mercoledì 19 agosto 2015

Ieri e' stata una giornata particolare, sono riuscita a chiamare in Italia dal telefono di casa per fare gli auguri ad una coppia di amici che si sposava. Una bella e speciale coppia a cui voglio bene. Pochi minuti per dire " sono con voi anche da lontano....". Ieri mi sono sentita felice pensando a questo matrimomio e alla felicita' che regnava tra gli amici presenti per festeggiare con loro.
E mi sono anche detta " quante cose che mi perdo e che mi son persa facendo sempre scelte contro vento" e ho pensato a tutte quelle cose belle e importanti che sono successe e che si sono intrecciate nel mio cammino e a cui non ho potuto partecipare, perche' lontana o altrove. 
Ma sono scelte e queste scelte le ho sempre portate avanti, rispettando il valore che racchiudevano e il loro fascino di essere contro vento e in direzione contraria......"essere contro vento, solo cosi' e' possibile alzarsi in volo".
Então, ho assaporato lo stesso questa gioia chiudendo gli occhi e pensando alle persone a cui voglio bene.
Giornata particolare, anche, perche' era visita ai padiglioni di lavoro alla penitenziaria NH.
E' sempre speciale quando andiamo li', perche' c'e' un rapporto diretto e prossimo con i detenuti, perche' puoi camminare liberamente nel patio con loro, perche' puoi parlare a tu per tu senza grata che ostacola le parole, perche' anche gli agenti sono piu' permissivi.
Man mano che visiti gli stessi padiglioni di settimana in settimana, di mese in mese, alcune persone inizi a conoscerle un po' di piu', sai gia' che nel padiglione 7 incontrerai A. e F., che nel padiglione 8 ci sara' V. e via di seguito. Entro sempre con il mio quadernino gia' tutto consumato, attenta a verificare se ho portato il libro che mi avevano richiesto, il terço, se ho chiamato la famiglia, ecc.. Perche' quando si da la parola, questa va mantenuta.
Ieri ho incontrato chi gia' conoscevo e ho parlato con alcune persone nuove.
V. sta per uscire dalla prigione in dicembre, dopo 20 anni. E' entrato quando ne aveva 18, ora ne ha quasi 40 anni.
Sara' una bella scommessa ritornare in quel mondo che avevi momentaneamente lasciato, sara' una bella sfida ritornarci cercando di essere una persona migliore, una persona nuova.
E' un nuovo rinascere, una nuova aurora.
Io ci prego sopra perche' possa essere veramente una nuova aurora. Il duro lavoro lo deve fare chi si deve rimettere in cammino, chi esce a piedi nudi, cercando un nuovo paio di scarpe per camminare. Non e' facile, NO, non lo e' affatto, soprattutto quando ritorni in luoghi e contesti dove hai fatto a botte con la vita o dove la vita ha fatto a botte con te.

...ho ammazzato la prima volta a 11 anni, per vendicare un'assalto fatto a mia madre nella sua piccola bottega dentro casa. Mia madre ha ricevuto 3 tiri, fortunatamente e' rimasta in vita, io ero presente.
Da allora ho imparato a sparare e ho continuato a farlo su commissione, per denaro, fino al giorno in cui sono stato preso, avevo 18 anni.
Queste sono storie che ascolti nei padiglioni, pesano nella loro testimonianza, pesano nelle emozioni,  a volte ti manca il respiro tanto sono cariche nei vissuti. Si', sono giornate particolari quando vai a fare visita ne padiglioni, perche' sai che in certi momenti cambia il tuo modo di respirare, a volte sono lunghe apnee che ti tolgono il fiato. Certe storie modificano il tuo respiro.

Poi, per finire la giornata particolare di ieri, alla sera mi sono imbattuta per strada, in una perquisizione della polizia che ha fermato una macchina con due ragazzi.
Gli agenti avevano tranquillamente le pistole in mano, come se sparare fosse una cosa semplice.
E mentre aumentavo il  passo per raggiungere il mio incontro e lasciarmi alle spalle quel posto di blocco, con la preoccupazione di un agguato o una sparatoria (nella prassi), ho pensato agli amici in Italia e a quel  bel matrimonio di una giornata particolare, una giornata con il sapore dolce dell'amore e il sapore amaro delle ferite della vita.











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