domenica 16 agosto 2015

Ogni tanto Ana Flavia viene a trovarmi nella mia stanza, entra con la sua curiosita' e con le sue bellissime pettinature Afro style che a me piacciono tanto.
Ana e' la mia piccola vicina di casa, molte volte ho scritto di lei in questi mie appunti, e' una delle mie piccole e divertenti gioie quotidiane. La sto vedendo crescere. Quando l'ho conosciuta parlava pochissimo, ed era molto timida, ora e' l'esatto contrario, ora sa creare storie che sanno tuffarsi nella fantasia e creare immagini con le parole. Ci capiamo benissimo io e Ana, anche nel nostro linguaggio sgrammaticato o preso in prestito chissa' dove.....ci siamo sempre capite benissimo!
In realta' mi sono sempre capita benissimo piu' con i bambini che non con gli adulti, i dialoghi con i bambini sono i piu' belli, i piu' spontanei e i piu' sinceri. 
Non ci sono fraintendimenti con i bambini, non ci sono barriere o pregiudizi, si e' spontanei e diretti, con gesti che accompagnano i pensieri e le emozioni. Con gli adulti a volte (non solo a volte) si fa una gran fatica. Troppi pensieri ammassati e ingarbugliati che non permettono quella fluidita' nel capirsi. Troppi pettegolezzi o giudizi. Troppe sovrastrutture per un Ego che tende a dominare e non incontrare. Troppe paranoie....o noie!
Ci perdiamo dietro a paure, egoismi, formalismi, percezioni errate che caricano di pesi la nostra testa.
...e che mal di testa!
Quando poi ti capita di vivere in una cultura diversa dalla tua, tutto ha una fatica in piu', perche' i significati delle cose si vivono con angolature differenti. Quello che e' semplice per te, non e' semplice per l'altro, quello che ovvio per te, non lo e' per l'altro o il contrario...e cosi' via!
Non so perche', con i bambini e' differente, c'e' un linguaggio universale che rende tutto piu' semplice e meno meccanico, meno ingranaggi da mettere a posto.
Sara' per questo che il Signore li amava tanto! 
In ogni caso, per fortuna che c'e' Ana nel mio quotidiano!






BINGOOOOO!!!!


No, non ho vinto alla lotteria! ...tomara!
Ieri sera si e' svolta la tombola di beneficienza per la Casa Comboniana.
Lo scopo era di raccogliere i soldi per comprare delle sedie con il braccio ( quelle tipo universitarie dove puoi scrivere). Mancano e quelle che ci sono sono vecchie e gia' passate.
In realta' per me e' stata una serata lavorativa, dietro al bancone a vendere cachorro quente (hot dog), fejão tropeiro, refrigerante (bibite), mandioca e patata fritta!...ma nonostante cio' avevo la mia cartella sottomano!
E' stata una serata divertente, un' iniziativa popolare che ha coinvolto tutte le Comunita' della nostra parrocchia per aiutare la Casa Comboniana, centro delle pastorali sociali e luogo di incontro di molte attivita' comunitarie. Questo serata mi ha ricordato, un po', le vecchie feste popolari dell'Unita' o di quartiere o parrocchiali (giusto per non essere troppo di parte) quando ancora la gente aveva voglia di fare festa per un bene comune, lontano dalla commercializzazione o dai quei formalismi da vetrina.













Questa e' la gatta che in un certo senso abbiamo adottato. L'abbiamo trovata nel mese di maggio nel nostro giardino e qui e' rimasta, ma ora.......

....la famiglia si e' allargata! Tre cuccioli, fortunatamente solo tre!




foto di gruppo......


                                              .......Espaço Esperança continua


Qualche foto per ricordare che nel bairro di Vila Esperança io e Raylene il venerdi' pomeriggio continuiamo con le attivita' di teatro e lingua italiana (per chi vuole imparare). Siamo in pochi, ma resistiamo. Intanto venerdi' pomeriggio si sono aggregate altre due ragazze, Camilla e Nicole, che vogliono imparare l'italiano...wow!


Sabato scorso nei locali di Espaço Esperança si doveva svolgere la festa Comunitaria del bairro, con balli e musiche sertaneje (musica popolare). Avevano organizzato tutto, quando all'ultimo minuto la festa e' saltata. Nessuna festa. Un tizio del quartiere ha imposto la sua decisione di fare la sua festa, proprio di fronte ai locali di Espaço Esperança....la sua festa! Evidentemente la decisione di quel tizio ha molto valore, domina e obbliga sul resto. Questo per ricordare che, qui, camminiamo su una lastra di ghiaccio, dove prevale la legge del piu' forte, dove prevalgono le regole del bairro, le regole dei capi che comandano il bairro.

...continuiamo!




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