nasce con l'odio già pronto nelle nostri mani. Al contrario credo come dice Mandela, si impara a fare il male, si impara a fare il bene come si impara a fare il male.</span><br />
<span style="font-size: medium;">Le storie che mi porto dietro e che custodisco con attenzione e affetto nella mia memoria, sono nate da circostanze dove le persone hanno conosciuto solo il male, un male che le ha piegate fino ad annullarsi, annullando anche gli altri. La prigione è piena di queste storie.</span><br />
<span style="font-size: medium;">E la prigione mi ha insegnato a credere a quello che diceva Mandela: Le persone odiano perché hanno imparato ad odiare, e se possono imparare a odiare possono anche imparare ad amare, perché l'amore arriva in modo più naturale nel cuore umano che il suo opposto.</span><br />
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-size: medium;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-40486220979972554432016-09-26T19:28:00.001-07:002016-09-26T19:28:19.529-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;"><span style="background-color: white; color: #666666;">Due monaci pregano senza sosta, uno è corrucciato, l'altro sorride.</span><br style="background-color: white; color: #666666;" /><span style="background-color: white; color: #666666;">Il primo domanda: "Com'è possibile che io viva nell'angoscia e tu nella gioia se entrambi pr</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline;">eghiamo per lo stesso numero di ore?".<br />L'altro risponde: "Perché tu preghi sempre per chiedere, e io prego solo per ringraziare".</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline;"><span style="font-family: Times, Times New Roman, serif;">Cit.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyN5X210y3MpHUUAjTX9kVVHrAqv1BxodSvobt88l3eiNNTUcQcqGdJ5AJje6oAvveUgUdi7OUPp404xhDg-D2Uo-RbS7HzPATMciBL2VigeFXR7rKKf1AuKugJj4iPj1pfmPov_MFew8/s1600/IMG_20160703_115239.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiyN5X210y3MpHUUAjTX9kVVHrAqv1BxodSvobt88l3eiNNTUcQcqGdJ5AJje6oAvveUgUdi7OUPp404xhDg-D2Uo-RbS7HzPATMciBL2VigeFXR7rKKf1AuKugJj4iPj1pfmPov_MFew8/s400/IMG_20160703_115239.jpg" width="400" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2ju2ME87Pq1T05Q82mfiSykZHdCsFNKxMiiuW6cuiAhLDfYgZHjvFnf4PF6HP0DYj1V2hQA5t_a_NZ29yNyxuUJNWri8gs0xw8w9vaoRrWGD7l7gICzWxYt5sk6UVgMCu_3DJhlbHIBc/s1600/DSCN7326.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2ju2ME87Pq1T05Q82mfiSykZHdCsFNKxMiiuW6cuiAhLDfYgZHjvFnf4PF6HP0DYj1V2hQA5t_a_NZ29yNyxuUJNWri8gs0xw8w9vaoRrWGD7l7gICzWxYt5sk6UVgMCu_3DJhlbHIBc/s320/DSCN7326.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinicNQeloIHHpy7cemjIh9pUhAtmgzSygqHFh2EoEtGeJ3ir0NHnz__AkM1wv9ZUIDYmATPtt6mFJ37TrsWym3-ZWmFFLKFivgic3ndS5GU9IET6bHfJu26xTPYzs34xOhCGHuIu9YhcI/s1600/DSCN7335.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinicNQeloIHHpy7cemjIh9pUhAtmgzSygqHFh2EoEtGeJ3ir0NHnz__AkM1wv9ZUIDYmATPtt6mFJ37TrsWym3-ZWmFFLKFivgic3ndS5GU9IET6bHfJu26xTPYzs34xOhCGHuIu9YhcI/s400/DSCN7335.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2AewlKwGdAjJpVTkN7wRfJSI-sPhaml5hgAytp9RD8drHrdmBLjsf3uuBQu_Pfv6KFhwxYqHUyB-irlNuZ_d-4l3PEFjeaI3ktIcrcphSHbhcYcKmTJ7YUGLQTElI2rX3pD-iTRoK89I/s1600/DSCN3776.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2AewlKwGdAjJpVTkN7wRfJSI-sPhaml5hgAytp9RD8drHrdmBLjsf3uuBQu_Pfv6KFhwxYqHUyB-irlNuZ_d-4l3PEFjeaI3ktIcrcphSHbhcYcKmTJ7YUGLQTElI2rX3pD-iTRoK89I/s320/DSCN3776.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNgZr0WtdRSMmCHDlqqVx5rdwtyZQETaEjGEALHOSnQQkEuvif6zFEwVjZ62YDaFWp1wR0fnhVsCvSeyyxXhwE2c95Kj_NX6PqRzpQWc_Ya_5kwUR1XgeYrG1pnLhnTmhKUIIBlDZHfiU/s1600/DSCN6811.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNgZr0WtdRSMmCHDlqqVx5rdwtyZQETaEjGEALHOSnQQkEuvif6zFEwVjZ62YDaFWp1wR0fnhVsCvSeyyxXhwE2c95Kj_NX6PqRzpQWc_Ya_5kwUR1XgeYrG1pnLhnTmhKUIIBlDZHfiU/s400/DSCN6811.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWRLY1yCiE84ZMF-Fd_4FBO7SXElHDkEWzCRZKY2lpdIMkd94CvgAxzrAenCv8-tWA-d8AE56X3W20wv_NrvbSxGqEoW5_eYzo7hcEcteXykyw-0cvBnSXwsgW_kFCgXzOJQVc2ufSV7g/s1600/IMG_20160202_194245.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhWRLY1yCiE84ZMF-Fd_4FBO7SXElHDkEWzCRZKY2lpdIMkd94CvgAxzrAenCv8-tWA-d8AE56X3W20wv_NrvbSxGqEoW5_eYzo7hcEcteXykyw-0cvBnSXwsgW_kFCgXzOJQVc2ufSV7g/s400/IMG_20160202_194245.jpg" width="300" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyevePn1j076j79Q3WiVgtsrQSc0-7i0hp5L8j2mG8afDsgdeYCyHuQNdqOUoKVGVYQ5fr0RV23eXuAL9urRLHCSyDBvnMOxs-kkTdF-jR3ktPBucXd6xSFAkz4MQtLzUxtJROgHC7h_0/s1600/DSCN7405.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgyevePn1j076j79Q3WiVgtsrQSc0-7i0hp5L8j2mG8afDsgdeYCyHuQNdqOUoKVGVYQ5fr0RV23eXuAL9urRLHCSyDBvnMOxs-kkTdF-jR3ktPBucXd6xSFAkz4MQtLzUxtJROgHC7h_0/s400/DSCN7405.JPG" width="400" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIuG0f8FRHjysO-i-yfA4hHIq72sVo1PbzhAnj6vFf24a06JtdhPKHgmYu2ZWLHAOjhZYqXG3q2UA-CllZ4oZNZMzDyYhmMU5PNzdEWPCzCmi776Q3K3cOSDCIZkNMQcV9dtlN09VA_Ew/s1600/DSCN7440.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjIuG0f8FRHjysO-i-yfA4hHIq72sVo1PbzhAnj6vFf24a06JtdhPKHgmYu2ZWLHAOjhZYqXG3q2UA-CllZ4oZNZMzDyYhmMU5PNzdEWPCzCmi776Q3K3cOSDCIZkNMQcV9dtlN09VA_Ew/s320/DSCN7440.JPG" width="320" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8TSai_LRIQ4VF7XHDAsb8FJCgB_sgzGgBu5rHyQHEzlphnL1HiThi4f0Z8shSbKMaSjZBsviXHv7AOBir6YYCgD0OloYxyFhm5h03RfV9uG9QHSRMolsMu0wJ2EPSz6E4JrZoRW3ctHk/s1600/IMG_20140620_122108.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh8TSai_LRIQ4VF7XHDAsb8FJCgB_sgzGgBu5rHyQHEzlphnL1HiThi4f0Z8shSbKMaSjZBsviXHv7AOBir6YYCgD0OloYxyFhm5h03RfV9uG9QHSRMolsMu0wJ2EPSz6E4JrZoRW3ctHk/s400/IMG_20140620_122108.jpg" width="400" /></a></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-3109886308657117532016-09-24T12:29:00.003-07:002016-09-25T17:16:22.119-07:00<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">E così anche l'ultima immagine che avevo lasciato attaccata al mio
armadio ho iniziato a metterla da parte: l'immagine di Dilma ai tempi della
dittatura con scritto “ditadura nunca mais!” (dittatura mai più!). Un immagine
portata a casa dopo un incontro con il gruppo di fé e politica per parlare di
quello sta succedendo in Brasile.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Sto iniziando a spogliare la mia stanza, regalare cose che non
occorre portarsi dietro e cose che viaggeranno con me fino alla fine, così come
l’immagine di Dilma, ricordo di questo periodo politico particolare e
ingarbugliato e del mio NO al governo Temer! <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Mancano quasi 3 settimane e poi andrò in Salvador de Bahia, per
finire la mia esperienza di Vita qui in Brasile. In dicembre il mio ritorno in
