venerdì 29 aprile 2016

pensierino

Quando vado in Belo Horizonte entro sempre o quasi sempre, dipende dall'itinerario, nella chiesa di S. Josè. E' una chiesa molto colorata, piena di disegni, di icone e di Santi. Non c'è nessun spazio vuoto, tutto è un armonia di colori variopinti e di occhi fatti di cera che sembrano guardarti e seguirti nei movimenti e nei pensieri. A me piace, perché è un allegria di colori e perché c'è una musica di sottofondo che ti accompagna nelle lunghe chiaccherate con Dio e S. Josè.
Ma la cosa bella di questa Chiesa è che è aperta a tutti, ed è un rifugio alle stanchezze della strada, alla pioggia e al freddo che sta arrivando (siamo in inverno).
Trovi molti moradores de rua, senza tetto, che si appisolano sulle panchine di legno, sonnecchiando tra i sorrisi dei Santi.
Trovi i manager degli uffici che nella pausa pranzo si convertono, per poi uscire di fretta guardando l'orologio.
Trovi qualche studente che legge un libro, che non sapendo dove andare si ferma lì, si inginocchia e ritorna a leggere.
Trovi le lacrime di chi non ce la fa più o le chiacchere delle vecchiette nelle recite del rosario.
Senti i passi timidi e leggeri delle persone che dal fondo si avvicinano sempre più all'altare quasi volessero avvicinarsi a Dio e poterlo toccare.
Anch'io ho una mia postazione preferita, vicina al Sacro Cuore di Gesù, a quella statua che mostra un cuore aperto al centro del petto.
Mi metto sempre lì e in silenzio, tra una preghiera che va e che viene, ascolto i visitatori giornalieri della Chiesa di S. Josè, una chiesa aperta a tutti dove nessuno è escluso, dove tutti possono entrare e questo è bello, perché le chiese dovrebbero essere così, capaci di aprire le porte!
Una chiesa che accoglie il sonno di chi non ha un posto dove dormire, di chi cerca rifugio anche se per poche ore, di chi tra un mantra e l'altro si sfoga con la vicina, di chi offre le proprie lacrime e meditazioni, di chi semplicemente sta seduto e aspetta.
Anch'io a volte aspetto, deposito le mie stanchezze e preoccupazioni a quel Sacro Cuore che abbraccio forte con gli occhi e che tranquillizza i mie pensieri riempiendoli di tenerezza e pace.



