domenica 20 luglio 2014






Questi li ho dipinti io.......per imparare.....

Piccoli laboratori crescono II atto.
Perchè questi piccoli laboratori di pittura e artigianato stanno crescendo......dai bimbi del bairro di Serra Verde, si passa alle adolescenti del bairro di Villa Esperança....piccolo gruppo in crescita.
Creatività, fantasia, lavoro di autostima, condivisione, chiacchere.
L'idea era nata per le mamme/donne che partecipano alla Pastoral da Criança, qualcuna viene, solo che il corso ha attirato di più queste giovani adolescenti, che desiderano partecipare, dipingere e imparare la pittura su panno. E ieri si è aggiunto con loro anche un ragazzino.....una voce chiama l'altra. Speriamo che si diffonda un pò di più la cosa, si parte sempre con qualcosa di semplice, con qualche piccola idea, poi il cammino si apre camminando. Stando insieme ci si conosce, per poi conoscere le loro storie, i loro problemi, i loro "progetti". E' un gruppettino molto animato. Sto imparando a dipingere anch'io!



                                .....c'è anche donna Zita....la mia parceira (compagna) nel bairro Ipe Amarelo

Due settimane fa c'è stato un incontro di verifica della Pastorale da Criança. L'incontro si è svolto alla casa Comboniana. Vengono invitate tutte le leader di comunità che partecipano alla Pastorale. Si fa il punto della situazione per vedere come stanno andando le cose, se negli incontri mensili di ogni Comunità partecipano o meno le mamme con i loro bambini e se le visite alle famiglie stanno procedendo senza problemi. Mi è stato chiesto di aprire l'incontro con una piccola orazione...UAI... mi ha fatto piacere. Ho scelta questo messaggio di Papa Francisco, un piccolo incoraggiamento per andare avanti, in questa Pastorale, nonostante le sfide, le difficoltà, le forze che a volte mancano.... ma sempre " ir para frente", sempre andare avanti e crederci!
"Não chores pelo que perdeste, luta pelo que tens. Não chores pelo que está morto, luta por aquilo que nasceu em ti. Não chores por quem te abandonou, luta por quem está contigo. Não chores por quem te odeia, luta por quem te quer. Não chores pelo teu passado, luta pelo teu presente. Não chores pelo teu sofrimento, luta pela tua felicidade. Com as coisas que vão nos acontecendo vamos aprendendo que nada é impossível de solucionar, apenas siga adiante."
"Non piangere per quello che hai perso, lotta per quello che hai. Non piangere per ciò che è morto, lotta per ciò che è nato in te. Non piangere per quello che ti ha abbandonato, lotta per chi sta con te. Non piangere per coloro che ti odiano, lotta per chi ti vuole. Non piangere per il tuo passato, lotta per il tuo presente. Non piangere per la sofferenza, lotta per la tua felicità. Con le cose che accadono  impariamo che nulla è impossibile da risolvere, basta andare avanti "
Jorge Mario Bergoglio, Papa Francisco



Incontro di formazione per i nuovi volontari della Pastorale Carceraria....eccomi, presente!
Come avevo messo in agenda, oggi (20 luglio) c'è stato l'incontro. Hanno partecipato una 15 di persone.
 In Brasile ci sono circa 581.000 detenuti, nel Minas Gerais circa 51.900. 
Il 59% ha un età che va dai 18 ai 29 anni. Il 33% dai 30 ai 45 anni e dai 46 ai 60 anni solo il 6%.
 Il 43% ha una scolarizzazione di base incompleta, solo il 16% ha un insegnamento fondamentale completo. Il 95% delle donne in carcere sono state vittime di violenza, l'età della maggior parte delle detenute va dai 25 ai 35 anni. I problemi che si incontrano nei presidi sono di sovraffollamento, maltrattamenti, tortura, condizioni degradanti e disumane.
Metodologia della Pastorale Carceraria:
  • Vedere
  • Ascoltare
  • Conoscere
  • Denunciare
  • Promuovere inclusione sociale, motivare/incentivare politiche pubbliche che sorvegliano e rispettano i diritti umani
  • Superare la giustizia retributiva per mezzo della giustizia restaurativa
La pastorale carceraria è quella che mi sta coinvolgendo di più.
 Emotivamente è molto forte, sia per il luogo che rappresenta (carcere), sia per la relazione e conoscenza coi detenuti, le loro storie, i loro problemi. E'  una Pastorale spesso malvista, perché malvisti sono i detenuti, considerati feccia e spazzatura dell'umanità. Si guarda sempre il crimine e non l'uomo.
Racconto una piccola storia. C'era una signora di una certa età che portava sempre un cesto con del pranzo nelle visite in carcere.  Ad un certo punto un volontario le domanda: "Signora, ogni giorno porta da mangiare a suo figlio?" e lei risponde: " Non è per mio figlio, ma per chi me lo ha tolto".
Ogni giorno questa donna portava il pranzo a chi le aveva assassinato il figlio. Questa donna aveva perdonato quell'uomo, aveva conosciuto la sua storia e ora le stava vicino e lo aiutava. L'amore e il perdono ricevuto hanno cambiato la vita di quel detenuto che ogni giorno ricambiava con un abbraccio, quell'abbraccio che aveva tolto per sempre a quella donna.
Solo l'amore cura, ne sono convinta.



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