Anche per le domeniche, non sempre viene il prete (qui ci sono 13 Comunità e solo 3 padri Comboniani...) che fare? Si perde il diritto di riunirsi per celebrare la parola di Dio, perchè manca chi la può celebrare? No, in ogni Comunità ci si organizza e la si celebra anche senza il prete e l'eucarestia (già consacrata) viene data da chi ha l'autorizzazione per darla, spesso delle donne, da noi c'è donna Zita!
Ecco le Comunità di base, popolo che si organizza, che si impegna, che lotta per cercare di colmare quelle mancanze create da condizioni di vita sociali, culturali, economiche, disagiate, spesso contro la propria volontà. Ma la volontà della gente, se riunita, è forte e determinata e se incanalata in un giusto cammino è opera di grandi trasformazioni, di cambiamenti. Questo è un bell'insegnamento dell'America Latina...um povo que luta! Alla novena io sto partecipando nel gruppo di Francisco, l'ho scelto perchè Francisco parla piano (conoscete il mio problema con la lingua) ed è tra i più giovani che organizza nella Comunità. Sono incontri semplici, ma sentiti, ed è bello per me conoscere questo modo di pregare e incontrare Dio, fuori dagli ambienti ecclesiali, fuori dai "templi", fuori da quel formalismo che crea distanza e che raffredda i cuori.
Entri in queste casine povere, a volte mal odoranti, dove c'è poco, in un posto, poi, dove parla di violenza.
Il fratello minore di Francisco, come lui stesso mi ha raccontato, due anni fa è stato ammazzata per droga, aveva solo 23 anni. Povertà e violenza, i punti cardinali di questa realtà del bairro, ed un conto è vedere la povertà, un conto è viverla e starci dentro...cambia tutto, ti cambia tutto.
E in queste casine (uso questo diminuitivo, che mi viene spontaneo, perchè spesso sono solo due stanze)
Buon Natale amici miei, Buon Natale a tutti.
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