venerdì 15 aprile 2016

                                   
Sono stati uccisi di schiena, mentre correvano.
 Chissà perché le pallottole arrivano sempre da dietro, mentre inerme e senza difese cerchi di salvarti, aggrappandoti ad una corsa e a quell'ultimo respiro che ti rimane nei polmoni. 
Giovedì 7 Aprile nello stato del Paranà sono stati assassinati due Sem Terra (Movimento dei Lavoratori Rurali Senza Terra) nell'accampamento dove vivevano con altre famiglie, un territorio occupato da circa 1500 persone.
Apro una piccola parentesi per spiegare sinteticamente che cosa è questo movimento.
Il Movimento Sem Terra, MST, nasce nel 1984, dalle occupazioni contadine di terra nel sud del Brasile. Oggi è presente in 24 stati e coinvolge un milione e mezzo di persone.
Perché questa lotta?
Il Brasile è un paese con forte disuguaglianze sociali.
 Esiste tanta terra qui, bella e produttiva, ma la maggior parte di questa terra è in mano a pochi...pochissimi!
Secondo l'INCRA, Istituto Nazionale per la Riforma Agraria, l'1,6% dei proprietari con immobili al di sopra dei mille ettari possiede il 46,8%  dell'aerea totale esistente nel paese.
Il 51,4% di questi immobili classificati come grandi proprietà è improduttivo, non è coltivato e potrebbe essere espropriato per la riforma agraria, secondo il dettato costituzionale. 
Esistono in Brasile circa 100 milioni di ettari di terre incolte, situate nelle grandi proprietà, che potrebbero essere sfruttate. 
Secondo la Costituzione Brasiliana la terra deve avere una funzione sociale (deve produrre, alimentare, sostenere socialmente) nel caso questo non avvenga è espropriata e data a chi possa beneficiarla, perché possa renderla utile. 
Ecco perché molte famiglie in condizioni di vita precaria occupano terreni lasciati incolti e improduttivi, nella speranza che il governo espropri quelle proprietà, che non compiono la loro funzione sociale.
Negli insediamenti vengono costruite scuole, nascono forme cooperative e associative di produzione e uso della terra, si cerca di organizzare e pianificare la produzione per garantire la sussistenza di tutte le famiglie che vi lavorano e promuovere lo sviluppo sociale dei contadini che hanno conquistato la terra. 
Nell'accampamento Dom Tomas Baduino, sono stati assassinati Vilmar di 44 anni e Leomar di 25 anni e ferite 7 persone.
L'accampamento, la cui occupazione ha avuto inizio nel 2015, è localizzato nello stabilimento rurale Rio das Cobras, un'area in cui agisce l'impresa di legno Araupel, che non gradisce la presenza dei contadini Sem Terra. 
La giustizia federale ha dichiarato che queste terre devono essere destinate per la riforma agraria, quindi siamo nel pieno della legalità!  Le famiglie dell'accampamento ricevono continue minacce da parte dei pistoleri dell'impresa. Quello che è successo giovedì scorso è stata una vera e propria imboscata, l'ennesimo atto di prepotenza contro queste famiglie. 
Le guardie della Araupel, accompagnate dalla polizia militare, hanno attaccato i contadini.
 Secondo le vittime l'imboscata è avvenuta mentre 25 lavoratori Senza Terra circolavano su pulmini e motociclette a circa 6 km dall'accampamento, nel perimetro dell'area definita pubblica dalla giustizia.
Hanno iniziato a sparare sui veicoli costringendo i contadini ad uscire dalle macchine e correre verso la boscaglia, i due corpi, infatti, sono stati raccolti all'interno del bosco. 
Tutte le vittime sono state colpite alla schiena, questo dimostra che stavano scappando e non scontrandosi con la polizia, come questa ultima ha affermato. 
La verità è sempre velata dal panno scuro dell'arroganza, della codardia, del potere al servizio dei forti.
Bisogna sempre tirarla fuori attraverso le testimonianze, la ricerca della giustizia e della obiettività, altrimenti si rischia di rimanere ciechi, abituati a quell'oscurità che inconsapevolmente rende complici.
In Brasile la violenza da parte delle forze di sicurezza dei latifondisti ai danni dei contadini e dei militanti che lottano per la terra non diminuisce. Sì, si muore ancora per la terra, si muore nel sogno di una vita migliore, degna e giusta.
L'avanzamento di un processo di riforma agraria popolare sempre è stato rallentato e ostruito da quei deputati e senatori che appartengono alla "Bancada Ruralista" , proprietari latifondisti che detengono la concentrazione delle terre.  Il Brasile non sarà mai una società giusta e democratica se non risolverà questa vergognosa concentrazione: tanta terra per pochi e "fame" per molti.

Corri...corri....aggrappati con tutte le tue forze alle tue gambe che cercano di salvarti, scappa da quei  proiettili che cercano la tua schiena come vittoria.....BANG!!!
Ecco l'ultimo suono che spezza il tuo respiro, mentre  il tuo viso bacia per l'ultima volta la sacra Terra che tanto hai amato, difeso e sognato.

In appoggio al movimento dei Lavoratori Rurali Sem Terra e al movimento campesino (lavoratori rurali) nel mondo.


                        


                         













lunedì 4 aprile 2016

In un mondo dove tutto è un selfie...eccoci qua anche noi! Senza troppa posa!