Italia.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Mi sto preparando per chiudere un capitolo di questo libro che ho
iniziato a scrivere il 1 dicembre 2013, lasciando un paragrafo che sarà per
Salvador, con i moradores de rua, con le persone che vivono per strada e con la
Comunità Trindade. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Lascerò, momentaneamente, la realtà del carcere (chissà se in
Italia continuerà…) per camminare un ultimo pezzettino di strada con altri
amici, accarezzando e tessendo nelle pagine del mio diario altre storie.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Salvador mi permetterà di vedere un altro Brasile, un altro modo
di vivere e camminare…. e anche un altro clima, decisamente più caldo, con la
bellezza del mare e il fascino di una cultura ben intrecciata con la cultura
Afro (candomble).<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Tre settimane ancora e poi la partenza. Sinceramente mi sento
molto divisa. Vivo momenti di tristezza per lasciare alcune situazioni, persone care e momenti di eccitazione per qualcosa di nuovo, unita al desiderio
di andare avanti verso altri percorsi, altri cammini. C’è anche la paura di
tornare in Italia, dopo tre anni di Brasile, dove mi sono abituata ad una realtà dipinta da varie sfumature, dove ho
imparato ad assumere un’altra forma per incastrarmi a quella presente,
levigando quelle parti di me che non erano necessarie, imparando tempi, modi,
gesti che caratterizzano il luogo in cui abito. Imparando le leggi del bairro,
i suoi pregi e i suoi difetti, convivendo con la violenza del narcotraffico e
la speranza con le persone della Comunità. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Mi mancheranno alcune persone, mi
mancheranno molto. Così come gli incontri fatti alla luce di una semplicità che
sa sempre costruire e imparare.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Dona Zita, Maria, Francisco, Suely, Neuza, dona Sebastiana, Marli
e famiglia, Dalva, il signor Dioniso, il signor Pedro....e ancora tanti altri
nomi che potrei collocare nella lista, perché questi sono solo alcuni della
Comunità Ipe Amarelo, la mia Comunità di base, poi ci sono altri nomi fatti di
incontri nella pastorale carceraria, del gruppo di fè e politica, del gruppo
Testimoni di Speranza....tanti altri. I detenuti e le detenute, le detenute
dell’APAC femminile, tante cose che mi porto dietro.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">“Poi torni ?”</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;"> Questa domanda è frequente in questi giorni, ma la
risposta la lascerò all’ incertezza del futuro e di quello che sarà, affidando
sempre a Dio la traccia della mappa su cui disegnare la mia Vita, io e Lui
insieme nel tracciare le coordinate.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Ridendo e scherzando ho avuto due proposte di matrimonio per farmi
restare, così da non avere problemi con il visto. Ci rido sopra, sì, ma allo
stesso tempo mi fa piacere pensare a chi sta procurando alternative per dirmi:
“resta qui con noi!”.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Il tempo è volato molto in fretta, forse tre anni sono veramente pochi, mi sembra ieri il mio arrivo,
anche se la percezione di me di allora, non è più la percezione di come mi vedo
oggi. Ho cambiato pelle molte volte, per necessità, per volontà, per desiderio
di crescita e di percorsi che portavano a farlo. Tutto ti cambia e tutto ti trasforma se ti
lasci trasformare, a noi il desiderio di modellarci in questi cambiamenti,
trovare forme che si incastrano nelle esperienze e nei fatti della vita. Forse le esperienze più difficili e sofferte sono state le più belle, può sembrare una contraddizione, ma sono state quelle che mi hanno aiutato a crescere un po' di più e a irrobustire la mia fede e la mia capacità di stare in piedi, credendo sempre nel valore della scelta missionaria e in questa esperienza a "piedi nudi". Impari dal bene, come impari dal male, impari dalla Vita che insegna sempre. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">Gratitudine è la chiave che apre le mie emozioni e le mie riflessioni.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 14pt;">...che continueranno su questi appunti...se no sembra una lettera finale....in fondo mancano tre settimane!!</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXivCfAn5mDPc50XJ3i0Q8JJziQdUBTaXb6SvINMEoqLDRrOKBP_feinPzQR-vI52MABb296Z7kiTR9fjKvCOcMpcIKRr4BQRnXthcxzfFdv5ztMQPyRXN37D6I8FPGJ6lcucr-6wq4bU/s1600/DSCN7339.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhXivCfAn5mDPc50XJ3i0Q8JJziQdUBTaXb6SvINMEoqLDRrOKBP_feinPzQR-vI52MABb296Z7kiTR9fjKvCOcMpcIKRr4BQRnXthcxzfFdv5ztMQPyRXN37D6I8FPGJ6lcucr-6wq4bU/s400/DSCN7339.JPG" width="400" /></a></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-86975737511894828972016-09-16T13:00:00.002-07:002016-09-28T18:49:09.849-07:00<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Ci sono cose che si possono scrivere e altre no, in particolare
visitando le prigioni e parlando con i carcerati e le carcerate. Questo l'ho
sempre trovato un po' stretto, soprattutto quando la voglia di raccontare
quello che si vive è forte e bussa sulla punta della lingua e fa il solletico
mentre si battono i tasti della tastiera, ma c'è una discrezione e una
precauzione che deve essere rispettata e mantenuta. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Ho sempre pensato che sarà, poi, il mio raccontare a voce, quando
avrò l'opportunità, tutto quello che ho riposto nei cassetti della memoria, gli
archivi "segreti" scritti con il cuore e con la testa....forse più cuore che testa.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">La situazione del centro di detenzione temporaneo femminile in BH
non migliora. Sono mesi che le detenute, per lo più ragazze dai 20 ai 30 anni,
non accedono all'ora d'aria. Questa è di tre volte a settimana, per soli due
ore. Ricordo, come ho già scritto varie volte, che le celle delle detenute
sono mal odoranti, buie e a volte affollate.<o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Il motivo è che non ci sono sufficienti agenti penitenziari per la
sicurezza, ma è un problema del centro non delle detenute e deve essere
risolto, deve essere garantito questo diritto. Pensare di passare 24 ore, chiuse,
senza avere la possibilità di luce e aria "sana" è orribile e
ingiusto e non aiuta i nervi. Non c'è TV, non ci sono attività da fare, se non
scrivere lettere e leggere qualche libro che viene consegnato. Ma anche la
scelta dei libri è molto discutibile. Quando mesi fa proposi un piccolo lavoro
di artigianato, la risposta è stata negativa, sempre per problemi di sicurezza.
