mercoledì 5 agosto 2015


Bisogna saper leggere quelle trasformazioni che marcano il passaggio da uno stato sociale ad un altro, da un modo di vivere a un altro, da piccolo bullo di quartiere, a leader di una gang del bairro, da skate di legno e maglietta nera dei Ramones (gruppo rock), a moto di grossa cilindrata e scarpe da tennis firmate. Proprio da queste trasformazioni capisci i percorsi di molti giovani del nostro bairro e tra questi anche di quel ragazzino che indossava quella maglietta e che aveva la mia simpatia, proprio perche' mi ricordava la mia adolescenza rockettara.
Sono passaggi e crescite piene di spine e coltelli, su strade pericolanti e completamente in discesa.
Hanno iniziato a scrivere sui muri '' Tudo nosso'' (Tutto nostro). Vvivendoci in questo bairro sai chi sono gli autori e il significato di quelle parole.
Mi sta stretta questa scritta, molto stretta, sapendo anche la spavalderia con cui e' stata firmata. Parliamo di giovani dai 19 ai 22 anni di eta'.
A volte mi viene voglia di andare da quel gruppettino in trasformazione discendente e dire ''Tutto nostra cosa....'' senza paura o peli sulla lingua, mostrando che di loro hanno solo il cervello e che forse bisognerebbe iniziare ad utilizzarlo meglio, perche' sta lavorando male. Ma mi immagino solo di andare a parlarci, perche' so che non lo posso fare e so che e' meglio utilizzare un altro tipo di linguaggio, per aiutare a capire. Per ora il linguaggio a disposizione che riesco a trovare e' il mio lavoro missionario e la mia testimonianza qui, magari cercando alternative con chi non vuole far parte di quelle regole imposte, di quel destino che pare sia a senso unico in certe realta'.
Continuero' si', a salutare il ragazzino della maglietta dei Ramones, continuera' ad avere il mio saluto e il mio sguardo sopra di se', anche quando lo vedro' uscire da un beco (strada stretta) sopra una moto carica di azioni non gloriose e piene di male, tanto male.
Ho un po' l'amaro in bocca, mi immaginavo che potesse continuare a girare su queste strade con il suo simpatico skate e il desiderio di una vita migliore e per questo lo difendevo dai giudizi degli altri, ma ho perso le parole, ho perso nelle mie immaginazioni.


ho perso le parole....come diceva una vecchia canzone di Ligabue

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