sabato 28 novembre 2015

Quanto VALE la vita per una multinazionale?



Eccolo questo fango tossico che entra nell'Oceano, dopo aver percorso il Rio Doce e aver distrutto tutto quello che incontrava, eccolo ora sporcare le acque del mare, per fare altro male!
Soffre il cuore a vedere questa immagine, soffre per un disastro ambientale che avrà conseguenze che dureranno fino a trenta anni o fino a un secolo, secondo gli ambientalisti.
420 km percorsi dal fango di rigetto estratto dal lavoro minerario dell'impresa Samarco, impresa della Vale e dell'australiana Bhp (Billington). 62 milioni di metri cubi di materiale tossico pari a 25,000 piscine olimpiche, 1,2 milioni di persone colpite in 39 municipi, 36 nel Minas Gerais e 3 nell'Espirito Santo, 13 persone morte e 11 dispersi (numeri ufficiali fino al 26 novembre).
Tanta, tanta tristezza. Tutto è morto in quella terra, tutto è stato contaminato, è un panorama spettrale. Si vieta alle persone di bere acqua del rubinetto, dove esce acqua rossa, fango tossico, si vieta la pesca (non esistono più pesci!) si vieta di avvicinarsi alle acque del fiume, popolate di animali morti: uccelli, mammiferi, rettili. Le falde acquifere sono state inquinate. La gente deve fare la fila per la distribuzione di acqua potabile, con vere e proprie risse e lucro nelle vendite di bottiglie.
 Dilma Rousseff ha dichiarato che la Samarco pagherà una multa di 250 milioni di reais, pari a 66,3 milioni di dollari, ma intanto il danno è fatto!
La Samarco non ha mai avuto un piano di prevenzione e di evacuazione in caso di incidenti, non aveva sirene di allerta, ignorava le misure di sicurezza. Peggio ancora, stava tentando di allargare la diga per aumentare il materiale tossico di estrazione, visto la domanda di aumento di ferro nei mercati. Irresponsabilità, menefreghismo, poca cura, illegalità tutto ha causato questo grave disastro che non ha prezzo e che non si può salvare.
L'impresa, ancora oggi, non si dichiara esplicitamente sull'accaduto, vaneggia, perde tempo, sposta le persone che hanno perso casa dentro un'albergo (non di categoria A) e mente, mente spudoratamente. Ha dichiarato che i suoi fanghi non sono velenosi e che il Rio Doce e gli altri fiumi investiti dal fango, sono rossi solo per l'alto contenuto di ferro, che le acque del fiume non sono tossiche, ma i dati sono stati immediatamente contestati da vari istituti scientifici, che non hanno trovato un'ampia diffusione attraverso i media.
La Samarco sta pagando per ottenere il silenzio, sta corrompendo, dietro di lei c'è il potere della grande multinazionale Vale, c'è il potere degli interessi economici e politici.
Ricordo che in Brasile le imprese finanziano i partiti politici, le campagne elettorali, entrano nello stesso governo e ....chi paga l'orchestra sceglie la musica!
Un'altra cosa triste è che la popolazione non ha reagito in grande scala all'accaduto.
Per es. a Rio de Janeiro erano solo in 300 a protestare. Ci sono manifestazioni, ma di piccola portata e se ne parla poco, veramente poco.
Quando anche la comunicazione è corrotta, ed in mano alle imprese, la società pensa poco e pensa male.
Intanto il cuore del Minas sta ferito, sanguina fango e materie tossiche e lacrime per ciò che ha perso per sempre.


....sapere, osare, volere e diffondere....contro un imperialismo mediatico che manipola la verità.






























Nessun commento:

Posta un commento