Forse lasciare le persone chiuse in uno stato di ansia e nervosismo non aiuta
molto la sicurezza. Si vuole punire per rieducare, ma si punisce solamente,
senza creare possibilità che recuperano le persone, che portano ad una seconda possibilità nella vita. Rimango dell’idea che le carceri che sto
visitando sono luoghi di continua criminalità e ingiustizia. Scuole di crimine dove la violenza viene perpetuata e accettata, luoghi di poca dignità e
ingiustizia, quando questa nega il riconoscimento dei diritti. Credo che anche io, se fossi una detenuta, mi arrabbierei se mi venisse negato la mia d’ora d’aria, solo perché mancano degli agenti. Che li procurino! Che si sbrighino! Il
detenuto e la detenuta sono privati solamente della libertà e del diritto di voto, ma
tutti gli altri diritti devono essere rispettati e garantiti. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Non a caso sono frequenti le ribellioni nelle
prigioni e nei centri di detenzione temporanea. Così come mesi fa è accaduto in Belo
Horizonte, dove le detenute hanno iniziato a bruciare materassi con l’ausilio
dei fili della luce. Pronto l’intervento delle truppe speciali, quelle ben equipaggiate, con i visi coperti, i fucili lunghi più di un braccio, ben equipaggiati anche con gli insulti e le cattive maniere. Le detenute e i detenuti ricevono quotidianamente epiteti che li denigrano. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Sei un carcerato, sei una carcerata, non sei una persona di rispetto per loro. <o:p></o:p></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Queste settimane sono state pesanti, si è respirata un’aria di
irrequietezza, di nervosismo e anche di divieti. Per ben due volte non ci è stato
concesso di visitare. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;">Di fronte al secondo divieto siamo andati a parlare con il direttore del presidio, per chiedere spiegazioni. Cerchiamo sempre di essere diplomatici e amichevoli, ricordando </span><span style="font-size: 13.5pt;">che c’è
una commissione per i diritti umani che può vigilare e improvvisare visite nelle carceri. </span><span style="font-size: 18px;">Chissà perché dopo le nostre insistenze, tutto torna come prima, ma sempre in quei limiti che ci concedono. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;">Il nostro intento, come pastorale carceraria, è di non abbandonare i detenuti/e e dentro quei limiti cerchiamo di "lottare", con fatica e tenacia. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;">Ci sono giorni che torno a casa con una pesantezza e un senso di frustrazione, pensando a certe situazioni che si toccano con mano, che mi fanno sentire piccola piccola e incapace di cambiare le cose.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;">Il mio quadernino dove annoto nomi, numeri, richieste da parte dei detenuti/e è tanto sgualcito e rovinato, per tanto che lo uso, che sembra quasi l'immagine di quello che si vive dentro le pareti del carcere. </span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;">Umanizzare il carcere, in certi luoghi sembra quasi una lotta di Davide contro Golia.</span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;">Ma in questa lotta Davide vince.....la mia speranza che possa essere così anche per noi.</span><br />
<span style="font-size: 18px;"><br /></span>
<span style="font-size: 18px;">"Bisogna trovare, in mezzo ai piccoli pensieri che ci danno fastidio, la strada dei grandi pensieri che ci danno forza."</span><br />
<span style="font-size: 18px;">(Dietrich Bonhoeffer)</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: "helvetica" , "arial" , sans-serif; font-size: 14px;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;"><br /></span>
<span style="font-size: 18px;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<br /></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 18px;"><br /></span></div>
<div style="margin-bottom: .0001pt; margin: 0cm;">
<span style="font-size: 13.5pt;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-45994151026830075322016-09-08T11:28:00.001-07:002016-09-08T11:29:27.980-07:00Il mio taccuino "a piedi nudi" in questi giorni è rimasto in bianco, sarà che quello che vorrei scrivere mi rimane nella testa, solo nella testa. Cercherò di aggiornarlo, di trovare un tempo dignitoso per scarabocchiare il foglio bianco. Mancano tre mesi alla chiusura di questo blog.<br />
Molte sono le emozioni che mi circolano nel sangue e nel cuore, molte le preoccupazioni e le aspettative, i punti di domanda con i punti esclamativi. Forse è per questo che mi sono un po' fermata.<br />
In questo tempo mi sento divisa tra un "ti aspettiamo!" e un "poi ritorni, vero?", tra un lasciare e un rincontrare, tra un chiudere e un aprire.<br />
Sto cercando di organizzarmi emotivamente per sapere gestire tutto questo, saper valutare e leggere ciò che è bene e ciò che è giusto fare, cosa mettere nella valigia delle emozioni e della razionalità.<br />
Quando ci si prepara a partire ci si sente sempre divisi in due: gioia nel tornare e ricominciare, tristezza nel lasciare e non continuare. Con tutte le domande che ti girano attorno e che ti bussano nella testa: potevo fare di più? vorrei fare di più? se avessi più tempo per fare....?<br />
Coraggio, mi dico, rispetta la data di ritorno e continua a camminare, portandoti dietro tre anni di Vita vissuta a "piedi nudi", carica di emozioni, carica di successi e insuccessi, carica di storie, di persone, di situazioni, di meraviglia, di pesantezza, di bellezza, di sfide, di ferite, di coraggio, di amore.<br />
Stiamo vivendo tempi difficili qui in Brasile, cambiamenti politici non accettati e non riconosciuti, come l'allontanamento della presidente Dilma Rousseff, accusata di crimine di responsabilità nei bilanci dello stato, cosa del tutto errata e non veritiera. Accuse senza fondamento che hanno destituito una presidente che ho sempre ammirato e appoggiato e che ho sempre considerato vera, anche nelle sue imperfezioni politiche e a volte nei suoi sbagli, ma non come quelli di cui è stata accusata.<br />
Posso solo dire che ce l'hanno fatta a "eliminarla", ce l'hanno fatta a creare un impeachment completamente contro la democrazia! Una nuova strategia dell'imperialismo in America Latina!<br />
Senatori corrotti e golpisti che porteranno indietro questo paese, che difenderanno i privilegi di una classe borghese e imprenditoriale, che inizieranno a privatizzare e commercializzare con il classico slogan "business to business", senza scrupoli, senza mezze misure, senza difendere e proteggere la Vita e la sua dignità.<br />
La cosa triste, tra le tante che succederanno con questo nuovo governo, governo Temer, sarà l'indebolimento dei movimenti sociali, dei diritti umani, delle politiche sociali a favore delle classi che sono state sempre tenute ai margini o escluse e che con il governo Lula e poi di Dilma, in questi tredici anni di governo PT, erano riuscite a riemergere e a ritagliarsi spazi e conquiste.<br />
Popolo indigeno, popolo negro, popolo delle favelas, popolo delle periferie urbane ed esistenziali, popolo che ha sempre lottato, contro ogni discriminazione ed esclusione.<br />
Una parte della classe borghese brasiliana non ha mai accettato che un giovane negro della favela potesse studiare, laurearsi, entrare di diritto in quelle posizioni sociali che sono sempre appartenute a chi è bianco, a chi ha possibilità economiche, a chi vive nei quartieri agiati della città.<br />
Altra cosa. Quando parliamo del Brasile, dobbiamo ricordarci delle immense ricchezze che questo paese possiede in particolare in terra amazzonica, nella foresta amazzonica: petrolio, gas, diamanti, oro, stagno, nichel, cromo, minerali che se estratti rovinerebbero la terra di molte comunità indigene, terra protetta dalla FUNAI (fondazione nazionale dei popoli indigeni).<br />
Terra che verrebbe depredata, sfruttata, minacciata, così come sta succedendo in questi ultimi anni e che ora, con un governo che darà il via libera alle multinazionali straniere, sarà a rischio di Vita!<br />
A rischio di ecosistema mondiale! Ricordiamoci che l'Amazzonia è un grande polmone che aiuta a respirare la nostra Madre Terra, Pachamama.<br />
Ecco... avevo iniziato questo post in un verso e l'ho indirizzato in un altro, ma sempre importante e facente parte dei miei giorni e della mia camminata qui in Brasile. La mia anima "politica", di denuncia, di posizione non può tacere di fronte alla situazione storica che si sta vivendo, che stiamo vivendo. Profondamente indignata e contraria a questo governo golpista, che non accetto e riconosco. Il mio No e la mia partecipazione nei movimenti sociali e pastorali, scendendo in piazza per dire: NO! NON CI STO! NON CI STIAMO! NO A QUESTO GOLPE!<br />
