mercoledì 29 luglio 2015

scarabocchi a piede libero

...alcune persone ti lanciano addosso alcuni pensieri cosi' ingombranti e pesanti, che ti stropicciano l'anima, te l'accartocciano o te la girano come un calzino, il diritto improvvisamente diventa rovescio.
E tu rimani cosi', rovesciata, con tutte quelle pieghe al centro del tuo cuore.
Pesanti certi pensieri, pesanti come sassi, quando escono da bocche che ritieni importanti.
Allora, prendi un buon ferro da stiro e ti metti a stirare tutte quelle pieghe, metti a posto il rovescio e prendi in braccio le ferite fino a farle sorridere....e vai avanti.
Vai avanti perche' impari a perdonare, vai avanti perche' capisci che e' importante perdonare, vai avanti perche' ti sai riconciliare, vai avanti perche' forse le pieghe sono anche dall'altra parte o forse l'altra parte ha bisogno del tuo perdono per capire che i pensieri possono essere schegge che fanno male.
Come diceva Paulo Freire ci si educa insieme, insieme ci si stroppiccia l'anima, ma insieme si possono stirare tutte quelle pieghe che la gente si procura nei momenti NO della vita.
Insieme.

....bisogna crearsi una buona rete di protezione, per evitare la caduta libera delle emozioni.
Riflettere, curare, perdonare, ricominciare.....insieme.


Tutti quei bigliettini che ti passano, pieni di numeri di telefono...''chiama la mia famiglia....avvisa mia moglie, entra in contatto con mia sorella...fratello...madre...chiama per favore''.
Richieste e messaggi che stanno diventando sempre piu' frequenti, richieste che devi valutare e verificare che siano nel possibile. Bigliettini che passano sotto censura, sequestrati o fortunatamente rilasciati e portati a casa dentro il tuo quaderno. Un quaderno carico di nomi e numeri.
Ho chiamato un giorno la zia di un detenuto, era dentro quel bigliettino ed e' stata una bella chiamata,  piena di commozione e di ringraziamenti, spero che dia i suoi frutti e spero che possa essere sempre cosi', anche se non e' vero.


'' Agente manca l'acqua, manca l'acqua da 24h"...le grida che si sono sentite da un padiglione.
"Bellezza (beleza!)''...la risposta di un'agente.
Porca miseria, manca l'acqua e rispondi cosi', fregandotene senza verificare o rimediare!!!
Il problema della mancanza di acqua, sta diventando una cosa seria (in un vecchio mio post lo avevo segnalato). Bisogna economizzare, risparmiare, stare attenti agli sprechi, ma a chi tolgono l'acqua per evitare eccessi (non ho il punto di domanda in questo computer preso in affitto) a chi viene tolta l'acqua (punta di domanda!).  Viene  tolta o diminuita nelle prigioni ai detenuti e nei quartieri poveri. Di certo nelle zone IN di Belo Horizonte o nelle attivita' industriali e di minerazione, l'acqua non manca mai, MAI!!!
Ti viene voglia di scrivere alla Commissione per i Diritti Umani, perche' quel "bellezza..beleza!" cosi' risposto suona come uno squarcio nelle viscere.
E' stata fatta notare questa mancanza negli uffici della penitenziaria.


"Se tu qui non calpesti i piedi a nessuno, nessuno calpesta i piedi a te".
Quel tizio me lo ha spiegato bene qui nel bairro, come dire stai attenta a come ti muovi e cammini.
Le leggi del bairro devono essere rispettate, non creare problemi, per non avere tu stessa problemi.
E mentre mi risuonavano quelle parole, mi e' venuta in mente la mia amica Francesca, che vive in Italia, in un piccolo paese della Calabria. Quante volte Fra' mi raccontava che in quel paesino si dovevano rispettare le regole dettate da certe persone, perche' se sottolineavi che certe cose erano sbagliate, rischiavi, rischiavi di grosso....e io che le dicevo "ma come e' possibile accettare tutto cio', non si puo' stare in silenzio, non va bene!'' ecc...ecc...
Ma ora capisco, capisco stando qua come funzionano determinate cose.
Il silenzio, pero', ha anche suoni nascosti che lasciano impronte di piccoli passi, piccoli, ma significativi e importanti passi, perche' in certe realta' o ti muovi cosi' o non ti muovi affatto.
La tua vita la metti in quei piccoli passi.









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