lunedì 16 dicembre 2013

Novena de Natal

In questo tempo di avvento, qui a Nova Contagem è iniziata la novena di Natale. Ogni sera si va di casa in casa e ci si riunisce in piccoli gruppi per pregare e riflettere insieme sul senso del Natale, condividendo il cammino che la Comunità sta facendo, i suoi problemi e le sfide di ogni giorno. Qui a Nova Contagem ci sono 13 Comunità di base. Le Comunità di base sono comunità di popolo, persone del bairro che si riuniscono per affrontare insieme i problemi e le difficoltà del quartiere e trovare insieme una soluzione, costruire ciò che si può migliorare, cambiare. Quando lo Stato non interviene e le politiche sociali scarseggiano, le persone si organizzano e costruiscono soluzioni. Qui a Ipe Amarelo, molto tempo fa, non c'erano strade, fognature e mancava l'acqua, l'autobotte passava una volta a settimana...una volta a settimana, mi spiego!!! Le persone hanno lottato per far cambiare le cose e oggi, grazie ad alcuni gruppi, la situazione è molto migliorata, rimane un quartiere povero, ma se si  pensa a com'era un tempo!
Anche per le domeniche, non sempre viene il prete (qui ci sono 13 Comunità e solo 3 padri Comboniani...) che fare? Si perde il diritto di riunirsi per celebrare la parola di Dio, perchè manca chi la può celebrare? No, in ogni Comunità ci si organizza e la si celebra anche senza il prete e l'eucarestia (già consacrata) viene data da chi ha l'autorizzazione per darla, spesso delle donne, da noi c'è donna Zita!
 Ecco le Comunità di base, popolo che si organizza, che si impegna, che lotta per cercare di colmare quelle mancanze create da condizioni di vita sociali, culturali, economiche, disagiate, spesso contro la propria volontà. Ma la volontà della gente, se riunita, è forte e determinata e se incanalata in un giusto cammino è opera di grandi trasformazioni, di cambiamenti. Questo è un bell'insegnamento dell'America Latina...um povo que luta! Alla novena io sto partecipando nel gruppo di Francisco, l'ho scelto perchè Francisco parla piano (conoscete il mio problema con la lingua) ed è tra i più giovani che organizza nella Comunità. Sono incontri semplici, ma sentiti, ed è bello per me conoscere questo modo di pregare e incontrare Dio, fuori dagli ambienti ecclesiali, fuori dai "templi", fuori da quel formalismo che crea distanza e che raffredda i cuori.
 Entri in queste casine povere, a volte mal odoranti, dove c'è poco, in un posto, poi, dove parla di violenza.
 Il fratello minore di Francisco, come lui stesso mi ha raccontato, due anni fa è stato ammazzata per droga, aveva solo 23 anni. Povertà e violenza, i punti cardinali di questa realtà del bairro, ed  un conto è vedere la povertà, un conto è viverla e starci dentro...cambia tutto, ti cambia tutto.
E in queste casine (uso questo diminuitivo, che mi viene spontaneo, perchè spesso sono solo due stanze)
mi fa tenerezza vedere qualche albero di Natale a volte spoglio, a volte monco, a volte piccolissimo e lo trovo bello (...ti cambia tutto...) e mi commuove, mi commuove questa semplicità, questo poco, nella sua dignità. Questo è il mio Natale, qui a Nova Contagem, lontano dalla rincorsa dei regali, lontano dai banchetti natalizi, lontano dai centri commerciali (che ci sono in Belo Horizonte e in Contagem è come se ci sono...ma Nova Contagem è periferia della periferia...noi qui siamo periferia della periferia) e accanto a qualche alberello spoglio che incontro, trovo anche il presepe, quello, però, è completo di tutto: Maria, Giuseppe e Gesù.
Buon Natale amici miei, Buon Natale a tutti.



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