In difesa della democrazia, della dignità, dei diritti umani.<br />
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Primeriamente FORA TEMER!!!<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-10590373467467406742016-08-21T15:19:00.000-07:002016-08-22T08:31:51.364-07:00Ho letto una piccola storia che parla di un uomo che voleva aggiustare il mondo.<br />
Passava notti e giorni per capire come fare.<br />
Suo figlio di soli 7 anni, gli girava sempre attorno, chiedendogli di aiutarlo.<br />
Il padre, stanco delle sue continue richieste, per dargli qualcosa da fare ritaglia una mappa del mondo in tanti piccoli pezzi e la da al figlio, dicendogli di aggiustarla.<br />
Nel giro di un ora il bambino finisce il suo lavoro.<br />
Il padre rimane visibilmente meravigliato e gli chiede come ha fatto.<br />
"Semplice- risponde il bambino- quando ho preso la mappa per aggiustarla, ho visto che dietro ad ogni pezzo c'era la figura di un uomo. Ho incollato tutti i pezzi di questa figura e la mappa del mondo si è aggiustata!"<br />
Il padre imparò questa lezione: per aggiustare il mondo, bisogna prima aggiustare le persone!<br />
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Pensiamo di sentirci "super eroi" o in grado di aggiustare il mondo, di entrare nelle vite degli altri e permetterci di dare consigli che risolvano problemi.<br />
Pensiamo di non rifare gli stessi errori, pensando di averli già superati o di aver imparato a leggere le cicatrici della nostra anima.<br />
Pensiamo che ce la possiamo fare, che siamo vaccinati agli sbagli, dopo averli commessi, ma questi, a volte, ritornano.<br />
Pensiamo di essere grandi leggendo la nostra età anagrafica, solo anagrafica.<br />
Che c'entra tutto questo con la missione?<br />
C'entra, perché in missione impari a leggerti e a guardarti dentro.<br />
Impari a rileggere le tue cicatrici e quelle degli altri.<br />
Impari a non dare più consigli, forse, impari a sommarli, ascoltando le storie degli Altri e ascoltandoti in queste storie.<br />
Impari a "soffrire" per imparare a cucire parti di te lasciate aperte.<br />
Impari a raccogliere cocci per dar forma a un mosaico di cui ancora dovevi svelare la figura.<br />
Impari a gestire la tua emotività e trovare il giusto equilibrio nello stare con gli altri.<br />
Impari a smussare quelle ossa sporgenti, che non si incastrano nella giusta forma.<br />
Impari a piangere in silenzio per non fare rumore, asciugare le lacrime con il sorriso e ricominciare.<br />
Impari a spostare il tuo centro, per non essere più centro, per assumere una forma circolare dove poter guardare in più direzioni, camminando a piccoli passi.<br />
Bisogna prima aggiustare le persone, per aggiustare il mondo.<br />
Bisogna prima aggiustarsi dentro.<br />
Qui in Brasile alcune persone hanno l'abitudine di dire: "se cuida" , che significa: stammi bene, abbi cura di te.<br />
Un po' come: aggiustati, curati, cerca di volerti di bene.<br />
All'inizio mi dava un po' noia questo modo di dire, poi ho capito il valore che ha.<br />
Non è un puntare il dito contro le tue debolezze, le tue mancanze o imperfezioni, ma avere il coraggio di curarle, per sapere poi curare.<br />
Si aggiusta il mondo, aggiustando prima le persone, aggiustandoci, prima, dentro.<br />
Le nostre insicurezze hanno radici profonde che possono essere di ostacolo a quel bene che vogliamo costruire o possono farci inciampare ferendo e ferendoci.<br />
Il prendersi cura, non in un modo egoistico, ma volendosi bene e valorizzandosi, aiuta a sradicare le imperfezioni dei propri mali.<br />
Nelle condivisioni con i detenuti e le detenute, in particolare nelle aule di valorizzazione umana in Apac, facciamo questo, impariamo a "volerci bene", costruiamo un ago e un filo virtuale per iniziare a cucire strappi emotivi trascurati e ingranditi negli anni.<br />
Lo stare bene aiuta a stare in piedi e a sapersi rialzare quando si cade.<br />
Sempre dico che è l'amore che cura, l'amore anche nel volersi bene, per imparare a voler bene!<br />
Una cara amica, sempre mi dice: "se cuida."<br />
Quasi sempre mi saluta così e io ho imparato a rispondere: sim, me cuido!<br />
Lo stesso Gesù dice: ama il tuo prossimo come te stesso.<br />
Impara ad amarti con le tue cicatrici, le tue bellezze irregolari, le tue geometrie scomposte....ma amati.<br />
Aggiustati dentro, così che potrai aggiustare il mondo!<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-29670218055347273662016-08-18T18:45:00.000-07:002016-08-18T18:45:28.880-07:00<img height="539" src="https://scontent-yyz.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/14021492_1100703423380813_6988473351995954004_n.jpg?oh=f15c595c0d83241dfbce4799ac0ed041&oe=5856B827" width="640" />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-64454053957740980512016-08-13T19:44:00.001-07:002016-08-13T19:46:38.660-07:00Sarò madrina di battesimo di Sergio, detenuto della prigione N.H.<br />
Sono contenta di essergli a fianco in questo giorno importante, che segna l'inizio di una nuova vita.<br />
Abbiamo camminato insieme costruendo dentro le grate di una cella un percorso fatto di condivisione, ricerca, emozione, ansia, che incontro dopo incontro, tappa dopo tappa, ha portato ad una crescita personale, umana, spirituale, in un luogo in cui nessuno vuole mettere un briciolo di speranza. E noi invece ce la mettiamo, senza paura o pregiudizi!!<br />
Mercoledì 17 agosto celebreremo la messa con i detenuti e in questa occasione S. riceverà il battesimo. Avevo chiesto ai funzionari della penitenziaria se poteva partecipare il padre adottivo di Sergio, per essere lui il padrino, ma non sarà possibile, così come non sarà possibile la partecipazione di nessun familiare. Vietato.<br />
Sergio ha chiesto a me di essere sua madrina e avendolo seguito e conoscendolo ormai da più di due anni, il mio sì in questo giorno importante, con piacere e affetto.<br />
Sono i miei ultimi mesi in questa prigione, non potevano che concludersi così, con un evento che sempre resterà ben inciso e presente nella mia vita. Io madrina di Sergio.<br />
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Mi piace quando incontro per strada alcuni bimbi che conosco e mi fermo a parlare con loro.<br />
Chi non ricorda il mio nome mi chiama "Professora", sia perché è legato all'esperienza di artigianato nello Spazio Esperança, con i bimbi e adolescenti (pittura, lavoretti con la carta, ecc..) sia perché ho aiutato per alcuni mesi negli incontri di Infanzia e Adolescenza Missionaria, piccola esperienza che mi è piaciuta!<br />
E allora vada per "professora", anche se sa di qualcosa di altamente formale, perché Emma con due M è sempre stato molto difficile qui, anche come nome, molto insolito da queste parte.<br />
Ma quando mi chiamano sono Ema, con una M sola, anche nei registri della penitenziaria, ci sono agenti che scrivono il mio nome con una M sola e non importa se dico che ho due M, qui sono e sarò sempre Ema...e Ema in Brasile è il nome di un animale! Una specie di struzzo! Viva lo struzzo!<br />
"Dove state andando a quest'ora che già è buio? "(ore 19 della sera...già buio in inverno)<br />
"Professora andiamo a cambiare il formaggio, sa di sapone"<br />
"Come sa di sapone!"<br />
"Si professora, io ne ho assaggiato un pezzetto e non si può mangiare...sa di sapone!"<br />
"Dove che è andate a cambiarlo?"<br />
" Da chapeu"<br />
"Dove? Non conosco questo negozio"<br />
"Professora vieni con noi che ti insegniamo dov'è"<br />
"Ok, vediamo dov'è sto posto, però il formaggio lo cambiate voi, io vi aspetto fuori".<br />
Piccoli e simpatici incontri.<br />
Volete sapere se gli hanno cambiato il formaggio? Non ve lo dico, vi lascio con il dubbio.<br />
Ma sono piccoli e simpatici incontri con bimbi che passano più tempo in mezzo alla strada che in casa, perché forse fa meno male quella delle pareti domestiche, che lavoricchiano di tanto in tanto, che giocano a calcio a piedi nudi, che hanno magliette o pantaloni pieni di buchi, che sono allergici all'acqua!!! Ma sono una meraviglia e mettono di buon umore!<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeNx5pii7fMGUgR7fr7oGxCqc6Rebisx6mxcwcax5uSd6XK0yEym2ArUMEjbzSf49Klz70igKCqor2DJZ0Jv6MbK55ojT4Vg5xj0hBQbYBz3eUgeR72RRFDp184dktps7u6RriQjm-KSw/s1600/DSCN7243.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeNx5pii7fMGUgR7fr7oGxCqc6Rebisx6mxcwcax5uSd6XK0yEym2ArUMEjbzSf49Klz70igKCqor2DJZ0Jv6MbK55ojT4Vg5xj0hBQbYBz3eUgeR72RRFDp184dktps7u6RriQjm-KSw/s400/DSCN7243.JPG" width="400" /></a></div>
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Finalmente chu chu! (si pronuncia sciu sciu)</div>
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Eccoli i primi nati nel nostro giardino, un giardino che ormai non coltiva più niente. </div>
