domenica 3 agosto 2014

Pronti, partenza.....Rondonia!
Domani parto per andare in Rondonia, che si trova esattamente qui:

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Dal Minas Gerais, dove attualmente vivo, salgo per conoscere la parte nordoccidentale del Brasile.
Altra realtà, altro clima (caldo), altra vegetazione.
Ci starò solo 9 giorni, ma saranno ben movimentati. Andrò a conoscere il lavoro di una coppia di lmc (laici missionari Comboniani), Rose e José, che lavorano rispettivamente nella pastorale indigena e nella pastorale della terra.
Partirò portandomi dietro una brutta influenza che mi ha colpito in questi giorni, febbre, mal di testa, dolori articolari...sì....proprio l'influenza, una di quelle che mi ricordano la mia infanzia, perchè è da anni che non mi capitava di avere la febbre. Che brutto ricordo che è venuto a farmi visita!
Ma pronti si parte lo stesso, anche se il naso cola ancora, anche se non mi sento in splendida forma, anche se.....si parte punto è basta!
Sarà una giornata lunga domani. Una di quelle che sai quando esci, ma non sai quando arrivi.
Da Ipe Amarelo con l'autobus arriverò in Belo Horizonte, mi fermerò in rodoviaria e lì aspetterò l'autobus per l'aeroporto. Ora di imbarco 16.32, scalo in Brasilia, scalo in Cuiabà (...puxa! due scali!, non so neanche dove è Cuiabà!....) per arrivare in Porto Velho, capitale della Rondonia, alle ore 22.40.
In Porto Velho, poi, andrò in rodoviaria e aspetterò l'autobus per Ouro Preto, mia destinazione finale.
Ora di arrivo in Ouro Preto...non ne ho idea....ma sarà sicuramente una lunga notte in bianco, molto lunga.
Le grandi distanze del Brasile. Si viaggia di notte, si viaggia con gli autobus, si fa sosta alle varie rodoviarie di passaggio, si aspetta, si sonnecchia sulla sedia, si sonnecchia su una poltrona dell'autobus, si viaggia, fino ad arrivare a destinazione. Benedizione finale!

Dopo la Rondonia farò tappa in S. Paulo prima di tornare nel Minas, starò la qualche giorno, conoscerò i padri Comboniani e la loro casa. Mi spiace perdere in questi giorni le visite alla Nelson Hungria e il piccolo gruppo del martedì sera, un piccolo gruppo che sa di famiglia. Agosto era l'unico mese in cui potevo collocare il viaggio in Rondonia, in accordo con Rose e José. Man mano che sto frequentando la Nelson Hungria diventano "familiari" anche alcuni detenuti che si visitano mensilmente. In questi giorni su richiesta di E. (un detenuto) ho telefonato a sua figlia e ho parlato con lei, solo per raccontare che sua padre sta bene e la ricorda. Purtroppo, a causa della distanza e della gravidanza della figlia, E. non ha modo di vederla spesso e a volte i saluti passano tramite noi. Si fa, si può fare, si concorda e si valuta in equipe le varie richieste che alcuni di loro ci chiedono, perchè tutto deve essere ben ragionato, l'ingenuità non aiuta, a volte può far male e causare danni. Anche questo insegna la Nelson Hungria.

                                          Lmc in Ipe Amarelo





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