lunedì 9 maggio 2016

A colpi di foto!

A colpi di foto!!!
A volte ho l'impressione che sia una gara tra chi mette più foto sui social network per testimoniare il cammino missionario o di volontariato che una persona sta facendo...o mostrare la propria vita.
In particolare mi riferisco a chi nel giro di 5 minuti o di pochi giorni, posta lui/lei...in particolare e più un pubblico femminile, in posa vittoriana, per comunicare al mondo intero i suoi successi personali.
Siamo completamente prigionieri di questa macchina mediatica che ci fa sentire tutti dei grandi teatranti, in attesa degli applausi della gente. A volte mi chiedo se ci sto cascando anch'io perché visto che ne faccio uso, non posso non escludermi.
Ma mi permetto di salvarmi un po', cercando di descrivere pensieri o situazioni che mi tirano fuori dal mio "ombelico"....spero!
Sarà che mi piace di più raccontare gli altri o raccontare alcune realtà, intrecciate di emozioni e riflessioni. Sarà che non c'è bisogno di mettersi in posa ogni secondo, con sorrisi incantatori, vendendo valigie cariche di felicità occasionali. Sarà che è anche bello mettersi in Non Posa senza sorridere: "no dai, non fare quella faccia! sei su fb...sei in rete!" ....commenti del grande pubblico.
Sarà che questa mania dei gruppi whatsapp ci fa squillare il cellulare mostrando anche i colori artificiali di una vita che sta diventando solo immagine. Sarà che non devo pensare così, perché le immagini sono belle e anche le persone dentro a queste immagini.
Sarà che forse le persone si fermano solo alle immagini e non vanno al di là di quella impressione.
Sarà...sarà....sarà che spetta a noi fare un salto di intelligenza e saper scavalcare l'apparenza!
Ritornare a domandare, curiosare, raccontare, ma con le parole, con le emozioni, con i difetti di una scrittura che cerca il senso delle cose e che sa far parlare quelle immagini.
Vorrei scendere dal quel palcoscenico che tutto mostra, vorrei più sostanza e meno immagini da copertina. Tutto viene postato, anche l'ultima cena del giorno prima!!!
Sappiamo tutto di tutti, ma non ne sappiamo niente.
Anche in missione sembra una gara a chi mette più foto, con un debole commentino che sembra respirare appena. Cerco di immaginarmi se quella situazione è veramente così, se è stata facile, difficile, cosa ha provato, cosa ha sentito, qual'è la sua storia...c'è una storia? o solo una posa vittoriana?
Missione è mostrare grandi cose? fare grandi cose? fare la lista delle opere che si è realizzato? E' cambiare il mondo? No, è cambiare se stessi per essere persone migliori che aiuteranno sì a cambiare il mondo, ma non a colpi di immagini, a colpi di esempi e testimonianze, camminando "a piedi nudi, nella nuda terra". E' gustare le meraviglie delle proprie fragilità e superarle nel possibile, scoprire se stessi nell'incontro di quell'Amore che ti cambia e che ti fotografa da dentro, vedere un immagine di te che sa comunicarsi agli Altri e che negli altri ti arricchisce.
Missione è questa grande gratitudine per la Vita e il suo Mistero.
Non so perché ho scritto questo post, anzi si lo so', è nato da una stanchezza visiva per tutte quelle immagini su gruppi sociali, rete, che mi parlano di missione, volontariato, "volemose bene...è tutto fantastico...ecc...ecc"
Cavolo, se penso alle lacrime di una detenuta che ha perso il figlio assassinato, se penso a queste continue sparatorie nel bairro, se penso alle minacce ricevute dalla mia vicina che gli hanno incendiato la casa e il figlio è gravemente ustionato, se penso a questa guerra tra gang che ammazza quasi ogni giorno un giovane, se penso ad alcuni bimbi che conosco e già lavorano, se penso alle violenze dentro le prigioni, se penso alle violenze in queste strade del bairro....non è tutto mica fantastico!!! Non è sempre mica fantastica la missione, anzi!!
Camminare a piedi nudi, nella nuda terra, sentire il freddo e vedere la polvere che sporca i tuoi piedi, ma che lascia tracce e disegna la tua forma. Si cammina nella missione, si cerca di lasciare tracce, non da mostrare agli altri, ma prima di tutto a te stessa, perché la grande trasformazione, la grande opera è e sarà sempre dentro di te e allora, sì, sarà Fantastico.


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