domenica 5 luglio 2015

Scene di vita quotidiana, piccole fessure sul quotidiano....
come quando decidi di risolvere il problema dell´acqua della doccia che non scende, ristagna nello scarico, ti armi di attrezzi e soluzioni e allucinata scopri la causa!
Un topo morto infilato dentro al tubo, incastrato per alcuni giorni al suo triste destino e alla nostra triste e macabra scoperta, con tanto di urla e facce basite. Ecco perché l´acqua non scendeva!
L´ultima volta era rimasta incastrata una lucertola, fortunatamente viva, piú carina di certo del topo. Di topi per le strade se ne vedono tanti, eccome!...ma in bagno fa un certo effetto, ospite non gradito!
 In alcuni quartieri le fogne sono delle vere e proprie discariche a cielo aperto, con simpatici e grossi animaletti grigi dalle lunghe code, che popolano con piacere questi territori.
Le periferie urbane non hanno un´aspetto di eleganza e sicurezza, sono spaccati di mattoni, calce, tubature precarie e incomplete, lasciate ai margini dell´interesse della prefettura.
Nelle periferie non si ha voglia di investire, ne di mettere a posto qualche cosa, non sono luoghi di passeggio o di importanza sociale. Nelle periferie ci sono cittadini di serie B, con le loro vite sgangherate, di poca importanza per quelli di serie A, che vivono dall´altra parte della barricata.
 Non importa se le fogne contemplano il cielo o se l´immondizia fa da padrona nelle strade, al posto di graziose e profumate aiuole, non importa educare, valorizzare, i margini devono rimanere margini e rispettare quegli stupidi e insensati confini creati da sistemi che disumanizzano e categorizzano le persone.....cittadini di serie B con tubature attaccate con nastro adesivo, cittadini di serie A con  idromassaggio e piastrelle firmate Richard Ginori!
Mi chiedo se in questo nostro mondo non stiamo arrivando a creare cittadini di cerie C, gli ultimi degli ultimi, orrore!


In questi giorni é freddo! ...proprio freddo! Le temperature scendono a 10/15 gradi, qui in questa parte di Brasile Sud. Siamo in inverno, inverno mineiro,
 Come sempre mi prendo il mio bel raffreddore, accompagnato da tosse e naso che cola di continuo, ma non sono l´unica é il male di tutti in questo periodo.
Nonostante le temperature i miei vicini di casa continuano ad andare in giro in infradito e pantaloncini, che meraviglia! vorrei avere lo stesso spirito di intraprendenza! Al contrario, mi alterno con i miei due maglioni di lana, gli unici due che ho. Uno pensa al Brasile come paese che fa sempre caldo....e sbaglia!
Addirittura in Curitiba la temperatura é calata a 7 gradi! Nossa que frio!
Siamo al Sud e fa freddo. Ricordiamoci che qui le cose funzionano all´incontrario, al Nord il grande caldo (quello che amo) al Sud qualche gocciolina di neve o qualche maglioncino di compagnia.
Con questo freddo penso ai detenuti della NH, l´altro giorno un ragazzo mi ha detto che si lavano con l´acqua fredda, non esiste acqua calda. Poche coperte e una divisa rossa di telo leggero, con solo una felpa per proteggersi. Chi si prende malattie da raffreddamento non é curato o le medicine che i familiari consegnano non arrivano nei tempi giusti. Se penso all´umiditá di quelle celle fredde, buie, piccole, il raffreddore dell´anima di certo non passa, anzi aumenta. Chiedo sempre se hanno delle coperte sufficienti a disposizione, perché se la risposta é No, vado a reclamare con chi di dovere, almeno questo lo posso fare. Piú coperte per tutti!!!!
Consoliamoci con il fatto che qui l´inverno dura poco, molto poco, ancora qualche mese di pazienza e poi riprendiamoci quei raggi di sole che riscaldano quei vecchi e ammuffiti muri penitenziari.


Io e la mia cattiva abitudine di lasciare gli occhiali sul letto...crak...ultimo suono!
Potevo non sedermici sopra!...claro que sim!

Abbiamo ripreso il circolo biblico domenicale, era rimasto fermo per alcuni mesi, In questi giorni ho insistito molto per cercare di riattivarlo, coinvolgere le persone che partecipavano e valorizzarne
l´importanza. Mi sono offerta di sostiuire, temporaneamente, chi lo conduceva, che a causa di una malattia non riusciva piú a portarlo avanti. Oggi é riniziato e sono contenta.
Nel gruppo si condivide la Parola di Dio, si condividono i fatti della vita, si riflette sulla nostra realtá e il quotidiano a partire dalla Parola. Tutto con molta semplicitá e umiltá.
Ed é questa semplicitá che a volte ci fa uscire un pó fuori dai binari, arrivando a racconti che prendono tutta un´altra piega, ma é bello lo stesso perché é la Vita che parla e che ritorna poi a quel centro da dove si era partiti, la Parola. A volte si fanno delle grandi danze coi pensieri, si prendono rincorse, scorciatoie o discese, ma tutto con un suo significato. Qui le persone partono sempre dalla loro esperienza personale e ce ne é da raccontare, per questo le grandi danze dei pensieri....é la Vita che parla, che danza con parole che nascono dalla nuda terra, ognuno con la sua melodia o passo.
Ed é vero, ci si perde un pó in quei ritmi cosí diversi, ma riconducibili, poi, a quell´unico ritmo che batte all´unisono nel cuore di tutti, la Parola e attraverso lei ascoltare i battiti del cuore di Dio.


Sto usando un vecchio computer di casa, che credo abbia pochi anni di vita ormai, si inceppa, le lettere sulla tastiera si leggono appena, l´apostrofo esiste e non esiste...digito, ma non esce fuori. Il mio pc é rimasto in Italia, una dimenticanza che sto pagando, aimé, a caro prezzo!
Foto, documenti, tutti dentro a quella scatolina nera.
Devo aspettare settembre per riaverlo, attraverso un amico che tornerá in Italia.
Intanto la salvezza con un vecchio computer, con i suoi tasti logori e stanchi.











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