Minuti di saggezza: giocare con Ana Flavia.
Credo che la mia piccola poesia quotidiana sia proprio questa: dondolarmi sull'amaca, guardare il cielo e giocare con Ana Flavia, da respiro a quei giorni fatti di "piombo" e interrogazioni.
Il Dio delle piccole cose è nella semplicità dei gesti concreti e sinceri, naturali e spontanei, fatti con il cuore, lontani dalle barriere del raziocinio dominante.




domenica 3 aprile 2016

Sono scesa di nuovo in piazza, siamo scesi di nuovo in piazza!
Una parte di popolo che è contro questo impeachment, contro il pericolo di un golpe che vede negare la democrazia in questo paese.
La Presidente Dilma Rousseff viene accusata dall'opposizione di destra di aver commesso irregolarità nei conti pubblici con falso bilancio
Non ci sono prove contro Dilma, crimini che possa aver commesso per essere allontanata dal governo. La richiesta di impeachment non c'entra niente con l'operazione lava jato (una sorta di mani pulite), ne con i casi di corruzione che stanno venendo a galla (esponenti politici e imprese, tra cui molti del PT). Questa richiesta è paragonabile ad un golpe sì, perchè la Presidente può essere allontanata solo se ci sono prove certe e fatti concreti e fino ad oggi non ci sono!
Un impeachment senza responsabilità di crimine non ha base costituzionale
Al contrario i politici che stanno chiedendo la sua caduta, sono i più corrotti e indagati, basta pensare a Eduardo Cunha, presidente della Camera e responsabile per il processo di impeachment, con i suoi conti segreti in Svizzera e in altri paradisi fiscali. Nella commissione di deputati che analizzerà la richiesta di impeachment la metà è indagata per corruzione. E' chiaro che far cadere Dilma significherebbe ricevere quella impunità che li salverebbe dalle investigazioni della Giustizia.
Le elezioni del 2014 con la vittoria per il secondo mandato di Dilma Rousseff non sono mai state accettate dall'opposizione e in particolare dall'antagonista del PSDB  (partito da Social Democracia Brasileira) Aecio Neves.
 Ricordo che hanno votato a favore di Dilma 54.499.901 brasiliani e brasiliane, questo governo ha un mandato legittimo.
Con un tentato golpe l'opposizione elitaria e autoritaria tenterà di cambiare quelle riforme sociali messe in atto dai Governi di Lula e Dilma a favore delle classi più svantaggiate, per aprire la strada a privatizzazioni e politiche neoliberali, indebolendo i movimenti sociali.
Lula è stato uno tra i presidenti che può vantarsi di aver tirato fuori, nel primo decennio del secolo, quaranta milioni di persone dalla povertà e di aver garantito a lungo una forte crescita economica.
Scendere in piazza e protestare, farsi sentire (indipendentemente da essere PT o meno o simpatizzanti o meno di Dilma) significa sostenere la Democrazia, la Legalità, la Costituzione, i Diritti Sociali.
 Questo paese ha già vissuto una dittatura, dal 1964 al 1985, 21 anni fatti di violenza, repressione, censura e soppressione dei diritti costituzionali. Per come stanno andando le cose, sembra che stiamo tornando indietro. I mass media e in particolare certi canali televisivi stanno raccontando che questo impeachment è inevitabile, creando consensi contro la Presidente. E' chiaro che è un informazione volutamente  manipolata e mascherata.
E' ben visibile come questo paese sia completamente spaccato in due, basta vedere chi scende piazza nelle varie manifestazioni a favore o contro. Manifestazione a favore dell'impeachment: classe media, borghese, imprenditoriale, bianca. Manifestazione contro l'impeachment: di tutti i colori, bianchi, neri, mulatti, studenti, professori, partecipanti dei movimenti sociali, intellettuali, musicisti, persone che vivono nelle periferie, persone comuni...popolo!
Il Brasile è veramente un paese di forti contraddizioni e disuguaglianze.
Vivendo in periferia e in una zona fortemente marginalizzata, posso toccare con mano queste differenze. Basta solo andare in un posto di salute qui in Nova Contagem per vedere lo scempio di una sanità pubblica periferica dove non ci sono macchinari, le attese per essere assistiti sono bibliche, non ci sono medici. Ben differente se hai possibilità economiche e vivi in centro città.
C'è chi vuole queste differenze, c'è chi ci campa in queste differenze ostacolando con ogni mezzo riforme sociali a favore dei diritti di tutti.

























sabato 2 aprile 2016


                                                                           ETA



Para o meu bem querer......
Eu sei que as vezes você passa aqui!

Don't forget me.
Não me esqueça....Você está aprendendo Inglês?...kkk....
Saudade meu bem.

"Tutto quello che vuoi è dall'altra parte della paura"
J. Canfield