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Ci sono fiori, piante, ma non abbiamo più coltivato verdura. Forse per colpa della gatta, che gira intorno, forse per colpa della nostra pigrizia o del non nostro pollice verde, diciamolo!!!</div>
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Ma questi chu chu ce l'hanno fatta, sono nati. </div>
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I chu chu sono una specie di cetriolo, non hanno molto sapore, ma vengono molto usati nel cibo brasiliano. Non nascono dalla terra ma dalla pianta, sembra che volino, "sospesi" nel cielo.</div>
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E' simpatico vederli. La loro fioritura ci sembra un miracolo, che quasi ci dispiace mangiarli.</div>
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Ma vedremo se questo miracolo agirà nelle nostre pance!!</div>
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Già ho in mente come cucinarli.</div>
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Fa freddino in questi giorni, qui l'inverno non è ancora passato, anzi è passato e siamo in autunno, tra poco arriva la primavera, il 22 settembre!!! Bello l'inverno che dura solo due mesi e mezzo!</div>
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E in questo tempo che sta passando mi viene da pensare che tra 4 mesi dovrò mettermi ai piedi un paio di scarpe e salire su un aereo. Piedi nudi è quasi alla fine. Già sento tristezza e molte emozioni che si mischiano tra di loro. Ma è ora di razionalizzare il tempo e quello che tra poco porterà.</div>
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Sarò capace di rimettermi le scarpe?? Credo che le toglierò anche quando sarò altrove, piedi nudi è un modo di essere che fa parte del mio voler conoscere e camminare con semplicità in questa vita, senza artifici, senza barriere, senza preconcetti, esclusioni, sentendo la nuda terra e quello che ci offre. Terra fatta di popoli, culture, emozioni, ricchezze, diversità, conoscenza, storie, umanità, Vita toccata nella sua profondità e bellezza, nel suo bene come nel suo male...tutto vissuto a piedi nudi, perché camminare e come camminare è importante in questa scoperta di se', del mondo e degli Altri.</div>
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Anche di Dio.</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-23058860725643329522016-08-08T05:20:00.000-07:002016-08-08T17:50:42.470-07:00Mi ricordo di aver scritto di lei in un post del 2014, Dona Preta, come la chiamano tutti, in realtà il suo vero nome è Raimunda.<br />
Una persona a cui voglio bene, forte e accogliente.<br />
Avevo scritto di lei per la bellezza del suo sorriso, solare, coinvolgente, bello, carico di gioia, nonostante una vita difficile e sofferta (l'abbandono da parte del marito, la malattia che l'ha paralizzata in una parte del corpo, i figli...tante cose da sopportare in solitudine).<br />
Ieri sono andata a trovarla, il suo sorriso ora è racchiuso in un corpo che si fa sempre più piccolo e magro, senza più capelli, senza più forza per camminare.<br />
Il cancro sta vincendo la sua partita, la sta piano piano consumando, mangiando.<br />
Se penso a come certe malattie trasformano le persone, fino a quasi annullarle, fino a divorarle con la loro forza, a come certe battaglie sono così difficili e senza speranze.<br />
Ma il suo sorriso è rimasto, resiste in un volto sofferto.<br />
Sorrido insieme a lei, continuo a farlo, l'abbraccio e la bacio con tenerezza sulla guancia e punto il pollice in alto per dire "forza, coraggio, andiamo avanti", perché bisogna continuare ad andare avanti, fino alla fine, fino a camminare verso questa fine.<br />
Dona Preta è stata la prima persona a cui ho consegnato l'Eucarestia.<br />
Ora che ho ricevuto il permesso da parte della diocesi, insieme a dona Zita, vado a far visita ai malati e consegniamo la Comunione. In queste visite c'è anche lei, una persona che mi ha insegnato tanto con i suoi sorrisi.<br />
Sempre mi chiedo se delle migliori condizioni di vita, avrebbero aiutato a sconfiggere la malattia.<br />
Se le possibilità economiche di poter essere curata in un buon ospedale, di avere buoni medici e una sanità privata che non ti lascia marcire nel dimenticatoio di una lista di attesa, avrebbero cambiato la direzione degli eventi, per lei come per tante altre persone che lottano contro una malattia fisica, che se diagnosticata in tempo, può essere curata o far nascere speranze in questa lotta.<br />
Ma se hai le possibilità puoi avere speranze, se no, ti arrangi e vedi come va!<br />
E quel vedi come va è una partita con la morte che accelera solamente la data della tua fine, in un ingiustizia sociale creata più dagli uomini che dalla Vita.<br />
Morire dobbiamo morire tutti, ok, questa è la regola, ma il come e a volte il quando, in alcuni situazioni è stabilito da un sistema che non si prende cura delle persone, anzi stabilisce una classificazione di chi prima e chi dopo, di chi ha importanza e di chi no.<br />
E questo non è giusto!<br />
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Fino alla fine accompagnerò dona Preta, fino alla fine continuerò a sorridere con lei, puntando il pollice in alto: "forza....andiamo avanti", perché anche se questo sistema blocca la vita, noi al contrario non la blocchiamo e fino alla fine andremo avanti, con dignità, sorrisi e amore reciproco.<br />
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Se il sistema chiama all'odio, all'indifferenza, alla privatizzazione dei sentimenti, all'egoismo, all'esclusione, noi risponderemo il contrario.<br />
Se la nostra epoca ci induce a vivere passioni tristi, senza speranza, noi risponderemo il contrario, con passioni allegre e piene di gioia.<br />
Se la banalità del male (come ho scritto nel post precedente) domina i giorni, noi risponderemo con la banalità del bene, con sorrisi, abbracci, carezze e curiosità.<br />
Se le periferie del mondo vengono negate, decentralizzate, taciute, noi risponderemo parlando dalle periferie del mondo, facendo ascoltare le voci, la bellezza, la Vita che pulsa in questi luoghi.<br />
Io risponderò cosi.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-37118937718344281242016-08-02T11:53:00.000-07:002016-08-03T10:16:14.303-07:00<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQOqHJNCYEl1iUBTMIEgSBZZxf_F3aXM8uvtDRrqUzgwoyyHpgCvL-PbN-UyFvBFwR_3dCfYUWAH1poCYukXnEagcQUF6-9vBRC6gRB-PZTwdTTiY-zYWykrq5af7mDTguBsRCrsRV4H4/s1600/DSCN7217.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQOqHJNCYEl1iUBTMIEgSBZZxf_F3aXM8uvtDRrqUzgwoyyHpgCvL-PbN-UyFvBFwR_3dCfYUWAH1poCYukXnEagcQUF6-9vBRC6gRB-PZTwdTTiY-zYWykrq5af7mDTguBsRCrsRV4H4/s320/DSCN7217.JPG" width="320" /></a></div>
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Oggi pianto girasoli!!!<br />
Perché è bello seminare "speranza"....è bello vedere crescere un piccolo germoglio che si trasforma in un fiore (cresceranno???), è bello curare e aiutare a crescere, è bello vedere un giardino pieno di fiori, piante, colori, natura.<br />
Seguo un po' il modo brasiliano di essere sempre allegri, positivi, ti può cadere il mondo addosso, ma che importa, amanhã vai ser outro dia! domani è un altro giorno! un po' in stile Rossella O'hara in "Via col Vento".<br />
L'allegria, la speranza, l'aver voglia di far festa, è tipico brasiliano e insegna per aiutare a dare pennellate di colore alla Vita.<br />
Quindi, oggi pianto girasoli....domani chissà, domani è un altro giorno!<br />
Domani altri fiori!<br />
Se esiste una banalità del male, come diceva Hannah Arendt, dove il male lo si esegue per ordine, per paura, per mancanza di idee, senza fermarsi a riflettere su quello che si sta facendo, io al contrario voglio una banalità del bene! Completamente opposta a quella del male.<br />
Una "banalità" che sa di cose semplici, leggere, profonde, spontanee.<br />
Una banalità che chiama piccoli gesti sinceri, comandati dal cuore.<br />
Una banalità del bene come somma di azioni che fanno crescere e "umanizzare" ciò che di umano si sta perdendo! Una banalità che sa di sorrisi, di abbracci, di risate, di prossimità, di saluti, di curiosità, di accoglienza, di semente da piantare.....<br />
Una banalità del bene che fa bene e che sa costruire il bene!<br />
Tonino Guerra diceva che l'ottimismo è il profumo della Vita e, forse, è vero.<br />
Saper cogliere il lato buono delle cose, saper puntare lo sguardo al di là di una trincea che segna i confini, saper asciugare le lacrime con un gesto e un sogno di speranza, aiuta a sentire questo profumo che riempie i polmoni di aria buona.<br />
