domenica 29 giugno 2014

Oggi una domenica in gita a Ouro Preto, una domenica culturale, una domenica "nostra", una domenica per uscire e conoscere un pò il Minas Gerais.
Ouro Preto è una città mineraria, situata fra le montagne della Serra Espinhaça (il Minas Gerais è solo montagne!!....). E' stata inserita nell'elenco dei patrimoni dell'umanità dell' Unesco per le sue numerose e storiche chiese barocche. E' una città di montagna con un altezza di 1.116 m, dista circa 90 km da Belo Horizonte. Costruita nel XVII sec. dai portoghesi, è uno dei più importanti esempi di cultura barocca.
Ouro Preto, che significa Oro Nero, era il punto focale, il cuore, del circuito dell'oro, qui ancora oggi si trovano le più importanti industrie metallurgiche e minerarie.



















                                          La maggior parte degli schiavi africani venivano portati in Minas Gerais per                                                  l'estrazione di minerali nelle miniere. Questa è l'entrata di una miniera.
                                       Un quadro che rappresenta lo sfruttamento degli schiavi africani, utilizzati nel
                                       lavoro nelle miniere.




                                          Noi...assaliti dal vento...io, Adelia, Suely e Josè






                                         Arte e Manha....il melhor sorveto (gelato) de Minas...
                                        ....pausa, mentre si torna a casa.

sabato 28 giugno 2014



Le cose che contano crescono piano e in silenzio e nemmeno te ne accorgi.

Andiamo avanti, in questa piccola comunità, andiamo avanti con il trascorrere dei giorni, con le tempeste e gli arcobaleni, con i malumori e le riconciliazioni, con le diversità e i suoi dialoghi, con i suoi fraintendimenti e le sue ricchezze. Andiamo avanti, con fatica e impegno, con volontà e coraggio, con fede e cammino.
Andiamo avanti, in ciò che ci unisce e affrontando ciò che ci divide, andiamo avanti perché crediamo che qualcosa di buono c'è sempre, c'è, se impariamo a "guardare" in maniera diversa e ad accogliere.
Andiamo avanti, credendo nel nostro "lavoro", nel nostro servizio e credere che in fondo ce "la possiamo fare"....ce la posso fare!





giovedì 19 giugno 2014

A casa nostra.....in giardino

                                           Banane!!!!!                    
                                          Il nostro albero di banane!
                                       
                                          In giardino

                                          AnaFlavia

Comboni....sempre con noi






martedì 17 giugno 2014

UAI...que acontece quando està a copa do mundo....acontece este (che succede quando c'è la coppa del mondo/quando si gioca...succede questo): anche le visite alla Nelson Hungria si fermano!  Nossa!
Questa mattina era visita al penitenziario..(era)...che è successo, gioca il Brasile contro il Messico è la visita è stata eliminata, spostata. Non è permesso visitare i detenuti, perché quando c'è la partita non c'è l'ora d'aria, non vanno nel patio, tutto il giorno lo si passa in cella. I padiglioni sono a due piani, le due ore d’aria sono distribuite al mattino, per quelli che sono in basso, al pomeriggio, per quelli che sono in alto. Per non creare conflitti e "litigi" , ossia per non consentire il bagno di sole solo a quelli del mattino, perché di pomeriggio ci sono le partite, si vieta il bagno di sole a tutti, così da non creare rivalità e conseguenze, questo solo quando gioca il Brasile....e oggi alle 16 c'è la partita!! Quindi niente visita.
 Peccato che ci è stato comunicato quando eravamo già là, dopo aver passato i controlli e tutta la trafila necessaria. In più, oggi, ero stata graziata e fatta entrare, nonostante indossassi i pantaloni neri. 
Mi ero dimenticata che è un colore che non si può portare. 
Fa parte delle regole, non si può indossare niente di colore rosso, perché è il colore della divisa dei detenuti e niente di colore scuro, in particolare il nero, perché il nero è il colore dei pantaloni degli agenti penitenziari. 
C'è da sapere, anche, che i cani usati dagli agenti, sono addestrati a riconoscere il colore rosso e ad attaccare se motivati, quindi è anche poco "sicuro". Che pena, pronti per entrare e invece fermati per una partita.
Che palle sti mondiali, fatemelo dire! 
Certo che tifo Brasile (e Italia quando gioca), certo che assisto alla partita, ma che tutto si debba fermare per questo!
 Ora, quando si parla di penitenziario è sicuramente una questione delicata, ci sono delle norme di sicurezza da rispettare, ci sono regole che non possiamo sorvolare e a volte non dobbiamo, ne possiamo mettere in discussione, altrimenti c'è il rischio che le nostre visite saltino, c'è il rischio che la pastorale carceraria sia allontanata. Il potere è tutto da una parte, purtroppo. Quello che possiamo fare è mediare e trovare sempre una via di dialogo. 
A volte, quando sono là dentro, assisto a scene che non sono il massimo della "tranquillità", come vedere un numero di poliziotti ben armati e ben equipaggiati con mitra in mano, così diversi dagli agenti penitenziari che ci accolgono,  mi chiedo dove stanno andando e che sta succedendo, fanno parte di nuclei speciali. 
Sono morti due detenuti la scorsa settimana, dicono per attacco di cuore….dicono.
E qui mi fermo, perché non posso andare oltre, non in queste pagine. 
Posso solo dire che in alcune situazioni bisogna camminare in punta di piedi e con estrema delicatezza perché è come se si camminasse su una lastra di ghiaccio.  
Ok Brasile, buona partita, come sempre ascolterò il tifo dei detenuti, che in ogni gioco, sia che sia dei mondiali, sia che sia tra Cruzeiro e Atletico (le due squadre di calcio del Minas), battono contro le grate, urlano, cantano, si fanno sentire. Oggi insieme sarà forza Brasile! 

