domenica 12 giugno 2016

Ancora in piazza, ancora per le strade, sempre presente, quando posso, per partecipare assieme a migliaia di persone, a manifestazioni contro il nuovo governo interino di Michel Temer. Governo golpista, machista (maschilista), antidemocratico, illegittimo, per come è nato.
Un governo che sta fortemente minacciando i diritti sociali, i diritti dei lavoratori, che mira a forti privatizzazioni.
Un governo composto da soli uomini, bianchi, ricchi, eterosessuali e presunti corrotti.
Chi fa parte di questo nuovo governo è indagato nell'inchiesta Lava Jato, tipo la nostra Mani Pulite in Italia, di corruzione.
Un governo che mira verso una meta liberista con carta bianca ai privati.
Anche se Temer ha dichiarato che manterrà i programmi sociali portati avanti dai governi di Lula e Dilma (PT), in realtà, i nuovi ministri stanno già dichiarando "guerra" a quei piani sociali come la Bolsa Familha (reddito minimo per le famiglie numerose) corsi di formazione e prestiti per lo studio con quote riservate ai neri o indios, dichiarando che non possono durare in eterno, ne essere una proposta di vita.
Il Ministero per le Donne, Pari Opportunità e Diritti Umani è stato soppresso, le competenze passeranno al Ministero della Giustizia e cittadinanza.....???....
Il Ministero della Cultura era stato tolto per essere accorpato a quello dell'Educazione, ma dopo le diverse occupazioni di protesta, in tutto il paese, da parte di artisti, attori, cantati, persone che lavorano in questa aerea, Temer ha deciso di riattivarlo.
I movimenti sociali e le organizzazione per i diritti umani sono definiti come organizzazioni di "guerriglia" da controllare e arginare con il pugno di ferro.
Tra i nuovi ministri anche il "re della soia" così chiamato, Mr. Blairo Borges Maggi, uno dei più grandi produttori mondiali di soia. Oggi Ministro dell'agricoltura, già finito sotto inchiesta per sospetti di lavaggio di denaro sporco e tra le varie accuse anche quella di essere tra i maggiori responsabile della deforestazione in Amazzonia.....oggi ministro dell'agricoltura, ma guarda un po', che interessi ci sono!!!
Siamo completamente in mano ad una destra conservatrice, poco democratica e poco interessata a difendere quelle fasce sociali più deboli e marginalizzate, poco incline alla cultura e alla libertà di espressione.
Il Brasile sta tornando indietro e quel tornare indietro non è un bel ricordo, visto che ha vissuto una dittatura che è durata 21 anni.
E allora non si può stare zitti, non si può non scendere in piazza, non si può non protestare e dire: non ci stiamo!
La mia voce e la mia partecipazione in questa "lotta" e sempre in difesa della democrazia e dei movimenti sociali che difendono la dignità e la giustizia.
Fora Temer!!!





















Nessun commento:

Posta un commento