Se non credessi in quello che penso, se non credessi in quello che dico, non potrei essere una buona testimone per gli Altri. Se non avessi fiducia nell'essere umano e nel bene che possiede, a volte così nascosto e ferito, non potrei incontrare e parlare con le persone con cui lavoro e mi relaziono, parlo dei detenuti e le detenute, dei dipendenti di droga e alcool, di persone con carichi pesanti sulle spalle.<br />
Quel profumo e quella "banalità" del bene aiuta a togliere un po' di quel peso che la gente si carica e che noi stessi ci carichiamo. Aiuta ad avere fede che qualcosa di buono può nascere sempre, che qualcosa di buono c'è e può accadere, se noi lo aiutiamo a far accadere.<br />
Le trasformazioni più belle nascono dai sorrisi, dagli abbracci, dalla banalità dei piccoli gesti.<br />
Non fare grandi cose, ma piccole con la loro straordinaria importanza.<br />
Questi quasi tre anni di missione mi hanno aiutato a sentire quel profumo, a saperlo distinguere in mezzo al male, per riconoscerlo, averne cura, donarlo e condividerlo.<br />
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Un pò della mia "banalità" quotidiana...<br />
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Fora Temer!!! </div>
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Viva la Vita! Sempre, ovunque e comunque....è la mia banalità!!!</div>
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Una terra che vorrei rimanesse attaccata come un eterno presente, una terra sacra, ricca di storia e di memoria. La memoria è una scatola di immagini, di emozioni, di fatti, di parole, che non dobbiamo permettere di ingiallire o lasciare pieni di polvere. La memoria mi permette di capire il mio presente e quello del mondo, mi permette di costruire il mio futuro e quello del mondo.<br />
La memoria mi permette di nutrire il mio cuore e ricaricarlo.<br />
Questa memoria, il fare memoria fa parte dell'incontro della Romaria dos Mártires che si realizza in una piccola città dell'interior del Mato Grosso, Riberão Cascalheira, ogni 5 anni.<br />
Si ricordano tutte quelle persone che in America Latina hanno donato la propria vita per una causa di giustizia: per difendere la terra, per difendere la Vita, contro la violenza, contro la dittatura, contro l'oppressione dei potenti, contro la prepotenza del potere politico ed economico.<br />
Uomini, donne, giovani, bambini, indigeni, agricoltori, operai, avvocati, giornalisti, missionari e missionarie, militanti/e della pastorale della terra, dei diritti umani, sindacalisti/e, persone che hanno lottato senza paura per la giustizia, per la libertà, per la pace, per la verità.<br />
La lotta per la terra, oggi come allora, è sempre forte qui in Brasile, è una minaccia che uccide ancora. Uccide chi si oppone e denuncia situazioni di violenza e prepotenza nelle terre indigene, negli accampamenti Sem Terra, nelle comunità contadine e di pescatori.<br />
I grandi interessi economici guidati da multinazionali e da interessi privati continuano a distruggere, minacciare, espropriare terre e persone. Martiri del passato, ma anche martiri di questo presente, di lotte che vivono nel popolo latino americano e nel mondo intero. Ogni situazione di ingiustizia, di violenza, di disuguaglianza è un grido al mondo intero, un grido che non può essere taciuto, addomesticato, dimenticato....fare memoria, per essere memoria nel presente.<br />
In questa terra rossa e sacra, la presenza di un uomo, profeta di speranza, che nonostante i suo 88 anni portati in un corpo malato e ormai stanco, ha voluto partecipare, forse, alla sua ultima Romaria:<br />
don Pedro Casaldaliga!<br />
La vita di don Pedro è una testimonianza di Vangelo fatto di carne e ossa, una testimonianza che vale più di un libro di teologia. Una vita spesa al servizio degli "ultimi" e per gli "ultimi", una voce importante nella lotta contro il latifondismo e la sua crudeltà. Varie volte è stato minacciato di morte, sia nei tempi della dittatura, sia recenti. Mai si è arreso, mai si è lasciato intimidire.<br />
Piccole e grande uomo di fede e di coraggio.<br />
Quando è stato nominato vescovo di San Felix do Araguaia, per la sua consacrazione, don Pedro indossava un cappello di paglia dei contadini, invece, della mitria, un bastone di legno degli indios Tapirapè, invece, del pastorale e un anello di legno di Tucum, invece, di quello d'oro.<br />
Sempre è stato dalla parte dei contadini e degli indios, sempre in una strenua difesa.<br />
Il vederlo, anche se in una sedia a rotelle, in un corpo curvo e sofferto, per me è stata una grande emozione, perché il suo Spirito emana ancora energia e la sua persona parla più di mille parole.<br />
Grande don Pedro, grande a voler essere presente in questa celebrazione!! Non ha voluto mancare.<br />
Ho fatto quasi 30 ore di auotobus che si impiegano dal Minas Geras per arrivare nello stato del Mato Grosso, sonnecchiando su un sedile e facendo pause in varie stazioni di servizio.<br />
Tante le persone che hanno partecipato a queste Romaria, da tutte le parti del Brasile.<br />
Sono partita con un gruppo grande del Minas (due autobus pieni) facente parte di varie pastorali sociali. E' stata bella la convivenza e la ricchezza nel conoscersi. E' stata bella la condivisione e l'energia positiva che si percepiva in ogni momento, quel desiderio di esserci e di continuare una parte di Storia.<br />
Allegria, condivisione, lotta, preghiera, fratellanza, solidarietà, costruzione, amicizia, memoria, sono le parole chiave di questa Romaria e di quello che mi è rimasto dentro.<br />
Amo questo paese, amo lo spirito di costruzione e di "lotta" che fa parte delle Comunità di Base, che anche se indebolite, esistono e continuano. Credo che la Teologia della Liberazione, non è una cosa che riguarda il passato, esiste ancora, c'è!<br />
C'è nella causa Indigena, c'è nella lotta per la difesa della Terra e del Creato, c'è nella lotta per i Diritti Umani, c'è nella lotta in difesa delle Donne e contro una cultura machista (maschilista), c'è dentro alle prigioni e con i carcerati, c'è nella lotta contro il razzismo, contro i pregiudizi, contro una cultura che separa e non accoglie, c'è nella causa dei migranti, c'è in una Chiesa che cammina con il popolo, che sa sporcarsi di Terra e non rimane chiusa in lussuosi palazzi, c'è in una Chiesa che cammina a piedi nudi, capace di togliersi le scarpe e sentire la Vita nella nuda pelle.<br />
Sarò romantica, sarò nostalgica, ma anche realista e capace di non perdere l'entusiasmo, il coraggio e la voglia di credere, sempre, che un altro mondo è possibile (pensando all'anniversario delle giornate del G8 di Genova in questi giorni) e che noi, solo noi possiamo costruirlo, con le nostre fatiche, le nostre scelte, le nostre lotte, le nostre testimonianze, fedeli a quell'Amore che tutto muove e tutto costruisce. Vidas pela Vida, Vidas pelo Reino.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-23578088008952586062016-07-22T19:34:00.001-07:002016-07-22T19:46:09.300-07:00"Ci sono momenti nella nostra vita che ci aiutano a diventare persone migliori, aiutandoci a riconoscere la carità e l'Amore reciproco nel nostro quotidiano.<br />
Solo attraverso la conoscenza della mia "povertà" fisica e psichica mi completo come essere umano. Nella mia piccolezza, al di fuori della mia arroganza e prepotenza, imparo ad accogliere la "povertà" dell'Altro, non più nemico, ma "fratello".<br />
Siamo pellegrini in questo mondo, camminiamo cercando pace, a volte perdendo la strada e errando senza meta, ma ricordando durante il cammino che solo l'Amore può aiutarci a riprendere il sentiero e ridare dignità a ciò che è stato perso. E' solo l'Amore che conduce."<br />
<br />
Queste sono le parole che ho tradotto in italiano di S. C. detenuto nella penitenziaria N.H.<br />
Sono belle, sono importanti. Mi piaceva l'idea di condividerle, così ho fatto la traduzione e incollate nel mio taccuino virtuale " A piedi nudi"!<br />
S. C. fa parte del mio piccolo gruppo di catechismo che stiamo portando avanti nel carcere, sta continuando bene, con una condivisione che sempre ci trasforma.<br />
Sono molto orgogliosa di aver portato avanti questo piccolo progetto, di aver insistito perché si potesse attuare anche in quei padiglioni che non venivano presi in considerazioni o "impossibili", (come i padiglioni di lavoro). E invece.....viva la tenacia e la fiducia nel credere che si può fare!<br />
Viva il mostrare le cose belle che possono nascere, anche dentro un carcere, le condivisioni profonde che mettono in moto riflessioni e cambiamenti che ti riportano in cammino.<br />