mercoledì 11 giugno 2014

▶ Ha inizio la coppa del mondo!

Quando le immagini parlano più delle parole.


"Siamo in sciopero"





Brasile 2014, stadio e favelas: le due facce di San Paolo
"Non voglio la coppa, voglio un tetto"

sabato 7 giugno 2014


7 Giugno fine corso APAC (Assistenza Protezione Assistenza ai Condannati).......ultimo giorno con tanto di consegna di certificato e tesserino di volontaria/estagiaria.....dimenticati sull'autobus!!!!! Che pena!
Mi ero sentita così orgogliosa di portare a casa il mio certificato + tesserino da mostrare agli altri, un certificato che premiava la costanza di tre mesi di corso, ogni sabato, con quegli 83 km da affrontare ida e volta (andata e ritorno). Che testa!
Inizio la prossima settimana, forse quinta-feira (giovedì) come volontaria nel campo della valorizzazione umana. Nello specifico si tratta di discutere su un tema sociale, filosofico, politico, ecc...che possa aiutare una riflessione in un percorso di rieducazione, crescita, formazione umana. Una condivisione di pensieri con i detenuti. Giovedì vedrò come funziona, intanto iniziamo.
....inizierò senza il mio tesserino....puxa a vida!
Anche il mio portoghese sarà messo alla prova, em frente a todos! Sì, devo dire che le cose stanno iniziando, ma se me la sto cavando alla Nelson Hungria parlando con i detenuti ogni martedì, me la caverò anche in una aula (e questa volta senza sbarre) in un contesto APAC. Me lo auguro!
Oggi mi hanno detto che assomiglio alla Laura Pausini quando parlo, il mio accento ricorda l'unica cantante italiana che conoscono, possibile? solo la Pausini passa qui in Brasile? Nossa!
A proposito di italiani, sta passando in televisione una pubblicità su una birra brasiliana che fa la parodia di noi italiani di quando abbiamo perso il mondiale con il Brasile...quello dove Baggio sbagliò ai calci di rigore, quell'unico tiro che decretò la vittoria alla squadra Brasiliana, ma che bel ricordo ci tirano fuori! E che parodia...maccheroni, pizza, panettone e calcio di rigore sbagliato! Colpo basso Brasile!


venerdì 6 giugno 2014

Sono giorni un pò difficili, ogni tanto arrivano. Giorni di stanchezza emotiva, di domande, di guance che sanno di sale. Sono giorni, anche, di cambiamento per tutti qui in casa. Siamo rimasti in tre.
E' andato via Valdir, ha scelto un'altra strada nel suo percorso di vita. Rimaniamo io, Joao e Lourdes. Si sente la sua mancanza, per me era un compagno di chiacchere, di battute, di riflessioni sull'esperienza qui a Ipe Amarelo. Le partenze lasciano sempre dei vuoti.
Nei giorni difficili bisogna procurarsi una buona rete di protezione, perchè si cammina a ridosso di un burrone, ed è facile cadere. Ma passano, questi giorni, passano...tudo passa, come dice la canzone di Mercedes Sousa, tutto passa. E passa perchè si ha sempre il coraggio di guardare avanti, passa perchè si hanno idee che sanno di bello, passa perchè si scambiano sorrisi.

