venerdì 2 maggio 2014

Pensierino

Ho sempre amato la letteratura e la poesia, perché mi pizzicano il cuore, un pizzico piacevole, vitale, che suggerisce itinerari ricchi di emozione e riflessione, dove i pensieri si perdono nella magia delle parole e del sentire. Qui, che non ho libri in italiano con me e che mi sto solo circondando di libri in portoghese, sento un pò la mancanza della mia lingua e a volte ho l'impressione che la sto perdendo. A volte ho la sensazione di perdere le parole in italiano, sento che iniziano a scivolarmi  via come una saponetta tra le mani, mischio italiano e portoghese, dove l'italiano sta dando sempre più spazio alla lingua del paese che mi sta ospitando, dove con piacere e gratitudine sto vivendo. "Com'è che si dice in italiano quella parola li...cavolo...non me la ricordo più...". Ecco cosa mi sta succedendo ogni tanto! E la lettera zeta? La sto completamente "distruggendo", in italiano non esiste più, ha il suono completamente portoghese, com certeza! Ma tutto ha il suo fascino, tutto fa parte di quel processo interculturale che vede l'incontro tra "mondi" e visioni diverse, partendo proprio dalla lingua, dai suoi significati, dalla sua pronuncia, dalla sua magia.
 E' bello il confronto tra le parole, è divertente conoscere significati diversi, così come è difficile memorizzarle nella testa..."Com'è che si dice in portoghese quella parola li...cavolo...non me lo ricordo più!".
In casa chiedo aiuto ai miei compagni di camminata di correggermi tutte le volte che parlo in maniera errata,
è un modo per accelerare l'apprendimento. A volte funziona, a volte no, si stanno abituando a un altro portoghese...quello inventato da me!.


Oggi ci siamo presi la giornata libera per fare un giro al parco ecologico di Belo Horizonte e visitare nel parco l'esposizione del percorso interattivo: campo dei rifugiati a cura di Medici senza Frontiere (Medicos sem Fronteiras). Il percorso offre la possibilità di far conoscere il dramma di persone che vivono la condizione di rifugiati in ogni parte del mondo, a causa della guerra, dei conflitti, di catastrofi naturali e il lavoro umanitario realizzato da Medici senza Frontiere in questi contesti.



















Domani è sabato, mi aspetta il corso APAC ad Itauna, per Lourdes l'incontro con la Pastorale da Criança e per Valdir l'incontro con il gruppo giovani. I sabati e le domeniche per noi sono giorni di incontri e di "lavori",  con le varie pastorali e nella Comunità parrocchiale, per questo quando si può e si riesce ci ritagliamo qualche momento libero, come oggi. Per me è anche un modo per visitare e conoscere Belo Horizonte, metropoli che nonostante tutto (traffico, palazzoni, caos) racchiude spazi belli e affascinanti.

C'è una luce molto bella in Brasile, limpida, chiara, in un cielo azzurro intenso dove ogni tanto
compaiono nuvole che sembrano riccioli di panna montata.



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