domenica 13 luglio 2014

Gli ho sentiti veramente gli spari e questa volta non erano petardi o fuochi, come quando si vedono le partite di calcio, erano tiri di pistola. Impari a capire la differenza dopo un pò che ci abiti in questo bairro, prima non ci facevo caso, nonostante Lourdes mi insegnasse a prestare attenzione ai vari suoni che si udivano, ma è stando e abitando, che comprendi e impari. E' così è stato, quei tiri di pistola nella notte, nel silenzio e io nella mia stanza che per la prima volta li ascolto e riesco a riconoscerli. Suoni freddi, duri. Appena li percepisci, subito pensi: "E' successo qualcosa".....Sì, è successo veramente qualcosa, altri due ragazzi uccisi e uno ferito, il più grande solo 22 anni! Il motivo è sempre lo stesso, regolamento di conti, droga. Proprio ieri sera tornando a casa in macchina con padre Chico, mi è stato detto quello che era accaduto e oggi un nostro vicino di casa ce lo ha confermato. Non mi ero sbagliata, quei suoni che ho sentito erano giusti, erano veramente spari.
Mi viene la pelle d'oca, è come se indirettamente, senza immagini, "partecipassi" a quello che sta accadendo.
 La speranza è quella di dire: "ma no, non sono colpi di pistola, sono fuochi, ti stai sbagliando...." solo che la speranza deve fare i conti con la dura realtà e questa, spesso, si sporca di rosso.
Triste, dura e difficile realtà di periferia.
L'altro giorno partecipando al circolo biblico, che si fa di casa in casa, in un momento di condivisione ho ricordato quello che sta succedendo a Gaza, questa orrenda e disumana guerra. Molte persone qui nel bairro non sono al corrente di quello che succede nel mondo, molti non sanno neanche dove si trova Gaza, il mondo per loro è la quotidianità di ogni giorno, il loro vivere giorno per giorno, con i problemi e le difficoltà della vita. A un certo punto Francisco ha detto: " Anche qua, c'è una guerra, ed è quella per la droga".
In effetti è vero, anche qua c'è una "guerra", diversa, ma c'è. C'è quasi un omicidio a settimana, tra dicembre e gennaio passato, hanno ammazzato quasi una ventina di ragazzi, tutti molto giovani e il tutto continua, la rivalità per il narcotraffico, le vendette, lo spaccio....una continua violenza.
E' un altra "guerra", è la guerra che si consuma nelle favelas, nei quartieri di estrema periferia, nelle zone ai margini della vita.

...quei colpi freddi, che hanno squarciato la notte, sì, questa volta gli ho riconosciuti.

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