Ho smesso di usare la parola "detenuto/carcerato" dentro la NH, quando parlo con gli agenti penitenziari e funzionari, uso la parola "recuperando" perché mi riferisco a persone che si stanno recuperando dentro un sistema che dovrebbe recuperare, ma che infelicemente non lo fa, anzi peggiora le cose. Ma le parole possono aiutare a cambiare la mentalità, a rompere contro i preconcetti, così ho iniziato a cambiare il mio vocabolario, prendendo in prestito questa parola usata in APAC (Associazione Protezione Assistenza ai Condannati)<br />
Recuperando...recuperare se stessi, recuperare la propria vita, recuperare il valore della vita, di ciò che si è perso, di ciò che si è distrutto, di ciò che si è lasciato indietro o mai incontrato.<br />
Quando incontri qualcuno che crede in te, inizi a cambiare.<br />
Quando non esistono più le etichette, gli insulti, i pregiudizi contro le persone, si inizia a cambiare e a far cambiare.... una realtà, un sistema, un mondo.<br />
Amen, Axè, Alleluia!<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-3709173559229425382016-07-20T11:02:00.002-07:002016-07-20T11:02:15.387-07:00<img height="315" src="https://scontent-gru.xx.fbcdn.net/v/t1.0-9/13450916_276463632702756_112526162226276331_n.jpg?oh=7074acde2537bb83e933fd814cf7c0a2&oe=582E6C3A" width="640" />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-21016183478726738522016-07-10T20:59:00.000-07:002016-07-10T20:59:02.045-07:00Gioia! Gioia! Gioia!<br />
Sì, perché è gioia ogni volta che incontri chi visitavi in carcere e non ci sta più!<br />
E ti fa strano incontrarlo/a per strada, per caso, senza sbarre, senza divisa, senza più quell'etichetta!<br />
E in quell'incontro un urlo di felicità, di GIOIA, di sorrisi e di abbracci!<br />
E' come se assaporassi un senso di libertà che era stata perduta.<br />
Così è successo, ieri, incontrando Mariana per caso alla Rodoviaria di Itauna, quando entrando nel bagno della stazione mi sono trovata di fronte una giovane donna che con un piccolo grido di gioia mi ha urlato: "sei tu!"<br />
Lì per lì non l'avevo riconosciuta, poi focalizzando nei miei ricordi, ecco il mio grido, sempre di gioia, di risposta, per poi cadere insieme in un grande abbraccio.<br />
Bello, bello, bello!<br />
Mariana è una ex detenuta dell'APAC, passata dalla prigione comune, al trasferimento in APAC femminile, luogo che l'ha aiutata a scontare una pena con un bimbo nato in carcere.<br />
Era quasi un anno che non la vedevo e ieri, finalmente, il trovarci per caso.<br />
Sta bene, ha un lavoro e una piccola casa dove vive con il suo bambino.<br />
Già sono stata invitata per un pranzo, un delizioso piatto mineiro (del Minas Gerais) con frango e kiabo (pollo e una verdura locale).<br />
La mia felicità nel sapere che sta continuando bene, che sta procedendo con regolarità la sua vita, senza perdersi d'animo o ricadendo in certe situazioni, come purtroppo è accaduto con un altra ragazza che è uscita dopo di lei.<br />
Non è facile ricominciare da capo, ripartire da zero in un ambiente che rimane lo stesso e che ti invita a rifare gli stessi errori. Devi cambiare tu se non hai le possibilità di spostarti, devi cambiare tu indipendentemente da dovi trovi, devi crescere e volerti bene, solo così ce la puoi fare.<br />
E Mariana si sta volendo bene e ha ripreso la vita nelle sue mani e ...GIOIA!<br />
Gli incontri di valorizzazione umana che facciamo in APAC, servono proprio per gettare semi, così come tutto il lavoro svolto nel metodo APAC, recuperare la persona e il suo valore.<br />
E non c'è gioia più bella che vedere una Vita che rifiorisce.<br />
L'appuntamento per il pranzo è confermato, così come le chiacchere che verranno fuori nel trovarci insieme. Avremo modo di parlare gettando uno sguardo al passato, ricordando le visite in APAC e i vari incontri e uno sguardo sul futuro, caricandolo di sogni e progetti.<br />
Viva la VITA, sempre!Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-79641417188427381602016-06-21T19:32:00.001-07:002016-06-22T12:46:49.380-07:00Come ti senti? ....<br />
Come stai?....<br />
A volte mi dimentico di farmi queste domande o me le faccio in un lampo, in una fretta che non deve dare troppo spazio al pensiero, perché se no, rischio di sentire forte il dispiacere o la tristezza o....<br />
So che le vivo queste emozioni, che me le porto dentro, che mi bussano alla porta del cuore, che mi feriscono e lasciano in bocca il sapore amaro della vita.<br />
E' morto un altro detenuto che conoscevo, conoscevo da due anni, André!<br />
Oggi ho chiesto di lui, perché è da un pò che non lo incontravo e così mi hanno detto.<br />
E' stato ammazzato fuori dal carcere, è tornato a casa e ha ricevuto il suo "benvenuto" con tre tiri di arma da fuoco. Lo hanno aspettato tutti questi anni per chiudere una partita che non si era mai conclusa e che continuava, anche, dentro ad un carcere. Vendetta, regolamento di conti, guerra tra gruppi.<br />
André aveva 26 anni.<br />
Ogni tanto telefonavo a sua mamma, che stavo conoscendo poco a poco, una signora gentile e disponibile e insieme credevamo in un futuro per André....ci credevamo tanto!!<br />
E adesso.....<br />
La notizia è stata come una pallottola che ha squarciato una speranza che non esiste più e in quello squarcio e come se "morissi" anche tu.<br />
Ci parlavo tanto con lui, sempre.<br />
Gli avevo regalato il rosario missionario di S. Daniele Comboni, gli piaceva nella particolarità dei suoi colori: azzurro, rosso, giallo, verde e bianco.<br />
A volte lo riprendevo simpaticamente per le idee bizzarre che tirava fuori o quando parlava dei suoi trascorsi amorosi. Mi sentivo come una "sorella maggiore" che dava consigli o lo "rimproverava".<br />
Si era creata una buona relazione e sempre, sempre, ci si aspettava nell'orario di visita nel padiglione dove stava. Mi chiedeva di chiamare la madre, mi invitava a conoscerla, mi faceva leggere le lettere che scriveva alle ex innamorate, mi parlava del suo desiderio di scrivere un libro, la sua storia.<br />
Sento dolore mentre scrivo queste righe, mi passano le immagini di queste due anni trascorsi con lui.<br />
Il suo sorriso, i sogni, le speranze, le paure, un passato grande e ingombrante per un ragazzo di soli 26 anni.<br />
Ti ci affezioni alle persone, alle loro storie, ci metti tutta te stessa nel cercare di aiutare a costruire qualcosa di buono, a crederci, a lavorarci sopra. Così è stato con André. Gli volevo bene e volevo il suo bene.<br />
Mi rimane una lettera che mi ha scritto, mi rimane il suo ricordo, che sempre starà con me, mi rimane il numero della sua mamma che, ancora, chiamerò.<br />
Ciao André....ciao per sempre.<br />
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Ci sono guerre che sono guerre, anche se non sono ufficiali, anche se non usano bombe o carri armati, ma sono sempre guerre, per il numero di persone ammazzate, per la mentalità generata da una violenza che incita all'odio, alla vendetta, alla supremazia, al potere, al denaro.<br />
Guerre tra gang, guerre per il narcotraffico, guerre di droga, guerre di bande, di organizzazioni criminali. Questa è la triste e difficile realtà delle favelas, dei bairros di periferia, dove non esiste pace se non in un tiro di arma da fuoco che chiude per sempre regolamenti di conti, in realtà fragili e vulnerabili, ferite e disprezzate.<br />
"E' così...è guerra..." questo mi dicono chi è coinvolto o chi è stato coinvolto....e la maggior parte dei detenuti hanno conti in sospeso o aspettano di risolvere quello che non hanno terminato, perché presi dalla polizia. Vendette, guerra che non si ferma, ne si vuole fermare, ne vogliono fermare.<br />
Mi trovo dentro ad una mentalità così dura e difficile, così forte da contrastare che ne esci priva di forze. Ci provi a dire che questa non è la normalità, che non deve essere così, che non si può accettare, ma hai di fronte una montagna che non sai da che parte scalare.<br />
Con il mio amico Vinicius, un giovane che vive in un bairro vicino al mio, a volte parliamo di tutta questa violenza che scorre nelle nostre strade e sempre concordiamo sul punto di partire dalla scuola, dall'educazione. Vinicius studia musica all'UFMG (Università Federale del Minas Gerais) e lavora in alcuni centri d'infanzia facendo musica con i bimbi.<br />
Partire dalla base perché è proprio da lì che si impara, si cresce, con l'attenzione, la cura, la bellezza dei gesti e dei pensieri.<br />
I bambini che abitano nel mio bairro, già da piccoli usano un linguaggio o hanno un atteggiamento che li porta alla violenza o a voler "distruggere" l'altro. Quando litigano urlano: "guarda che ti ammazzo" e fanno il gesto di avere tra le mani una arma. Si insultano e disprezzano la debolezza dell'altro, pensando che la forza viene dalla prepotenza o dal possesso. Sono bimbi che facilmente entrano nella rete di trafficanti, di chi li usa per il proprio commercio, una palestra per il mondo del crimine. "Questo mi hanno insegnato, quando ero piccolo, per avere soldi e averne tanti", testimonianza di C. in prigione.<br />
