domenica 20 aprile 2014

Ciao donna Teresa

Sono quelle notizie che improvvisamente ti arrivano come fulmini a ciel sereno o come quando stai guardando un film e sul più bello compare il flash del tg, che ti comunica che è accaduto qualcosa, oppure, come è successo a noi ieri, mentre stai facendo un lanchino (spuntino) con la tua vicina di casa e le sue due bambine, pomeriggio con odore di pane e caffè, farcito con pensieri semplici e spensierati.
Poi... poi arriva la notizia.
 Il telefono squilla e lì cambia tutto. Le chiacchere si spengono, l'odore del caffè perde il suo aroma, i sorrisi lasciano spazio all'incredulità.
E' morta donna Teresinha (Teresa), madre di Francisco. Fulmine a ciel sereno, così improvvisamente.
Francisco è un giovane molto attivo, qui nel bairro di Ipe Amarelo, si dedica alle attività Pastorali della Comunità e la sua mamma era conosciuta da tutti, sempre presente ad ogni incontro, sempre sorridente, sempre in prima fila durante la messa, cantando e battendo le mani. Mi invitava sempre a cantare o a recitare il terço o a leggere il Vangelo. E io il giovedì lo leggevo, nel gruppettino dove partecipava, con quel mio accento straniero e pieno di difetti, poi lo commentavamo insieme e sempre aveva una parola da dire, sempre una grande fede da testimoniare.
Donna Teresinha è morta così, sbattendo la testa per un attacco epilettico, sola in casa. Lei con 9 figli, di cui due morti, uno per droga (ammazzato sul portone di casa per un regolamento) e uno per un incidente in macchina. Una donna che ha sofferto e lottato tanto. Tutti hanno accolto questa notizia con una certa amarezza e oggi tutta la Comunità di Ipe Amarelo ha partecipato al suo funerale. Oggi, giorno di Pasqua, giorno di Resurrezione. Forse non c'è giorno più "adatto" per morire, che scegliere quello dove la Vita trionfa sulla Morte. E' stata forte la commozione, e' stata bella la partecipazione di questa Comunità. Qui ci si conosce tutti e la Comunità nei momenti difficili o particolari, cerca di essere unita e di aiutare o appoggiare chi ne ha bisogno. Per me è una bella testimonianza. La forza nasce da lì, dalla partecipazione e dal coinvolgimento gli uni per gli altri. E' vero che ci sono anche le chiacchere, è vero che non sempre è tutto rosa e fiori, ma c'è una forza che unisce queste persone, nonostante tutto, ed è l'importanza dell'essere Comunità, del voler essere Comunità, del lottare insieme e dell'aiutarsi reciprocamente. Qui in un posto povero di periferia, dove i servizi se arrivano, arrivano tardi (o non ci sono) e dove si è lontani da tutto, tranne che da Dio.
Allora ciao donna Teresinha, grazie per averti conosciuto, grazie per quello che hai dato.
Arrivederci.

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