mercoledì 8 luglio 2015

Si chiama toque de recolher che in parole povere é il coprifuoco.
 Nessuno in giro ad un certo orario o é consigliabile non farlo, il rischio é quello di trovarsi in mezzo ad un regolamento di conti. É prassi in queste strade, sono le regole del bairro, quelle che accetti per forza e con le quali convivi, una convivenza forzata.
Le strade qui non sono molto illuminate, sono fioche, deboli, alcune ad intermittenza, come quella della nostra via. Si accendono e si spengono come le luci di natale. É piú bello stare al buio, che non sotto una tetra luce gialla/arancione, tipicamente spettrale o da girone dantesco, meglio alzare lo sguardo e guardare le stelle, la luce delle stelle. Sta aumentando la pericolositá di certe zone, di alcuni barrios, vietato passare in ore serale e forse non solo serali. Ieri mattina alle 11 c´é stato un regolamento di conti, hanno ammazzato un uomo in una zona trafficata, in pieno giorno. Ci sono passata di pomeriggio in quel luogo, senza sapere quello che era successo, la notizia ti arriva sempre dopo o in ritardo, per questo ti consigliano di non passare in certi luoghi o in alcuni orari.
Le violenze continuano, come le vendette e l´esclusivitá dei terittori: "é tutto nostro" trovi scritto su alcuni muri e pare che sia proprio cosí. C´é chi dice che qui non c´é rispetto per la vita, si ammazza e ci si ammazza senza guardare in faccia nessuno. Si corre in due su una moto, con casco ben coperto, anzi in tre, la terza é la signora dal mantello nero con falce affilata e si compie una vera e propria esecuzione, mai uno sparo, ma tre, quatro, cinque, sei...come quello di ieri.
Questa triste e pesante normalitá, chiusa dentro a dei confini periferici dell´esistenza.

Vietato passare, toque de recolher.

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