Le storie sono tutte simili, la realtà è quella montagna che è difficile da scalare.<br />
Andrè faceva parte di questa realtà e stavamo cercando di scalarla insieme questa montagna rocciosa.<br />
Non c'è stato tempo, non ce l'abbiamo fatta.....<br />
Ogni giorno ci provo, ci proviamo come equipe della pastorale carceraria, con le nostre cicatrici e escoriazioni, ma fedele ad un sogno che non rinuncia a credere che si può cambiare, si può seminare.<br />
Carichi il dolore, carichi le sconfitte, carichi la pazienza, carichi la stanchezza, tutto sulle spalle....ma ricominci, passo dopo passo, perché quella montagna la vuoi scalare.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-57413098648105371892016-06-17T20:02:00.000-07:002016-06-17T20:02:40.156-07:00C'è tutto il sapore di Bahia nella cena gustosa di questa sera della mia vicina, un invito dopo aver aiutato le sue bimbe con i compiti.<br />
Di origine Bahiane, Marli e Ausenio, suo marito, sono un pò la mia "famiglia", qui nel bairro.<br />
Curo le loro bimbe, Laisla e Larissa, vado nella loro casa a fare due chiacchere, andiamo a messa insieme...sono famiglia!<br />
Marli non sa leggere e scrivere, vuole riprendere la scuola, ma aspetta che le figlie crescano un pò, per avere tempo di tornare sui libri. E' timida, molto timida, ride sempre quando si vergogna o è in una situazione che la mette in imbarazzo, ma ha un cuore e una sensibilità grande, grande.<br />
Ausenio lavora tutti i giorni, si sveglia alle 4 del mattino per prendere l'autobus in direzione Belo Horizonte e tornare a casa alla sera, stanco morto! Vita semplice, fatta di rinunce e sacrifici.<br />
La straordinarietà dei giorni è proprio condividere il quotidiano, passare di fronte a casa di Marli e fermarmici per un pranzo o una cena, coccolare le bimbe e fare i compiti assieme, parlare di quello che succede nel bairro e costruire futuro lanciando sogni pieni di speranza e di evasione e<br />
mentre si parla il profumo delle spezie, come il curcuma e il cumino, tempero (condimento) baiano si mescola tra le pentole e le parole. Che profumo delizioso!! Adoro la cucina Bahiana, adoro questi momenti di Vita!<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/13865448014173794943noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-8616455792391435466.post-25853202417200545612016-06-14T19:58:00.000-07:002016-06-14T19:58:42.180-07:00Non posso non sentirmi felice e piena di emozione ogni volta che esco dall'incontro del martedì mattina con il piccolo gruppo di catechesi con i detenuti. L'ho già scritto, lo so....ma lo riscrivo...e lo riscriverò sempre, perché è un lavoro interiore e profondo che riempie la testa, il cuore e la bocca (le parole) di emozioni, pensieri, riflessioni, che toccano l'anima e la scompigliano di immensa bellezza.<br />
Non c'è martedì che passa senza che nessuno ne sia contagiato, senza che nasca un sorriso o una piccola trasformazione.<br />
Che cosa bella sono per me questi incontri! Che cosa bella sono per noi!<br />
Me li carico sulle spalle e li porto con me, lavorandoci sopra, meditando su quello che si è detto, cercando di viverlo nella pratica e nel mio presente.<br />
E mi aiuta molto....nel rivedermi e nel rivedere posizioni e relazioni che fanno parte del mio quotidiano.<br />
Perché bisogna essere pratica, non solo parole, bisogna essere azione e "opera" di quello che si dice e si comunica, almeno provarci, solo così si è veritieri, solo così si può essere testimonianza.<br />
Siamo un miscuglio di tante cose, siamo amore e odio, tristezza e allegria, rabbia e tolleranza..ecc..ecc...ma quello che conta è imparare a tirare poco alla volta quel negativo che predomina, che pesa, che distrugge, per far spazio e sempre più spazio al Bene che costruisce e che aiuta a migliorare e migliorarsi. E' una continua crescita, una continua lotta, difficile, soprattutto, per chi ha vissuto per anni al lato opposto di quell'Amore che bussa alla porta e che invita a ricominciare....ricominciarsi.<br />
F. in un nostro incontro ha parlato sull'importanza del perdono, chiedendosi se la famiglia della vittima potrà imparare a perdonarlo, perché il senso di colpa è qualcosa che appesantisce l'esistenza, fino a piegare fisicamente il corpo e il suo ha i segni di chi per anni ha cercato un perdono che lo rendesse libero.<br />
La sua schiena è curva e il suo viso è pieno di rughe, in una età che non sfiora la vecchiaia.<br />
Si cerca il perdono di Dio e di chi si è ferito, inginocchiandosi in un dolore che non lascia in pace, che tormenta e cerca soluzioni.<br />
Questo percorso sarà l'ultimo con la pastorale carceraria, visto che mancano alcuni mesi, prima di chiudere il mio viaggio, la mia esperienza, perché sto arrivando alla fine, sto arrivando ai miei tre anni missionari e la scadenza del mio visto.<br />
Ma dedicherò più avanti un pensiero su questo...adesso no, non ci voglio pensare, non voglio pensare alla fine, ma a questo presente che per me è solo motivo di gratitudine e cammino.<br />
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Altro presente bello è l'incontro con le detenute in APAC femminile (associazione di protezione e assistenza ai condannati). Giovedì scorso è stata un'aula di valorizzazione umana coi fiocchi, dopo un tempo che ci siamo dedicate a vedere films. Adesso gli incontri sono nel pomeriggio e non più di mattina e di pomeriggio si è un pò in fase relax!! ...ma sempre films impegnativi, né!<br />
Nell'incontro passato si è parlato, dopo aver letto una storia, di come ciascuno di noi rimane "attaccato" dentro di sé a quelle corde che non lo lasciano libero. Tagliare la corda della propria paura, della propria insicurezza, di quelle fragilità che non permettono di svelarci.<br />
Rimaniamo attaccati alle nostre "debolezze" senza voler conoscere le nostre potenzialità e ricchezze interiori. Come dire, è più facile condannarsi e sentirsi sempre inadeguati o incapaci, piuttosto che avere il coraggio di cambiare e valorizzarsi. E così via....<br />
Abbiamo finito l'incontro con una piccola dinamica, un esempio metaforico che segna con un gesto concreto quello che si è riflettuto.<br />
Abbiamo scritto su un foglietto, senza necessariamente leggerlo a voce alta, una nostra paura, debolezza, fragilità, una "corda" a cui ci aggrappiamo strette.<br />
Al centro del tavolo una Bibbia aperta con sopra una forbice, dove collocare i foglietti scritti.<br />
La Parola di Dio rappresenta quella forza che nutre, aiuta a conoscere, aiuta ad alzarsi tutte le volte che si cade, cercando il coraggio per imparare a prendere in mano quella forbice che taglia le corde che non ci rendono liberi, un coraggio che nasce da dentro e nella capacità di credere in se stessi.<br />
C'è chi ha tagliato in tanti piccoli pezzetti il suo foglietto, un gesto simbolico per dire a se stessi: voglio riuscirci...ci proverò!<br />
Io "amo" quelle detenute, sono due anni che camminiamo insieme, mi sento a mio agio quando sto con loro, parlo con loro. L'Apac è un luogo che ti fa dimenticare di essere dentro una prigione, è una prigione, ma nello stesso tempo la respiri come una "famiglia" perché le relazioni che si creano e che si vivono sono di rispetto, di aiuto reciproco, di dignità umana.<br />
Ci vorrebbero più Apac nel mondo, ci vorrebbero più prigioni con questa metodologia, dove il detenuto educa il detenuto, dove la dignità umana non viene a mancare anche se sei colpevole e hai sbagliato, dove si valorizza e si educa, dove non esiste violenza e ne si desidera farla.<br />
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La pastorale carceraria è stato il mio SI alla missione, un servizio che amo, che mi educa, che mi insegna, condividendo con i detenuti e le detenute dentro le carceri o in APAC il valore e significato della Vita, di un Dio che non si rifiuta di entrare dentro una cella, ma che è presente nella sua Misericordia e nel volto di ogni storia che si incontra.<br />
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Non mancano le telefonate alle famiglie dei detenuti, alle mamme, alle zie, alle nonne, alle moglie.<br />
A volte sono telefonate belle, a volte pesanti e difficili. C'è chi non ne vuole più sapere, c'è chi piange per il proprio figlio e ti dice di dirgli che non lo ha abbandonato, che non ha i soldi per pagare il biglietto perché l'autobus costa tanto e fare un viaggio di andata a ritorno, da uno stato all'altro, non è facile. Sono famiglie povere, famiglie con percorsi difficili, famiglie sofferte.<br />
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