sabato 21 dicembre 2013

...sabbia o roccia...

Come costruire la "casa", le fondamenta di questa casa, forse sopra una roccia, così che ne la pioggia, ne il vento, ne la tempesta riescano a farla crollare o sulla sabbia, dove al contrario, vento, pioggia e tempesta la spazzano via, ed è la rovina completa. (Mt 7, 24-27)
...ed io mi sto domandando, come sono le fondamenta del mio animo, quali mattoni sono roccia, quali sabbia...
Dove sono? Come sto? Quali passi fare per non perdere il cammino? Domande che mi aiutano nelle mie riflessioni, per costruire casa sulla roccia, perché quando la tempesta si scatena, si scatena forte e allora arriva il momento di capire fino a che punto le nostra fondamenta sono roccia o sabbia.
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Intanto qui continua a piovere e piove forte, quasi sempre.
L'altro giorno hanno ammazzato una ragazza di 18 anni, ieri un ragazzo di 22 anni, tutte e due per droga.
A fine anno c'è quello che viene chiamato acertos de contas, un regolamento di conti, bilancio tra i vari gruppi che trafficano con droga.
Martedì sera ho partecipato alla riunione del gruppo Testemunhas da Esperança, un gruppo di auto aiuto alle famiglie con figli/parenti con problemi di droga e alcool. Ogni famiglia qui a Nova Contagem ha un figlio/a o marito con questi problemi, solo che la partecipazione è scarsa e c'è molta vergogna, a volte anche paura.
All'incontro c'erano una decina di donne, mogli, madri che vivono direttamente queste problematiche, donne forti, ma con tanta sofferenza dentro. Il gruppo è un momento di condivisione, di sfogo e di forza nel racconto con gli altri. Non è facile parlare di come il proprio figlio si stia buttando via in questo modo o di come è stato ammazzato, così come non è facile aprire le cicatrici del proprio cuore agli altri, renderle pubbliche e farle toccare, c'è molta timidezza e imbarazzo in questo piccolo gruppo, ma anche desiderio di trovarsi per prendere forza, coraggio e aiuto.
Il gruppo si riunisce ogni martedì sera nella Casa Comboniana Justiça e Paz, è da poco tempo che è nato e ancora deve fare i primi passi, ma c'è e soprattutto deve esserci, perché il problema della droga qui è molto forte, direi che è quello principale. Chi vive in zone a rischio mi ha raccontato che a volte non si può rimanere seduti fuori, perché pensano che li spii o che sei un collaboratore della polizia e c'è paura...e allora sì, c'è bisogno di un luogo dove poter parlare e domandarsi che cosa poter fare, come incominciare e procedere a piccoli, piccolissimi passi, perché qua si può camminare solo così.
E anch'io nella mia quotidianità sto procedendo a piccoli, piccolissimi passi ( a volte con impazienza) e mentre cammino mi domando...sabbia o roccia...

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