"Tenho que gritar, tenho que arriscar, ai de mim se não o faço! 
Como escapar de ti, como calar, se tua voz arde em meu peito?
Tenho que andar, tenho que lutar, ai de mim se não o faço!
Como escapar de ti, como calar, se tua voz arde em meu peito?"

Sta nascendo una nuova idea. Con una signora del gruppo di pittura su panno (Lourdes) si pensava di aprire un corso per donne in attesa di un bimbo. Creare degli oggettini per il bebè in arrivo (vestitini, scarpine, ecc..). Per molte donne non sempre la gravidanza è accettata "felicemente", molte sono ragazze rimaste incinta o per alcune è una gravidanza non cercata o voluta. Iniziare a prendersi "cura" e prendere coscienza del proprio stato, magari creando loro stesse qualcosa, può avvicinarle al bebè che hanno in grembo.
Il corso, come quello di tintura su panno, è anche un modo per stare insieme, condividere la propria esperienza, parlare, uscire dalla propria solitudine. E' un idea che stiamo mettendo in cantiere....vediamo!

La violenza su queste strade di Nova Contagem continua, ieri sera hanno ammazzato un ragazzo di 18 anni, regolamento di conti per traffico di droga. La notizia è pesante come sempre. Era il fratello di una ragazza che partecipa alla Pastorale da Criança nella Comunità di S. Josè, una ragazza che conosco.
Dura questa periferia di mondo, non ha un briciolo di pietà con i suoi abitanti.

Ho saputo tramite mail che alcuni ragazzi del corso CUM, in missione in Camerun sono costretti a lasciare il paese e tornare in Italia, per ragioni di sicurezza. Purtroppo non mi sto molto documentando su quello che succede nel mondo e a volte me ne dispiace. I fatti che si raccontano qui sanno di quotidianità, di vita di tutti i giorni, piena di ferite, di fatti violenti, di musiche ad alto volume nei fine settimana, di avvisi parrocchiali, di corsi, di matrimoni, di nascite, di iniziative popolari, di incontri al penitenziario, di comunità.
Nelle righe scritte per mail era palese il loro dispiacere di lasciare una terra che stavano scoprendo, incontrando e imparando ad amare. Sono certa che il loro impegno e desiderio di vivere la missione non si concluderà con un semplice ritorno a casa, ma che continuerà su altre strade e in altri modi o in altri posti. Missione non è soltanto un luogo geografico, ma è una scelta di vita, in qualsiasi parte del mondo ci si trovi, non inizia e termina lasciando un posto, ma è tutta la vita, se lo spirito con cui la si vive è incarnato in te.



lunedì 2 giugno 2014

Freddo, sta arrivando il freddo....il 21 giugno è solstizio di inverno qui e incomincia a farsi sentire.
Certo non è come in Italia, ma sto iniziando a dormire con la coperta di lana, sto mettendo i calzini ai miei piedi nudi e un maglioncino addosso, ogni tanto, ci vuole. Perchè qui nel Minas e nel Sud del Brasile il freddo arriva, ed esiste, a differenza del Nord/ Nordest del paese, dove è sempre caldo....Nossa que saudade!!
Ma affronteremo anche questo nuovo inverno, così speciale da tutti gli inverni che ho vissuto nella mia vita. Un inverno ai tropici, un inverno che non sa di neve o di piumini, che non sa di Natale, ma di semplici maglioni di lana e di calzini, un inverno che ti stupisce perché a volte viene caldo, ma quando arriva la sera, quando è notte o mattina presto, è freddo. Giugno, luglio...agosto...poi passa...poi ricomincia a fare caldino, per poi sbocciare l'estate...e quando qua è estate, da voi cade la neve!!

                                         ...guardando il cielo in Belo Horizonte....