lunedì 16 marzo 2015

Ieri in tutto il Brasile sono scese in piazza circa 1 milione e mezzo di persone.
Manifestazioni contro il governo di Dilma Rouseff, manifestazioni che chiedono un impeachment della presidente. Slogan contro il PT, slogan contro la corruzione, slogan contro una crescita economica che stenta di decollare. Oltre alle piazze, gran fracasso di pannellate nei balconi dei condomini a "5 stelle", gente che con cucchiai o attrezzi vari, batteva su pentole come segno di protesta. Questo ieri, ma venerdì si sono svolte altre manifestazioni, che non hanno fatto rumore nei media, passate quasi inosservate dai canali di informazione. Altri gruppi, altre classi sociali, altri slogan in favore della democrazia, della riforma agraria, contro la corruzione, ma in appoggio al governo Dilma. Com'è che la televisione privilegia una data per manifestare e scarta l'altra? i media non dovrebbero essere obiettivi? riportare i fatti senza troppe censure? E invece le censure ci sono, una specie di golpe mediatico che rinforza certe notizie piuttosto che altre, manipolando l'informazione e dichiarandosi palesemente a favore di una classe sociale o élite politica.
Il Brasile sta passando un momento di crisi, c'è una crescita economica stentata, lo scandalo della corruzione sta venendo sempre più a galla, con un PT (partito dos trabalhadores) sempre più invischiato e con una Petrobras (industria petrolifera brasiliana) che fa buchi da tutte le parti, i prezzi stanno aumentando, così come il costo della vita (alimentazione, tariffe dell'autobus, gasolina, bollette....)....sì, tempi duri qui in Brasile.
La borghesia si sta unendo, incentivata da quei partiti che hanno perso le elezioni, che mettono fuoco per far crollare Dilma e che non hanno mai accettato la sua vittoria. 
Ieri in quel milione di persone scese nelle strade delle grandi città brasiliane, non ho visto nessun uomo di colore, nessun abitante delle favelas, nessun povero che batteva pentole da quei lussuosi appartamenti, nessun campesino....
Sta crescendo un odio e uno spirito golpista da parte della classe borghese, dei ricchi, che a stento hanno sempre accettato le misure a favore della classe lavoratrice e dei più poveri da parte dei governi di Lula e ora di Dilma. La corruzione è qualcosa di endemico qui in Brasile, non è uno scandalo che appartiene solo al PT , ma guarda caso le luci dei proiettori sono puntati su questo partito dopo le elezioni. Con mio grande dispiacere ammetto le mancanze e i difetti da parte di questo governo (questa benedetta riforma agraria quando si farà?) o di casi di corruzione nel PT, ma credo in Dilma, l'appoggio e penso che in qualche modo sta lavorando per garantire le promesse fatte (più trasparenza, più educazione, più uguaglianza e rispetto dei diritti umani) il problema sono le coalizioni di quei partiti e tutto quel girotondo di industriali, latifondisti, lobby di potere che difendono i propri interessi, solo i propri interessi!





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