domenica 22 febbraio 2015

EU APOIO GILVANDER! Io appoggio Gilvander!

Justiça decreta prisão de Frei Gilvander

Il giudice del  municipio di Unai, città della regione Nordest del Minas Gerais, ha decretato un mandato di arresto per frei Gilvander, padre carmelitano consulente della Pastorale della Terra nel Minas Gerais e attivista e militante nel campo dei diritti umani. Frei Gilvander l'ho conosciuto l'anno scorso ad un incontro delle Comunità di Base, è una persona che stimo e appoggio in molte delle sue attività. 
Motivo del mandato è stata la divulgazione di un video che Gilvander stesso ha girato dove denuncia l'avvelenamento della popolazione di questa città, Unai, a causa dell'utilizzo e abuso di agrotossici nella coltivazione di fagioli (piatto base dell'alimentazione brasiliana). Nel video una lavoratrice di una scuola municipale denunciò l'utilizzo di questo alimento nella mensa scolastica e di come molte cuoche si lamentavano dell'odore cattivo e nauseante proveniente da questo prodotto. La città di Unai, denuncia Gilvander, è campione nazionale di tumori, in un anno si sono registrati 1260 casi di persone malate di cancro, la città stessa è una delle maggiori produttrici di fagioli e di uso di agrotossici nell'agricoltura.
Frei Gilvander è un grande compagno di lotte a fianco delle persone più povere e marginalizzate, molte volte è stato minacciato per il suo appoggio alle persone senza dimora e senza terra.
 L'obbligo di ritirare il video da lui girato e messo in circolazione è un attacco alla libertà di espressione e all'informazione, a quella vera informazione che spesso viene occultata da chi ha interesse a nascondere la verità. 
E' giusto sapere che il Brasile è il principale consumatore di agrotossici al mondo.
Secondo il settimanale "Brasil de Fato" consuma da solo il 20% degli agrotossici mondiali, con un consumo pro-capite di 5,2 litri! 
Dal 2008 il business del veleno è cresciuto del 190%, contro una media mondiale del 93%, un triste e doloroso primato. 
Più del 70% delle terre agricole sono coltivate con  monoculture di soia, canna da zucchero, miglio e allevamento di bestiame, quasi tutto viene esportato. Nelle proprietà inferiori ai 10 ettari solo il 27% fa uso di veleni, mentre nelle proprietà superiori ai 100 ettari l'uso è dell'80%, questo mette in evidenza di come la maggior parte dei veleni sia usata dalle grandi monoculture dei latifondisti. 
Un sistema agricolo industriale che inquina e avvelena aria, terra, acqua e arricchisce le grandi produttrici di veleno tra cui: Bayer, Monsanto, Dupont, Basf, Dow, Syngentia/Astra, Zeneca/Novartis, queste le più importanti che possiedono il 70% del mercato brasiliano degli agrotossici. 
Litri e litri di veleni tossici sparsi sul territorio, un danno mortale contro la Vita e il suo ecosistema, contro l'uomo e l'ambiente. 
 C'è un video che raccomando di vedere che si intitola "O veneno està na mesa
"Il veleno è in tavola", che denuncia l'uso degli agrotossici in agricoltura e di come questi arrivano "serviti" direttamente nei nostri piatti. 
Io appoggio frei Gilvander, la sua denuncia che è una mia denuncia, il suo impegno che è un mio/nostro impegno a favore della Vita.




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